Capitolo 23

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Arrivati a casa vado subito a fare una doccia, mente Jeremy chiama Kim, per informarla del suo trasferimento, ma mentre sto per rilassarmi sotto al getto d'acqua, vedo la sagome di Jeremy attraverso il vetro fumè della cabina doccia.

- " Guarda che ti ho visto, non fare scherzi e aspettami di la."

- " Veramente volevo chiederti se volevi accompagnarmi da Kim a prendere la mia roba."

Chiudo subito l'acqua, lui mi passa un asciugamano grande col quale mi ci avvolgo dentro prima di uscire e lo guardo.

- " Perchè non vuoi andarci da solo?"

- " Perchè non voglio che ti preoccupi o che ti faccia strane idee se faccio un po' più tardi."

- " Non succederà, perchè mi terrai aggiornata e perchè devo fidarmi di te. Vai da solo, io nel frattempo preparo qualcosa per cena."

- " Sicura?"

- " Sicura."

Gli do un breve bacio, lui esce dal bagno e dopo pochi secondi sento lo porta d'ingresso chiudersi. Io finisco di asciugarmi, lasciando che i capelli si asciughino da soli e vado in cucina per iniziare a preparare qualcosa da mangiare. Amo cucinare per qualcuno, anche se in questo momento sto cucinando una semplice pizzaiola, ma credo che farlo per qualcuno, anche una semplice pasta all'aglio, olio e peperoncino, diventi speciale. Quando è tutto pronto e ho finito di apparecchiare la tavola decido di aspettare Jeremy sul divano mentre guardo la televisione. Dopo un bel po', prendo il cellulare per vedere che ore sono.. Le 23:00 e non è ancora a casa, ho sonno, così decido di attivare la sveglia per domani mattina, perchè non vorrei dimenticarmene dopo e senza rendermene conto, con ancora il cellulare in mano, mi addormento. Mi sveglio verso le 5 a causa degli uccellini che iniziano a ciunguettare e mi accorgo di essermi addormentata mentre aspettavo Jeremy, do uno sguardo al telefono e rimango stupita nel vedere l'orario e nemmeno un messaggio da parte sua che non è tornato a casa. Decido di non iniziare a preoccuparmi, perchè si sarà sicuramente addormentato a casa sua, mi alzo dal divano e vado a prepararmi per andare a lavoro visto che, su richiesta, abbiamo fatto cambio turno con gli altri ragazzi. Dopo un'ora sono pronta, ma è troppo presto per scendere, così provo a telefonare Jeremy, ma il telefono squilla senza risposta e dopo un altro paio di volte, mi arrendo e il panico invade la mia mente. E se avesse fatto un'incidente con la macchina mentre stava tornando? E se invece ha preferito rimanere a casa con Renèe? E se lo ha convinto e non tornerà più da me? Resto seduta sul divano, guardo la tavola rimasta apparecchiata da ieri sera e non posso evitare di sentirmi sola, illusa e terribilmente preoccupata. Dopo un'altra ora rimasta sul divano a guardare il televisore spento, decido di scendere e andare al bar, così almeno mi distraggo. Indosso il cappotto, prendo la borsa per metterci dentro sigarette, chiavi di casa e telefonino, apro la porta di casa ed esco. Cammino a passo veloce, perchè la strada è deserta e non nascondo che ho un po' paura, non sono mai scesa così presto da sola, perchè quando scendo io alle otto meno dieci, ci sono già persone che camminano veloci per andare a lavoro e si sentono i primi clacson delle auto bloccate nel traffico. Arrivo al bar, e Marco e Nick, mi guardano stupiti, visto che sono in anticipo di un'ora.

- " Come mai già qui? Vuoi recuperare il ritardo dell'altro giorno?"

Rob spunta dietro di me e mi sorride come a prendermi in giro.

- " Ho dormito male e mi sono svegliata troppo presto, vuoi che me ne vada?"

- " Stamattina siamo nervose"

- " Rob, a dire il vero si. Diciamo anche che la giornata è iniziata nel peggiore dei modi e non oso immaginare come finirà. Quindi non sono il massimo della simpatia."

- " Ok ok, ti lascio in pace allora. Puoi anche iniziare all'orario solito e nel frattempo fai colazione, offro io logicamente! "

- " Rob, tutte le volte che ho fatto colazione qui, non ho mai pagato!"

Rob mi fa l'occhiolino e va alla sua postazione, ovvero dietro la cassa e io mi avvio dietro al bancone per prepararmi un caffè... Il primo di una lunga serie!

Anna anche stamattina arriva puntuale, rilassata e bella come sempre, prima di arrivare dietro il bancone si lega i lunghi capelli biondo cenere in una coda alta e poi viene a salutarmi con un bacio sulla guancia.

- " Buongiorno! Allora? Che avevi ieri?" Poi mi guarda meglio. " Anzi, cos'hai? Ma hai dormito stanotte? Lady, il trucco non ti nasconde le borse che hai sotto gli occhi! Che cazzo ti ha fatto jeremy questa volta?"

- " Apparte che è tornata la sua ex dopo sei anni con l'intenzione di riprenderselo, che sta a casa di kim e che manco a farlo apposta stanotte Jeremy non è tornato a casa. Va tutto splendidamente. Ma preferisco parlarne dopo a pranzo."

- " Si, ma spera che non si faccia vedere, perchè sta volta dovrà vedersela con me."

Mi sforzo di sorriderle e inizia a lavorare anche lei, mentre la mattina passa sempre più lentamente. Ogni tanto guardo l'entrata, sperando di vedere lui che viene verso di me, guardandomi e sorridendomi, ma non succede. Anna ha sentito Diego e le ha detto di aver visto Jeremy quando è andato a prendere Efrem a casa per andare non so dove e la preoccupazione, in meno di un secondo, viene sostituita da una rabbia che fatico a trattenere. E io che lo aspettavo come una cretina, dopo aver cucinato e apparecchiato la tavola, io che mi sono addormentata sul divano e che ero in pensiero per lui, mentre lui dormiva beato, fottendosene di me. Pensare che abbia dormito, è la migliore delle ipotesi, perchè non voglio pensare che abbia passato la notte con quella, anche se ormai, mi aspetto di tutto. Chiedergli di trasferirsi a casa mia, è stata una pazzia, ma sono in tempo per mandargli almeno un messaggio e dirgli di starsene dove sta, perchè con me ha chiuso. Ne approfitto del momento di quiete che c'è al bar e mi chiudo in bagno, scoppio a piangere, ma sta volta non per paura, non per il dolore, ma per una rabbia che non ho mai provato prima. Inizio a scrivere il messaggio senza pensarci:

"Complimenti, per l'ennesima volta mi hai dato

conferma di quanto tu possa essere una persona povera d'animo

e bugiarda. Sei stato talmente impegnato, che non hai potuto mandare

neanche un messaggio per avvisarmi almeno che non saresti tornato a casa stanotte.

Ti meriti un applauso, si, perchè hai fatto esattamente l'opposto di quello che ti ho chiesto

e tu non mi hai fatto aspettare tanto per far avverare le mie paure.

Ma hai finito con i tuoi giochetti, io non ci sto più. "

Vattene per la tua strada e non farti vedere mai più. Abbiamo chiuso e questa volta, per sempre.

Ancora in lacrime mando il messaggio, spengo il telefono, mi sciacquo il viso e torno alla mia postazione. Anna si avvicina a me, mi mette una mano sulla spalla e mi da un bacio sulla guancia, per farmi capire che non sono sola e poi, stampandosi quel sorriso finto che Rob ci obbliga a fare, va a servire dei clienti appena entrati nel locale. Mi sento ferita, tradita e terribilmente vuota, non riuscendo a non darmi la colpa. Il tempo passa velocemente, tanto velocemente che arriva l'ora della pausa pranzo e io non me ne accorgo nemmeno, perchè il tempo, sta iniziando a scivolarmi addosso, senza darmi alcuna emozione. Non provo neanche più la rabbia di prima... Niente.

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