|•Storia di un amore unico•|

Capitolo 40.

Arrivò la sera. Eravamo pieni di cartelloni, glieli portava tutti il suo manager.
Arrivati in hotel ne aprimmo uno: c'erano foto di Albe, alcune con me con delle frasi dolci. Chiunque l'abbia fatto è stata davvero gentile.
Finito di guardare alcuni cartelloni uscimmo a cena. Mi misi una gonna nera e un top Bordeaux, mi misi delle scarpe nere, misi un po' di eye-liner, matita e mascara. Mi spruzzai un po' del profumo che mi ha regalato Francesca ed uscimmo. Girammo un po' per Milano notturna e decidemmo di andarci a mangiare una bella pizza. Ci scattammo una foto da Marco Del Torchio davanti al Duomo.
Entrammo in pizzeria e scegliemmo il gusto, come sempre alla fine scelgo la Margherita.
Passò il tizio delle rose e Albe ne compre una per me, rossa.
Albe:" questa rosa ti augura una buona serata, amore mio."
Si alzò per darmi un bacino e mi sussurrò all'orecchio:" ti amo, sei mia."
Vane:" anche io."
Terminata la cena, ci recammo subito all'hotel a preparare tutto, l'indomani dobbiamo subito partire.
Mentre preparavamo la roba vidi albe strano.
Vane:" amore tutto bene?"
Albe:" tranquilla mi gira solo la testa, sono solo stanchissimo."
Vane:" sicuro di stare bene?"
Lui stette per cadere quando io lo presi e lo misi sul letto.
Vane:" chiamo l'ospedale."
Non lo voglio vedere in quelle condizioni, mi ferisce. Presi il cellulare e chiamai l'ospedale più vicino.
Vane:" pronto? Veloci il mio ragazzo sta male, gli gira la testa ed è svenuto, siamo all'hotel nel centro. Camera 321."
X:" arriviamo subito."
Presi del sale per risvegliarlo e si svegliò.
Albe:" che è sto odore?"
Vane:" amore stanno arrivando a curarti. Resisti."
Sentii aprire la porta ed erano loro.
X:" lui?"
Vane:" sì."
Gli fecero degli esami veloci, ero in un ansia terribile.
X:" sta così perché ha l'asma e ha passato una giornata faticosa."
Vane:" ah okay, deve fare qualcosa lui secondo voi?"
X:" il medico dice che si deve riposare per un periodo."
Vane:" ah okay. Va bene, grazie mille."
Uscirono e vidi Albe piangere.
Vane:" amore va tutto a posto, hai solo l'asma."
Albe:" Sisi amore, tranquilla, ero solo spaventato."
Vane:" a chi lo dici."
Lo tranquillizzai e finii la roba anche per lui. Guardai se non mi dimentico qualcosa e andammo a dormire.
*LA MATTINA*
Sta stramaledetta sveglia che suona! Sono le 8.30 e lo svegliai.
Vane:" amore, svegliati."
Ci preparammo e scendemmo a fare colazione in hotel. Presi un po' di spremuta di arance, un croissant al cioccolato e un cappuccino.
Vane:" amore.. Te la senti di andare in Liguria come mi hai detto tu?"
Albe:" si amore. Sto benissimo."
Vane:" sicuro?"
Albe:" al 100%."
Mi sorrise e lo feci anche io.
Mezzora dopo scaricammo i bagagli nel taxi e ci recammo alla stazione.
Altoparlante:" treno per Genova Brignole alle 9.30, binario numero 2, allontanarsi dalla linea gialla."
Bene, abbiamo il treno alle 9,30. Io e lui ci tenemmo la mano e aspettavamo il treno.
Altoparlante:" in arrivo il treno per Genova Brignole, allontanarsi dalla linea gialla."
Pensai tra me e me 'ma che palle sta linea gialla, lo sappiamo già!'
Albe:" che palle sta linea gialla, è una vita che lo sento dire."
Vane:" è la stessa cosa che ho pensato io adesso!"
Ci scambiammo uno sguardo d'intesa e sentimmo arrivare il treno e salimmo.
Appena seduta un sonno pesante mi assalì.
*3 ORE DOPO.*
Sentii Albe svegliarmi.
Albe:" amore, siamo arrivati a Zoagli."
Mi alzai felice, presi la valigia e corsi verso la piazza di Zoagli. Andai subito in negozio dai miei nonni a salutarli, presentai Albe a loro.
Nonna:" ma chi è questo bel ragazzino?"
Vanessa:" Alberico, il mio ragazzo."
Chiacchierammo per tutto il tempo e chiamai Francesca per dirle che sono qui.
Francesca:" ODDIO TESORO ARRIVO."
Albe mi guardò.
Albe:" amore, è bellissimo questo paesino."
Sentii urlare il mio nome da dietro, una voce femminile e familiare, è Francesca, lei.
Francesca:" VANE ODDIO MI SEI MANCATA."
Mi stringeva da spaccarmi le costole.
Vanessa:" tesoro anche tu mi sei mancata!"
Francesca:" uh dio ciao Albeeee"
Albe:" haha ciao Francesca, ti chiami così?"
Francesca:" Sisi mi fai l'autografoooo?"
Chiacchierammo per tutto il tempo e le raccontai le nostre avventure.