Capitolo 70

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Mi guardo allo specchio e stranamente ero già pronta.
Mi reputo un disastro.
Non riesco mai a rispettare gli orari che mi do. Se dico che tra mezz'ora inizio a fare i compiti, non sarà mai così.
Figuriamoci agli appuntamenti, arrivavo quasi sempre con qualche minuto di ritardo.
Alberico già si era abituato alla me ritardataria, mentre le mie amiche ormai ci avevamo perso le speranze.
Sorrido soddisfatta.
Avevo deciso di indossare degli skinny bianchi con vari strappi ed una canottiera nera ricamata, con le bretelle di pizzo che arrivava appena sopra l'ombelico.
I capelli lisci erano sciolti mentre il trucco era il solito: eyeliner, mascara e rossetto.
Mi piaceva truccarmi, ma senza esagerare.
Indosso la giacca di pelle e prendo la borsa.
Alberico puntuale come sempre, alle 21 suona il campanello.
Mi affretto a scendere le scale per evitare che Albe si trovasse di nuovo Christian alla porta, ma le scarpe col tacco che ho messo mi impediscono di correre ed è la zia ad avere la meglio.

《Ma come siete carini insieme! Dov'è che andate?》chiede zia quando sono sull'uscio della porta, accanto Alberico.
《Ad una festa di una nostra amica, tranquilla zia la mamma sa già tutto》

E quando dico tutto intendo che ho costruito una bugia tale che mi permetterà di passare gran parte della notte fuori casa.
Non mi piaceva mentire a mia madre, lei mi capisce sempre e vuole solo la mia felicità. Amo il nostro rapporto. Ma se gli dicevo che avrei passato la serata in un locale dove tutti non fanno altro che bere o fumare, al centro della città, con i miei amici... non avrebbe fatto altro che sottolineare il fatto che sono ancora minorenne e non vuole frequenti certi posti.
Fortunatamente la mamma non c'era, era ad una cena di lavoro, e non mi dovevo subire le ore di raccomandazione, quindi sarebbe stato tutto più facile.

《Aspettate, fatevi fare una foto》

Ehssì, nessuno sapeva mettermi in imbarazzo davanti al mio ragazzo come sapeva fare la zia.
Ed Alberico ha già avuto modo di conoscere mia nonna.

《Zia, ci dispiace, ma siamo terribilmente in ritardo! Ciao, buonanotte!》

Albe fa in tempo a dire un veloce "buona serata" prima che lo spingessi fuori di casa.
Una volta entrati in macchina, il tragitto lo passiamo a cantare le canzoni che passavano alla radio.
O meglio, io cantavo con il volume della musica al massimo, mentre Alberico rideva per il mio evidente disagio.
Quando arriviamo ci affrettiamo ad entrare e troviamo subito Alessia e Luca, mentre Matteo era già a prepararsi dietro la console.

《Ciao Albe!》fa una voce stridula proveniente da dietro le nostre spalle.

So a chi apparteneva e guardo subito la mia migliore amica in cerca di una motivazione, che spero per lei sia più che valida.

《Dai Mar non potevo non invitarla, Silvia è mia amica》sussurra.

Alzo gli occhi al cielo.
Non riuscivo proprio a capire cosa avessero in comune Alessia e Silvia.
Posiamo borse e giacchetti e ci dirigiamo verso i divanetti.
I ragazzi ordinano subito da bere e decido di bere anch'io stasera, ovviamente qualcosa di leggero.
Ero accanto ad Albe mentre Silvia era proprio di fronte a noi, e non smetteva un secondo di fissarci.
O meglio, fissava continuamente il mio ragazzo, poi guardava me e faceva il suo solito sorrisino da santarellina, come per dire "non sto facendo nulla".
Giuro che se continua così non uscirà tutta intera da qui.
Fortunatamente dopo aver finito di bere Alessia e Luca si alzano per andare a ballare e la mia amica dopo avermi buttato un'occhiata, capisce la situazione e porta Silvia con sé.
Io ed Alberico invece rimaniamo ai divanetti, da soli.

《Non la sopporto, è più forte di me. Si da sempre delle arie e fa di tutto per farsi vedere. Hai visto il suo vestito?! È palese che non indossa il reggiseno e gli copre a malapena il sedere! Per non parlare di come ti guarda, ti mangia con gli occhi! Dio, la odio.》

Beautiful Disaster || @AlbericoyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora