Capitolo 37

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Eccoci fuori casa di Jeremy, ho una strana sensazione, ma sarà la mia timidezza a farsi risentire. Jeremy, mi prende per mano, mi guarda e facendomi l'occhiolino di incoraggiamento, suona il campanello. Viene ad aprirci Kim, con il suo solito sorriso e ci dice che Morena è in cucina a finire di apparecchiare, finalmente so il nome della mamma di Jeremy, che mi sono sempre dimenticata di chiedergli. Entriamo in cucina e appena ci vede, corre tra le braccia del figlio, che abbracciandola, la solleva da terra e la fa girare. E' davvero bella, minuta come me, capelli neri, occhi neri e lineamenti delicati. Appena Jeremy la mette giù, mi guarda, mi sorride e io ricambio il sorriso.

- " E tu dovresti essere Lara! Jeremy mi ha tanto parlato di te, infatti, non nego che conoscerti è stato uno dei motivi principali per cui sono qui. Volevo vedere la ragazza che ha rubato il cuore di mio figlio e vedo che non solo sei speciale come dice Jere, ma sei anche bella!"

- " Piacere di conoscerla, grazie."

- " Ho tante cose da raccontarti" Interviene Jeremy rivolgendosi alla madre.

- " Inizia, sono tutta orecchi."

- " No, dopo, ora ho fame. Che hai cucinato?"

- " Pollo arrosto, piselli, patate al forno e per dolce la torta di mele."

- " Hai fatto tutti i miei piatti preferiti!"

- " Logico, sono quattro anni che non ti vizio, dovrai pur riprendere qualche vecchia abitudine, no?"

- " Cara mamma, ti posso assicurare che Lara mi vizia, anche troppo."

- " Povera ragazza, la starai stressando sicuramente. Cara, accomodati, parlami un po' di te mentre aspettiamo mio marito che torna."

- " Deve tornare per forza?"

- " Ti prego Jeremy, visto che non ci vediamo da un bel po' di tempo, potresti evitare battute? Puoi farlo per me?"

- " Ok" Dice sbuffando Jeremy."

- " Allora tesoro, lavori?"

- " Si, in un bar poco distante da qui, da quattro anni."

- " Mamma mia, lavorare con i clienti, immagino sia stressante!"

- " Abbastanza"

Ad un tratto si sente aprire la porta, non parliamo più, la signora Morena interviene:

- " Caro, sei tu?"

- " Si amore, poso queste cose e arrivo."

Guardo Jeremy che si irrigidisce, gli stringo la mano con la speranza che si rilassi e lo fa, guardandomi e accennando un sorriso. Dopo nemmeno un minuto, entra l'uomo biondo, con gli occhi verdi che ho visto nella foto e ho la stessa sensazione. Saluta Jeremy con un semplice ciao imbarazzato, evidentemente sa che Jeremy lo odia e poi allunga una mano verso me per presentarsi.

- " Piacere, io sono Filippo."

I suoi occhi mi squadrano, come se volesse chiedermi qualcosa, ma non lo fa, mentre io gli stringo la mano e mi presento. Nel momento in cui gli stringo la mano, il mio cuore salta un battito, improvvisamente capisco chi è... Mi manca l'aria, ho bisogno di uscire e chiedendo scusa, esco di corsa fuori al giardino e mi fermo affannando come se avessi corso per ore.

Jeremy mi raggiunge e mi guarda preoccupato? Non posso dirgli che conosco quell'uomo, non adesso.

- " Hey, tutto bene?"

- " Si, avevo bisogno di aria. Ma ora va meglio." Fingo un sorriso.

- " Sei sicura? Vuoi andare in ospedale?"

La Mia Speranza OltreoceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora