Il fatidico SI

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La tensione occupa ogni cellula del mio corpo, sono in salotto dalle cinque di stamattina con truccatrice e parrucchiera, la cerimonia inizia alle dieci e sono le otto e mezza e non credo di stare a buon punto. E' da ieri mattina che non vedo Jeremy, perchè crede alla stronzata che lo sposo non deve vedere la sposa prima del matrimonio, ma in compenso, con me è rimasta Anna che sembra più agitata di me. Ormai il suo pancione è diventato enorme e non vediamo l'ora di conoscere la piccola Clhoe il mese prossimo. Dopo circa un'ora di fotografie, trucco e parrucco, finalmente indosso l'abito. Ho preferito prendere qualcosa di semplice, la mia pancia si vede a mala pena,quindi non sono stata condizionata sulla scelta. Lo indosso e dopo aver messo orecchini, collana e velo, Anna finalmente, lascia che mi guardi allo specchio. Ne rimango incantata. L'abito è bianco avorio, con scollo dritto, sul corpetto sono stati cuciti alcuni swaroski piccolissimi qua è la, facendo luccicare l'abito anche senza la luce del sole e dai fianchi a scendere, l'abito si allarga senza gonfiarsi eccessivamente per poi finire in uno strascico di un paio di metri. Il velo è come il vestito, anch'esso con swarosky ed è lungo fino ai piedi. I capelli sono stati arricciati col ferro e lasciati sciolti, con dei fiorellini bianchi come il vestito, che coprono le pinzette che tengono i capelli in modo che non mi vadano davanti agli occhi. Mi piaccio tantissimo, a tal punto che non riesco a staccare gli occhi dallo specchio, fin quando non si avvicina Anna con degli oggetti nelle mani e dice:

- " Allora, qui c'è qualcosa di prestato, qualcosa di vecchio e qualcosa di blu."

Apro le mani e mi porge prima qualcosa di prestato che è un anellino in oro bianco, semplicissimo. Poi mi porge qualcosa di vecchio, che è una spillina da mettere all'interno del corpetto ed è un cuoricino piccolissimo con un brillantino al centro e poi mi porge qualcosa di blu, che mi fa sorridere, perchè è una giarrettiera.

- " Grazie Anna! Come farei senza di te?"

- " Non ne ho proprio idea!" Dice pavoneggiandosi. " Allora, sei pronta o dobbiamo far soffrire ancora quel povero ragazzo?"

- " No, possiamo andare."

Jeremy ha organizzato tutto lui, chiesa, addobbi, ristorante, menù... Tutto! L'unica cosa è che non ha voluto dirmi niente, quindi non so cosa mi aspetta. Esco dal palazzo e trovo un suv Audi Q7, nero opaco con vetri oscurati, rido al pensiero di aver detto a Jeremy che è la mia macchina preferita. Si apre lo sportello del passeggero posteriore e ne esce mio padre, emozionato, con gli occhi lucidi e con un sorriso che mette in mostra tutti i denti.

- " Buongiorno principessa, sei bellissima. Pronta?"

- " Ciao papà, si, sono pronta... Credo!"

Ridiamo mentre papà mi da una mano a salire nel suv, chiude lo sportello e fa il giro della macchina per poi sedersi di fianco a me. Anna si siede accanto all'autista, che scopro essere Diego che quando lo saluto, si limita a farmi l'occhiolino guardandomi dallo specchietto retrovisore.

- " Ma voi non dovevate essere i testimoni?"

- " Tesoro, tu e Jeremy avete voluto una cosa talmente ristretta, che abbiamo dovuto arrangiarci."

Anna mi ha sempre preso in giro per questa cosa dei pochi intimi, perchè, a differenza del suo matrimonio, noi abbiamo davvero voluto pochi invitati. Dopo un tempo che non so dire, Diego ferma la macchina sul lungo mare, dove c'è un arco fiorito e un tappeto color verde tiffany che arriva fino a un piccolo altare i legno pieno di rose rosse e bianche vicinissimo alla riva, ci sono delle sedie ai due lati del tappeto con già tutti gli invitati seduti, il prete è già al suo posto e poi c'è Jeremy, stupendo come sempre, nel suo completo nero, con panciotto grigio chiarissimo, camicia bianca ed il papillon nero. E' davvero stupendo, quasi come fosse una visione, ne rimango incantata. Mio padre mi porge il braccio e io lo afferro, mentre Diego e Anna raggiungono il loro posto e all'improvviso sbuca da non so dove, un ragazzo che suona la marcia nuziale con il violino. Mentre lentamente avanzo sulla navata, con le lacrime agli occhi, mi guardo intorno, il mare è talmente calmo che sembra non ci siano onde, il sole caldo splende e un venticello rende tutto più piacevole. Gli invitati mi guardano, chi con le lacrime agli occhi, chi con la bocca aperta dallo stupore, Jeremy ha pensato proprio a tutto, chiunque mi invidierebbe, perchè non ho mai sentito un uomo che organizza il proprio matrimonio. Ed eccomi qui, sono arrivata a destinazione, davanti a quegli occhi che non stancherò mai di guardare quest'uomo che amo con tutta me stessa... Davanti a tutto ciò che mi rende felice, dopo avermi preso la mano e baciata, mi accompagna per gli ultimi passi verso l'altare.

- " Sei meravigliosa."

- " Anche tu, sei stupendo"

E la cerimonia ha inizio. Anna è accanto a me e vederla piangere, mi rende le cose ancora più difficili di quanto non lo siano già, infatti per pronunciare la mia promessa, c'ho messo un sacco di tempo, visto che ogni tanto mi bloccavo a causa delle lacrime. Dopo il fatidico SI e lo scambio delle fedi, i testimoni ci abbracciano per poi avviarci verso la strada, ma lungo tutta la navata ci accolgono riso e petali di rosa, Morena in lacrime e papà anche, Kim ed Efrem che gridano il solito " Auguri agli sposi!" Rob e gli altri ragazzi del bar ci applaudono sorridendoci, mentre io stringo la mano di mio marito, come farò per il resto dei miei giorni.


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