Oggi è il nostro diciottesimo anniversario di matrimonio e Jeremy ha deciso di festeggiare portandomi a cena nel ristornate sulla spiaggia, dove mi portava sempre quando eravamo fidanzati. Una cenetta romantica, senza i ragazzi che litigano e si fanno continuamente dispetti, mi ci voleva proprio.
Christian ormai ha 18 anni, questa è la sua prima vacanza con gli amici e se n'è andato a Ibiza. Il prossimo settembre inizierà l'università. Ha deciso di seguire le orme di zio Diego e ne sono felicissima. Elody invece, ha 15 anni, sarebbe dovuta andare in Sardegna con Anna, Diego, Clhoe e Daniel, ma ha preferito rimanere in città per stare con il fidanzato. Studia al liceo linguistico, perchè da grande vorrebbe trasferirsi a New York e diventare una giornalista famosa di qualche rivista importante. Elody mi ricorda molto me da piccola, decisa, sa cosa vuole ed ha la giusta dose di caparbietà per ottenere sempre tutto ciò che vuole.
All'improvviso sento la porta d'ingresso aprirsi ed entra lui. L'uomo che ha reso un sogno la mia vita, che mi guarda e viene verso me sorridendomi e stampandomi un bacio sulle labbra.
-" Auguri amore mio."
E da dietro la schiena tira fuori un enorme mazzo di rose rosse, che io accetto sorridendo.
-" Auguri anche a te. Grazie per i fiori, sono stupendi, come sempre!"
-" Tu lo sei di più. Riesci ad essere pronta fra un'ora? Vorrei portarti a vedere il tramonto prima di andare a cena."
-" Si, dovrei farcela."
Vado in camera da letto e apro l'armadio, che anche se pieno di vestiti, non riesco mai a trovare qualcosa da mettermi, senza prima metterci almeno mezz'ora. Questa volta però, ci ho messo un quarto d'ora a decidere di mettere un tubino senza spalline grigio chiaro, con scarpe col tacco nere, trucco leggero come sempre e dopo aver pensato al caldo che sta facendo, decido di raccogliere i capelli in una coda alta. Sono quasi pronta e mentre sto indossando gli orecchini e la collana di perle nere che mi hanno regalato i miei figli per il compleanno, sento bussare la porta, ma prima che io dica qualcosa, entra Jeremy su tutte le furie.
-" Che diamine ci fa mia figlia chiusa in camera sua con quel lombrico?"
-" Jeremy calmati. Sai benissimo chi è e ti ho detto più di una volta di trattenere la tua assurda gelosia nei confronti di Elody."
-" Non ci riesco, ok?"
-" E vedi di riuscirci amore, devi lasciarla libera di fare le esperienze della sua età. Non puoi e non devi impedirglielo. Nostra figlia è ingamba ed è una tipina abbastanza sveglia nonostante la sua età, se non vuoi fidarti di lui, fidati almeno di lei."
-" Lui la farà soffrire..." Mentre parla, Jeremy abbassa lo sguardo e il suo tono di voce è triste. Gli accarezzo uno zigomo e con una mano sotto al suo mento, gli alzo il viso in modo che possa guardarmi negli occhi.
-" Può essere, ma non puoi evitarlo. Elody, come ho già detto, ha bisogno di fare le sue esperienze, esattamente come tutti i ragazzi della sua età e non fa niente se piangerà, perchè avrà un padre che le asciugherà le lacrime, facendole capire senza parole, che non tutti gli uomini sono uguali. Non voglio privarla delle notti a piangere perchè il fidanzato l'ha delusa o perchè è innamorata e non sa cosa fare. Non voglio privarla dell'emozione del primo bacio, delle notti passate al telefono con la sua migliore amica a raccontarle tutto nei minimi particolari. Non voglio privarla di un'adolescenza che io avrei pagato per avere e tu non mi fermerai."
Jeremy mi guarda, ha gli occhi lucidi, ma mi rivolge il sorriso più dolce che mi abbia fatto da quando lo conosco.
-" Hai ragione. Come sempre del resto."
Mi da un bacio sulla bocca e si avvia alla porta per uscire dalla stanza, quando all'improvviso si ferma, si gira e guardandomi, con sguardo serio dice:
-" Rimane il fatto che a me quello non piace e se la fa soffrire, gli spacco la faccia!"
Scoppio a ridere, perchè potrò fargli tutti i discorsi che voglio, ma non cambierà mai, esattamente come non l'ha fatto con me.
-" Lo hai sempre saputo che non sarebbe stata per sempre la tua bambina!" Gli dico tornando seria.
-" Lo so, ma per il momento lo è ancora!" E se ne va.
E' sempre stato geloso, ma da quando è nata Elody, ha superato ogni limite.
Dopo aver finito di mettere i gioielli che mi hanno regalato i miei figli, prendo la borsetta ed esco dalla camera da letto, andando in contro all'uomo più sexy, bello, passionale e testardo che conosco. Lo trovo a guardare una partita di rugby alla TV, ma appena mi vede, si alza dal divano e ci guardiamo sorridendo. Lui indossa il suo smoking blu notte, che gli calza alla perfezione, mettendo in risalto le spalle larghe e i suoi occhi chiarissimi. Ora porta i capelli un po' più lunghi, spettinati e ormai leggermente brizzolati. E' bello da mozzare il fiato, esattamente come diciotto anni fa.
-" Sei stupenda."
-" Anche tu, amore mio."
-" Sei pronta per andare?"
Così dopo aver avvisato Elody e averle fatto tutte le raccomandazioni, usciamo di casa. Sono in macchina, mentre i miei occhi non riescono a staccarsi da lui che guida. Mi è sempre piaciuto guardarlo mentre guida, non so il perchè. Nonostante siano passati 18 anni, il nostro amore non è cambiato di una virgola. Ci amiamo esattamente come quando ci siamo messi insieme, ogni tanto litighiamo, ma poi amiamo fare la pace. Quando dice o fa qualcosa che trovo imbarazzante, divento ancora rossa come un pomodoro e lui mi prende in giro. Sono contenta di quello che abbiamo costruito, sono contenta dei nostri meravigliosi figli e sono contenta di avere incontrato lui. L'unico che mi abbia amata veramente, l'unico che io abbia amato in un modo così intenso da non riuscire a trovare le parole... Lui che ha colorato la mia vita in bianco e nero, lui che ha portato una ventata di freschezza nella mia donandomi sospiri indimenticabili... Lui che è la mia ancora di salvezza... La mia speranza oltreoceano.
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La Mia Speranza Oltreoceano
RomansaLara, una ragazza di trent'anni, a cui la vita non ha mai sorriso. Fin quando un giorno, incontra gli occhi piú belli del mondo, gli stessi occhi che le stravolgeranno la vita. STORIA DA CORREGGERE. Mi scuso in anticipo per gli errori. Alcuni capito...