Capitolo 54.

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Dopo aver trascorso una giornata a Parigi ritornammo stanchi in hotel.
Vanessa:" amore vado a farmi la doccia."
Mentre me ne stavo andando in bagno Albe mi prese per il polso.
Albe:" la facciamo insieme, sai, anche io mi devo fare la doccia." Mi guardò maliziosamente. Feci un cenno di approvazione e lo baciai.
Andammo insieme in bagno.
Albe:" aiutiamoci a spogliarci dai."
Mi tolse la felpa e la maglietta, gli tolsi la maglietta, mi slacciò i jeans e me li sfilò, lo stesso feci a lui. Stessa cosa anche per l'intimo.
Entrammo nella vasca e ci facemmo la doccia.
Albe:" uhh che bella schiuuuuuma."
Albe mi mise la schiuma in faccia in modo da farmi sembrare Babbo Natale, sembravamo due bambini piccoli. Ad un certo punto ci fermammo e rimanemmo fermi a guardarci negli occhi.
Albe:" hai degli occhi verdi che mi ci perdo."
Vanessa:" i tuoi non scherzano."
Ci baciammo a lungo. Ci staccammo e guardammo i nostri colli, siamo ancora pieni di succhiotti.
Vanessa:" siamo ancora pieni di succhiotti, ma pieni pieni."
Albe:" siamo dei vampiri."'
Vanessa:" dai finiamo di lavarci che poi dobbiamo mangiare."
Ci lavammo in fretta e ci preparammo.
Mi misi una camicetta bianca elegante, un paio di pantaloni neri ad alta vita, un cardigan grigio e un paio di scarpe con il tacco nere. Mi feci i capelli ondulati con un cappello nero. Mi feci il solito trucco elegante ed uscimmo. Lui aveva i skinny neri con il taglio al ginocchio [i suoi pantaloni preferiti], una camicia Bordeaux fino al collo, un paio di Vans, si fece il suo solito ciuffo che amo tantissimo.
Andammo in un ristorante carino vicino alla Torre Eiffel, un ristorante molto elegante.
Guardammo il menù e non ci capivamo quasi una mazza quindi traducevamo praticamente tutto su Google, rido.
Arrivarono gli antipasti, il primo, il secondo e il dessert, la parte preferita della cena? Il dessert.
Vanessa:" amore, fidati, non è la prima volta che mangio qui in Francia eh." Dissi con una faccia schifata.
Albe:" oh povera haha, dove eri andata?"
Vanessa:" a Strasburgo, con la mia vecchia classe delle medie in terza media, che bei ricordi però. Ma il mangiare, non era affatto commestibile."
Albe:" beh ti capisco. Immagino." Fece una piccola risata.
Vanessa:" però mi sono divertita da morire. Vorrei tornare a quei tempi."
Mi sorrise.
Albe:" penso sempre alla prima volta che ci siamo visti."
Vanessa:" a chi lo dici gioia mia."
Albe:" ti amo piccola mia, tanto. Infinitamente."
Mi strinse la mano sul tavolo.
Vanessa:" anche io amore mio."
Pagammo lo schifo di cena e andammo a fare una passeggiata sulla Senna e sotto la Torre Eiffel. A un certo punto mi portò sotto la Torre Eiffel.
Alberico:" sei la mia forza. Sei il primo pensiero quando mi sveglio e l'ultimo pensiero prima di dormire, anzi, io ti penso sempre, penso sempre al tuo sorriso, ai tuoi occhi, alla tua risata, a te. Penso sempre a tutti i nostri momenti passati insieme, abbiamo fatto dei grandi progressi insieme. Ti amo piccola mia. Non ho mai amato nessuna come io amo te. Ti amo infinitamente. Sorridi sempre piccola mia perché se lo fai, fai invidia al mondo e fai sorridere anche me. Ti amo."
*Alberico*
Quanto cazzo è bella, porca troia. I suoi occhi, il suo sorriso, il suo viso quando le dico queste belle parole. Le scese una lacrima, cazzo è bella anche quando piange. Gliela asciugo con il mio pollice delicatamente.
Vanessa:" davvero, grazie. Grazie per tutto quello che fai per me, grazie per esistere. Ti amo infinitamente anche io ragione del mio sorriso."
A quel punto le toccai le braccia e ci baciammo. Le nostre lingue crearono una danza che fece scoppiare mille scintille in me. Stiamo passando un momento magico, baciarci sotto la Torre Eiffel, a Parigi, la città della luce.

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