Capitolo 53

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Controllavo insistentemente il telefono in carica.
Niente.
Nessun messaggio, nessuna chiamata.
Ne era passato di tempo ormai.
Ora era buio, e nonostante l'ora ero da sola a casa.
Ero in salone e avevo da non so quanto tempo il libro di storia aperto davanti a me.
Ero sempre sulla stessa pagina.
Avrei dovuto studiare.
Ma come faccio a studiare se in testa ho solamente lui? 
Forse dovrei scrivergli, o magari chiamarlo... ma non ci riesco, è più forte di me.
Sbuffo e porto la testa sul tavolo, tra le braccia.
Tanto vale chiuderlo il libro di storia, oggi niente sarebbe riuscito a entrarmi in testa.
Rialzo la testa di colpo grazie al rumore del campanello, che mi riporta alla realtà.
Sarà sicuramente mamma, non era ancora arrivata per via del traffico.

《Ecco, arrivo!》urlo quando sono a pochi passi.

Apro la porta, ma non trovo mamma.

《Ciao》 fa Alberico, che si trovava sul ciglio della porta.
《Ciao》ricambio sorpresa di vederlo qui.
《Sei sola?》
《Emh, si, si sono sola... vieni entra》dico spostandomi, lasciandogli lo spazio per entrare.

Lui entra e subito dopo chiudo la porta.
Si ferma accanto al divano, io lo raggiungo.
Rimaniamo entrambi in silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire, o da dove iniziare.
In realtà non mi aspettavo che venisse qui.
Ormai mi ero arresa all'idea che lo avrei rivisto il giorno dopo.

《Vuoi qualcosa da bere?》dico per rompere il ghiaccio.
《No grazie, sono qui per chiarire》

Io annuisco.

《Siediti》dico andando a sedermi sul divano.

Lui fa come gli dico.
Una volta seduto accanto a me i nostri sguardi si incontrano e mille farfalle iniziano a giocare nel mio stomaco.

《Mi dispiace, davvero non volevo litigare con te, tanto meno farti stare male》dice guardandomi.
《Nemmeno io lo volevo》
《Avrei dovuto dirti tutto prima di andare a parlare con Matteo, solo che avevo questo brutto presentimento, e non lo so, avevo paura che ti potesse succedere qualcosa, come è successo quella sera》
《Io non so cosa è successo quella sera, perché non mi ricordo niente, ma so che grazie a te sono riuscita ad arrivare sana e salva a casa》dico guardandolo anch'io negli occhi.
《Se tu rimarrai al mio fianco non potrà succedermi nulla》continuo.
《Eppure non sono stato capace di impedire che ti ubriacassi》dice abbassando la testa.

Resto un secondo in silenzio, subito dopo prendo il viso di Albe tra le mani e faccio in modo che i nostri occhi si incrociano.

《Okay, è vero, l'ultima volta è successo un casino ma di certo la colpa non è tua, anzi se c'è qualcuno che ha la colpa di quello che è successo quella sera sono io. Ma ora le cose sono diverse, ora stiamo insieme. Sono sicura che andrà tutto bene, fidati di me》

Alberico annuisce e dopo torna a guardarmi negli occhi.

《Grazie》fa accennando un sorriso.

Mi da un bacio a stampo, cogliendomi di sorpresa.
Lui lo nota e prende la mia mano tra le sue.

《Sono un coglione, lo so, ma ti amo》

Sorrido.
Del resto lui non mi provocava altro.

《Ti amo anch'io》dico prima di far ricongiungere le nostre labbra.

Mi avvolge i fianchi con le sue braccia e mi avvicina di più a sé.
Finito il bacio, poggio la fronte sulla sua, facendo sfiorare i nostri nasi.
Mi ero completamente persa nei suoi occhi marroni.

《Mi sei mancata》sussurra lui.
《Anche tu mi sei mancato, un casino》dico prima di tornare sulle sue labbra.

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Beautiful Disaster || @AlbericoyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora