Capitolo 4

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《Merda.》

Mi giro di scatto per vedere se qualcuno aveva sentito. Sono tutti impegnati a fare colazione, per fortuna. Rovisto nella borsa, sposto tutto, vedo dentro le tasca interne e rovisto di nuovo. Niente da fare. Ho dimenticato il portafoglio a casa! Brava Martina, complimenti! Ora come paghi la colazione?
Mi giro verso la cassa. Vedo che c'è una signora che sta pagando il suo cappuccino. Qualche secondo dopo la signora se ne va... sono pronta a fare un'altra figura di merda.
Mi avvicino verso la cassa ma prima che potessi prendere parola qualcuno mi passa davanti bloccandomi. Mi sposto al lato della cassa per dirgliene quattro ma quando vedo chi ho davanti mi fermo.

《Ecco a te!》

Romina gli porge lo scontrino, ignara di ciò che era successo. È lui. Il ragazzo che l'altro giorno mi è venuto addosso. Ma chi si crede di essere, prima fa lo sbruffone e ora mi passa anche davanti in cassa come se nulla fosse?!

《Pago anche per la signorina qui a accanto, grazie》

Come?! Io lo guardo, lui si volta verso di me e con il suo solito sorrisino mi fa l'occhiolino. Ma cosa ha intenzione di fare? Romina mi guarda e mi fa un sorriso e io a mia volta gli sorrido, come per dirgli che era tutto okay. Prende lo scontrino e poi si sposta verso il bancone per fare spazio agli altri, dandomi le spalle e continuando a camminare.

《Grazie...》

Si ferma appena mi sente. Si gira e viene verso di me

《Faresti meglio a prendere la borsa prima che perdi anche quella》
《Ma come facevi a sapere che non avevo il portafoglio?》
《Ho visto tutta la scena, abbastanza comica direi! Ah, e faresti meglio a imprecare a bassa voce》

Ah bene, a quanto pare prima mi aveva sentito qualcuno. Mi direggo verso lo sgabello per prendere la borsa e sento i suoi passi dietro di me.

《Penso che dovresti venire al tavolo con me!》
《Ah si? E perché pensi questo?》
《Perché il tuo ordine lo portano a me》

So benissimo che la vera motivazione non è quella. Però voglio spiegazioni su quello che è successo l'altro giorno quindi decido di accettare.

《Dopo di lei, signorina》

Mi indica il tavolo e io proseguo avanti a lui. Dopo esserci accomodati inizia a parlare.

《Allora, come mai qui?》
《Con l'autobus che prendo arrivo sempre presto e vengo a fare colazione qui per passare il tempo, tu?》
《Avevo fame e ho scoperto dell'esistenza di questo bar!》
《Grandioso》

Dico in modo scocciato. Con otto bar che ci sono in questo quartiere lui doveva venire proprio nel mio bar?!

《Ehi frena l'entusiasmo》
《Hai ragione scusa, dovrei essere al settimo cielo per avere l'occasione di fare colazione con Alberico Del Giglio!》

Dico le ultime parole in modo marcato e lui non può fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

《Immagino che tu voglia sapere cosa è successo l'altro giorno》
《Esatto》
《Bene... vedi mi sono trasferito da due mesi qui, l'altro giorno mentre camminavo ho visto due ragazze che ho riconosciuto essere delle mie fan perché l'ho viste a parecchi eventi qui a Roma e non volevo essere riconosciuto. Così ho iniziato a camminare a passo svelto dalla parte opposta e il resto lo sai》
《Aspetta, perché non volevi essere riconosciuto? Ti sei montato la testa?! È la parte più bella in quello che fai!》
《Lo so e certo che no! Sono un ragazzo con i piedi per terra nonostante quello che ho!》
《E allora?》
《Non volevo che scoprissero che vengo a scuola qui》
《Ah... aspetta che?!》

Inizia a ridere non appena capisce che anch'io vado a scuola qui.

《Non ci posso credere ahahah》
《Nemmeno io.》
《La tua unica fortuna è che tu vai al linguistico! Io invece vado alla scuola di cinema e teatro》
《Come sai che vado al linguistico?》
《Sono un bravo osservatore!》

Mi indica la borsa da dove si intravedono libri di inglese e francese. Ma come fa a essere così attento a tutto?

《Si lo avevo notato》

Nel frattempo arriva la nostra colazione: per me il tramezzino, per lui un cornetto ai frutti di bosco e un bicchiere d'acqua.

《Tu fai colazione con un tramezzino?》
《Si, assaggialo e poi capirai perché》

Inizia a ridere appena do un morso al tramezzino. Devo essere parecchio buffa in quel momento. Finiamo entrambi la colazione, poi Alberico prende il telefono per vedere che ore sono.

《Sono le 8:20》
《oddio io devo andare!》
《Di che ti preoccupi? La tua scuola è qui alla fine della strada》
《Dovevo parlare con la mia migliore amica... ora è tardi!》
《Tu sei strana》

Ride di nuovo. Che ho detto per essere strana? So di esserlo ma ora non mi sembra di aver fatto nulla.

《Si lo so》

Ci alziamo dal tavolino, lui prende lo zaino e io la borsa. Saluto Romina e ci rechiamo fuori dal bar.

《Grazie per avermi offerto la colazione, domani ti riporterò i soldi》
《Non mi devi dare nulla, ti ho fatto un favore!》
《Bhe, grazie...》

Rimango sorpresa dal suo gesto. Non me l'aspettavo. E credo che lui se ne sia accorto.

《Certo, se uno di questi giorni mi vuoi invitare a mangiare qualcosa non mi potrebbe fare che piacere!》

Ed ecco di nuovo quel dannato sorrisino.

《Ci penserò》

Non lo so se ci penserò davvero ma una cosa è certa, con lui sono stata bene stamattina.

《Ora devo andare davvero, ciao》dico.
《A presto piccola!》

Ciao a tutti e tutte!
Come state? Amo particolarmente questo capitolo e sono stata attenta a far combaciare ogni dettaglio perché ci tenevo molto che uscisse fuori questo!
Se anche a voi piace come piace a me lasciate una stellina e un commento! Noi ci vediamo al prossimo capitolo, ciaoooo

-Martii♡-

Beautiful Disaster || @AlbericoyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora