Capitolo 37.

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*AGOSTO*
Io e Alberico domani dovremo andare a Milano perché lui ha un evento. Presi il cellulare e vidi una bomba di messaggi da lui. Messaggi del genere "come stai?" "Ti amo." "Tutto bene piccola?" "Sei mia." "La perfezione sei." "Non sai cosa ti farei." "Ti voglio qui accanto." "Voglio stringerti senza lasciarti più." "Sei mia e di nessun altro." Non solo questi, ne ha scritti mille. Boh, che dire lo amo. È unico. Amo tantissimo quando mi chiama 'piccola', mi fa sentire sua. È mio. Statevene alla larga. Pensare che tre anni fa quando sono tornata a casa, quando l'ho dovuto lasciare, sono scoppiata a piangere e piangevo per giorni di fila. Solo dio lo sa quanto lo amo. Mi arrivò un altro messaggio da lui con scritto "piccola, ci vediamo domani mattina davanti all'aeroporto di Bari alle 6,30." Bene, domani ci dovremo trovare alle 6,30 di mattina. Mi toccherà svegliarmi alle 5,45. Iniziai a preparare le valigie, misi due magliette, un top nero, due shorts e le Vans nere. Misi la roba da truccarmi e da lavarmi. Misi tutto il necessario e la valigia è pronta, a Milano ci dovremmo stare per due giorni, da domani sera a dopodomani notte. Dopo mezz'ora passai da lui per vedere come sta. Suonai al campanello e lui mi aprii.
Albe:" amore, hai preparato la valigia?"
Vanessa:" si, te?"
Mi guardò con aria da vispo.
Vanessa:" non l'hai fatta brutto monello?"
Albe:" esatto."
Ci buttammo sul letto a fare gli scemi, ridevamo, ci lanciammo delle cuscinate come se fossimo due bambini.
Vanessa:" adesso la prepari monellaccio."
Albe:" agli ordini capo."
Si alzò e prese la sua valigia con i disegni dei segnali stradali, la sua famosa valigia.
Albe:" amore mi passi quella maglietta con la scritta 'Vans'?"
Gliela passai.
Albe:" mi passi quei boxer?"
Mi guardò con aria pervertita e lo feci anche io, glieli passai.
Finita la valigia, uscimmo per Bari mano per mano, pioveva ancora.
Vanessa:" che palle sta pioggia."
Albe:" meno male che a migliorare questa giornata sei tu."
Vanessa:" vale anche per me amore."
Ad un certo punto iniziò a diluviare e corremmo sotto i portici ridendo.
Albe:" hai presente i baci sotto la pioggia?"
Feci un cenno di sì.
Albe:" vieni amore."
Alzai il cappuccio per coprirmi e fece così anche lui. Sotto la pioggia iniziammo a baciarci. Un'atmosfera bellissima. Misi le mie braccia attorno al suo collo mentre lui teneva le sue mani sulle mie guance, ci staccammo e ci guardammo negli occhi, ci sentivamo in un film romantico.
Alberico:" ti amo."
Vanessa:" anche io."
Dopo qualche minuto la pioggia iniziava a darci fastidio ed entrammo in un bar per tenerci al caldo e prenderci qualcosa di caldo (non è inverno, lol.)
Alberico:" che prendi tu?"
Vanessa:" una bella cioccolata calda, te?"
Alberico:" quasi quasi anche io."
Vanessa:" copione."
Pagammo e bevemmo la cioccolata.
Albe:" è la prima volta che prenderai l'aereo?"
Vanessa:" ehm si."
Albe:" paura?"
Vanessa:" già."
La sua mano va sopra la mia, mi tranquillizzò e mi guardò con aria dolce.
Alberico:" ci sono io piccola."
Ci stringemmo le mani, finita la cioccolata uscimmo e andammo a casa ad asciugarci.
Vanessa:" come sei bello con i capelli bagnati. Adoro."
Albe:" anche tu non scherzi, in più con il trucco colato che sembri un panda."
Ad un certo punto urlammo 'PANDEMONIØ!'
Vanessa:" allora solo io non l'ho pensato HAHAH."
Albe:" eri bellissima nel video."
Ridemmo per tutto il tempo e lui dovette andare a casa a finire la roba per Milano.
Albe:" ci vediamo domani mattina piccola mia."
Vanessa:" a domani piccolo mio."
Andai a dormire perché ero stanca e domani devo svegliarmi prestissimo.

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