Capitolo 51.

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Dopo aver trascorso la serata in giro a Parigi ce ne rintanammo in hotel stanchi ma felici.
Vanessa:" quel tizio davanti a quel negozio di vestiti HAHAHHAHAHA."
Albe:" giuro stavo morendo HAHAHAHAH."
Vanessa:" fai più schifo tu."
Albe:" coooooosa? Adesso ti mangio."
Mi fece il solletico e i morsi come fanno ai bambini piccoli alla pancia. Stavo ridendo come una matta, il mio stomaco non ne poteva più, povero.
Vanessa:" DAI SMETTILA HAHAHAH"
Continuammo a fare i bambini fino a quando lui si fermò e mi fissò il seno.
Vanessa:" amore che guardi?!"
Albe:" hai delle tette bellissime."
Arrossii e tirai su il vestito. Mi alzai e mi sedetti su di lui mettendo le gambe attorno alla sua vita. Gli accarezzai i capelli con sensualità.
Albe:" piccola così mi fai avere una...ecco."
Sentii un rigonfiamento nei suoi pantaloni. Lo guardai soddisfatta. Mi toccò il sedere con entrambe le mani.
Vanessa:" bella mossa De Giglio." Dissi soddisfatta di nuovo.
Albe:" hai un culo pazzesco." Disse sottovoce.
Fece per spostarmi e andò in bagno. Ritornò con il pacchetto di preservativi.
Vanessa:" vogliamo sempre fare l'amore eh."
Albe:" siamo due maiali."
Facemmo uno sguardo d'intesa perverso.
Albe:" iniziamo?"
Vane:" anche adesso."
Si avvicinò a me e mi baciò. Le nostre lingue s'intrecciarono. Mi lasciò dei baci umidi sul collo e si fermò guardandomi.
Albe:" allora... Questo abito non ti dona più, togliamolo."
Mi imbarazzai e mi girai per farmelo togliere.
Quando sentii le sue dita sfiorarmi la schiena sentii un brivido lungo la schiena.
Mi fece rigirare e mi mise la sua mano proprio in quel punto, sentii la sua erezione.
Mi imbarazzai da morire. Avevo gli ormoni a mille. Avevo gli occhi chiusi dall'imbarazzo. Poi li riaprii.
Albe:" adesso tocca a te, piccola."
Imbarazzata come sempre gli slacciai i pantaloni e glieli abbassai.
Vanessa:" cazzo." Dissi guardando impietrita i suoi boxer.
Prese il preservativo e se lo mise alla velocità della luce, rimasi a guardarlo lo stesso. Ci stendemmo sul letto e con le sue mani mi aprì le gambe, un brivido attraversò il mio corpo.
Mise le sue mani sulle spalline del mio reggiseno.
Albe:" adesso è quello che fai piccola."
Mi tolsi il reggiseno e rimase a guardarmi. Per l'imbarazzo mi coprii.
Albe:" perché ti copri?"
Vanessa:" mi vergogno."
Mi spostò le braccia.
Albe:" sei bellissima."
Arrossii e il mio cuore batteva irregolarmente. Mi baciò di nuovo e le nostre lingue si intrecciarono.
Dopo un po' di spinte emisi un orgasmo.
Albe:" brava piccola, così." Disse con una voce sensuale."
*Alberico*
La guardai. È perfetta. Aveva le guance rosse. Era sudata. Emise un gemito e lo gemetti anche io. Stavo provando un piacere immenso.
*Vanessa*
Aprii gli occhi per guardarlo. È bellissimo con i suoi capelli disordinati, con le sue guance rosse, sudato. Bellissimo. Rimasi impietrita. Pietrificata.
Vanessa:" ti amo."
Albe:" porca puttana anche io."
Dopo una serie di spinte urlai il suo nome.
Vanessa:" ti amo, Alberico." Dissi con voce spezzata.
Alberico:" ti amo, Vanessa." Disse con voce spezzata anche lui.
Evitai di fare sbalzi di voce. Odio quando dico una parola prima a voce bassa e poi subito alta. Mi mette a disagio.
Gli tirai il ciuffo e gli graffiai la schiena. Ripetei il suo nome tante volte fino a quando venne.
Mi diede dei baci umidi sul seno e mi fece dei succhiotti.
Mi diede dei baci umidi fino giù. Per il piacere inarcai la schiena. Lanciai un gemito.
Ritornò alle mie labbra.
Dopo un po' uscì delicatamente da me.
Si appoggiò sulla mia spalla. Era tutto arrossato. Quanto cazzo è bello?

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