Capitolo 19

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La sveglia suona puntuale come ogni mattina, mi giro e vedo Jeremy dormire come un bambino, gli accarezzo delicatamente lo zigomo e cerco di sciogliermi dalle sue braccia che mi hanno stretta per tutta la notte. Fortunatamente riesco a non svegliarlo e vado a fare la doccia. Prima di uscire lascio un biglietto sul mio cuscino con le chiavi di casa per Jeremy e senza far rumore esco di casa. Appena entro nel bar, incrocio gli occhi di Anna e le si illumina il viso con un sorriso che va da un orecchio all'altro e mi rendo conto che se non sa qualcosa, l'ha capito. Effettivamente, il mio aspetto è decisamente migliore di quello di ieri. La mattinata passa velocemente e appena si fa l'ora della pausa pranzo, entra Jeremy con un enorme mazzo di rose banche e con un sorriso da togliere il fiato.

- " Ancora rose? Lo sai che non so più dove metterle? Se la tua intenzione è quella di regalarmi rose tutti i giorni, almeno regalamene una per volta!" Secondo me il mio sorriso non è mai stato più da ebete di ora, ma anche questo è uno degli effetti che mi fa Jeremy.

- " Passerei una vita intera a regalarti rose, solo per vedere questo sorriso stupendo ogni volta." E mi stampa un delicatissimo bacio sulla bocca.

Subito dopo, sia io che Jeremy ci voltiamo verso Anna che ci guarda, con gli occhi lucidi, mentre magia dei pop corn. Scoppiamo entrambi in una risata che ci fa venire le lacrime agli occhi e Anna sembra imbarazzata.

- " Che avete da ridere. Ho fame e poi voi vi mettete a fare gli innamoratini romantici proprio davanti a me, che devo fare, andare via o girarmi di spalle?

- " No va be, ci chiedevamo se desideravi qualche altra cosa, non so una coca cola." Non riesco a smettere di ridere e lei fa il broncio.

- " Andate a fanculo tutti e due e prendetevi una camera, la prossima volta."

- " Ma come siamo diventate suscettibili!"

- " Jeremy, tu stai zitto e ricorda che ti tengo d'occhio."

Jeremy alza le mani come per arrendersi e si sforza di non ridere più.

- " Dai Anna, va a prendere la borsa che andiamo a pranzare."

- " No va be, vi lasco soli, andate pure, io resto qui."

- " Se rimani qui tu, rimango anche io."

Così Anna va a prendere la borsa e usciamo. So sempre come convincerla.

Andiamo a prendere le pizze e andiamo a mangiare in spiaggia, dove troviamo un ombrellone con un tavolino e tre sedie. Jeremy ha organizzato tutto e quando mi giro per ringraziarlo, lui alza le spalle e dice:

- " la nostra amica è incinta, non avrei mai potuto farla mangiare sotto al sole." Lo guardo e so già che ho gli occhi a cuoricino, ma non mi interessa, sono felice e non voglio pesare a niente se non a lui.. A noi.

- " Inutile che fai il lecchino, bello. Ti tengo d'occhio lo stesso!" Anna mentre parla gli sorride e fa l'occhiolino.

La pausa pranzo passa i modo spensierato, a prenderci in giro come fossimo ragazzini del liceo ed era da una vita che non mi succedeva. Peccato che quando ci si diverte, il tempo sembra passare tropo in fretta, ma mi consolo con la speranza che un pranzo del genere non sarà l'ultimo. Dopo aver salutato Jeremy, torniamo a lavoro e io non vedo l'ora che finisca il turno, in modo da tornare da lui.


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