Beautiful Disaster || @Albericoyes

Capitolo 58

Tiro in su la cerniera del cappotto e subito dopo metto la sciarpa.
Vado davanti il piccolo specchio dell'ingresso e mi assicuro di averla sistemata per bene.
A Roma il freddo arrivava sempre all'improvviso, e questo era uno dei tanti motivi per cui odiavo il freddo.
Sarà perché sono nata in estate, in uno di quei giorni in cui il caldo ti sta addosso come non mai.
Ma il freddo non lo sopporto proprio.
Prendo le chiavi e, dopo averle messe nella borsa, esco di casa.
Alberico mi stava aspettando.
Mi era passato a prendere perché oggi dovevamo uscire insieme.
Finalmente.

《Eccoti! Credevo volessi farmi morire di freddo》si lamenta.
《Morire di freddo per 5 minuti che aspetti?》
《5 minuti?! Seriamente?!》dice provocandomi una risata.
《Non rompere e baciami》
《Agli ordini!》

Si avvicina a me e posa delicatamente le sue labbra sulle mie.
Quando mi baciava il cuore mi batteva talmente forte che avevo paura potesse uscire fuori dalla gabbia toracica.
Ogni volta mi provocava mille emozioni che non sapevo spiegare, ed era bellissimo.

《Allora principessa, dove vuole che la porto questo pomeriggio?》dice mettendo un braccio sulla mia spalla e iniziando a camminare.
《In realtà tu non dovrai preoccuparti di nulla, perché ho pensato a tutto io》
《Ah si?》chiede sorpreso.
《Si》
《E dove andiamo?》

Mi guarda in attesa di una risposta, ma io mi limito a fare spallucce.

《Fammi indovinare... ti vuoi vendicare per tutte le volte che non ti ho detto dove stavamo andando, giusto?》
《Si esatto!》dico con un sorriso soddisfatto sul volto.

Alberico scuote la testa e subito dopo sorride.
Toglie il braccio dalla mia spalla e mi prende per mano, incoraggiandomi a guidarlo.
Oggi finalmente uscivamo insieme, da soli. Solamente io e lui.
Era da tanto che non accadeva.
Tra varie uscite con gli amici, intromissioni da parte di Silvia e litigate che ci hanno tenuti separati per un po, oggi finalmente saremmo stati soli, e non vedevo l'ora.

《Eccoci qui, siamo arrivari》dico fermandomi davanti ad una piazza.
《Ti prego dimmi che non hai intenzione di fare quello che penso che tu abbia intenzione di fare》

Inizio a ridere e lo trascino davanti alla pista di pattinaggio.

《Tu sai che io non so pattinare?》
《Tranquillo, ti insegnerò io》
《Da quando in qua ti piace pattinare?》
《È da quando sono piccola che lo faccio, mamma mi ci portava sempre quando montavano la pista》

Alberico guarda prima la pista, poi me. Mi stava supplicando con lo sguardo di cambiare idea.

《Eddai, ci divertiremo! Ti prego》dico facendogli gli occhioni dolci.
《Piccola non mi guardare così...》
《Ti prego! Ti prego! Ti prego! Fallo per me》
《Ah e va bene! Dove si prendono i pattini?》
《Siiii! Andiamo》lo prendo per mano e lo trascino direttamente al bancone dove si noleggiano i pattini.

Entrambi prendiamo i pattini e ci avviamo alla pista.
Io avevo appena messo piede sulla base di ghiaccio, mentre Alberico era ancora sul legno, appoggiato alla ringhiera.

《Cosa aspetti a venire qui?》gli chiedo.
《Continuo a credere che non sia una buona idea, sarebbe meglio se restassi qui a guardarti!》dice cercando di voltarsi.
《Non posso crederci, tu hai paura》

Io inizio a ridere mentre Alberico si volta verso di me.

《Io non ho paura!》
《Allora vieni》lo provoco.

Allungo una mano verso di lui, che dopo qualche secondo afferra.
Mette un piede sul ghiaccio e per poco non cade mettendo anche l'altro.
Ma fortunamente mi afferra anche l'altra mano in tempo, evitando la caduta.
Inizio a ridere di gusto.