Sono passati due giorni.
Non ce la faccio più a sopportare tutto questo.
Alberico non fa altro che evitarmi.
Non solo non risponde alle mie chiamate ma ora è diventato difficile anche incontrarlo per strada, all'uscita di scuola.
Nemmeno oggi l'ho visto.
Ma non voglio che questi due giorni in cui non lo vedo diventino tre.
Oggi non ho preso l'auto, sto andando a piedi, sto andando a casa sua.
Ieri sera mi sono resa conto che, nonostante tutte le volte in cui ho provato a parlargli, non sono mai riuscita a raccontare come sono realmente andate le cose quella sera.
Che gli piaccia o no, oggi avremmo finalmente parlato.Sono davanti al cancelletto del suo palazzo. Il cancelletto è uno di quelli che non sono chiusi, ma basta spingere per aprirli.
E perché io sono ancora fuori?
Mi tremano le mani, non ce la faccio.
Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo. Devo farmi coraggio.
Supero il cancelletto e arrivo al portone.
Mi giro verso il citofono, l'ostacolo più grande fin'ora.
Avevo chiesto consiglio a Matteo prima di venire qui, mi aveva detto di suonare due volte e Alberico sarebbe sceso senza problemi.
Loro due facevano sempre così.
Premo due volte sul pulsante collegato a "De Giglio" e subito dopo cerco di mantenere la calma.
Sento che qualcuno dall'altra parte sta per rispondere.《Ehi fra, un secondo e scendo》dice la voce metallica di Albe prima di chiudere.
Tiro un sospiro di sollievo prima di rendermi conto che ora sarebbe arrivata la parte più difficile.
Mi allontano di poco dal portone e l'ansia inizia ad avere la meglio.
E ora cosa gli dico?
Mi guardo intorno mentre aspetto che arriva.
Avevo un vuoto nello stomaco.
E se vedendomi torna indietro lasciandomi qui da sola come una perfetta scema?
Questa era solo una delle tante domande che in quel momento mi frullavano in testa.
Finalmente lo vedo.
Stava scendendo l'ultima rampa di scale.
Lui però ancora non mi aveva visto, era impegnato a sistemarsi la giacca di jeans.
Era agli ultimi gradini quando alza gli occhi, vedendomi.
Si blocca all'istante.
Avevo paura non uscisse più ma dopo qualche secondo apre il portone, venendo verso di me.《Che ci fai qui?》mi chiede subito.
Il suo tono era ancora freddo, ma di meno rispetto all'ultima volta.
Era sorpreso di vedermi.《Abbiamo una conversazione in sospeso io e te》
Butta fuori dell'aria e appoggia la schiena al muro del palazzo.
《Ascolta non...》inizia, ma io lo fermo subito.
《No ascoltami tu. Non so più come dirtelo che non sono stata io a baciare Stefano. Non appena ti sei allontanato da me mi sono voltata per andare a cercare Alessia ma ho visto in lontananza Stefano e sono andata da lui per sapere cosa ci facesse lì. Ha iniziato a provarci come sempre ma io non gli davo retta, me ne stavo andando quando qualcuno mi ha spinto facendomi cadere tra le sue braccia. E il resto lo sai. Ma io non ho fatto niente》
《Oh andiamo e chi ti avrebbe spinto sentiamo?!》
《Non lo so, io...》
《E tu ti aspetti che io creda a questa storia?》
《È tutto vero, te lo assicuro》Albe scuota la testa e sposta lo sguardo altrove.
《Alberico ti prego, non ce la faccio più a sopportare tutto questo. Ti ho detto la verità, non ti sto mentendo. Non so come fai a pensare che tra me e Stefano possa esserci qualcosa》dico con le lacrime agli occhi.
《Giudico solamente da quello che ho visto》
《Bhe non puoi farlo perché non hai visto tutto》
《Credo di aver visto abbastanza》
《Quindi ti basta questo per dimenticare tutto quello che c'è stato prima?》Alle ultime parole Albe riporta lo sguardo su di me.
Non ce la facevo più, le lacrime spingevano sempre di più per venire fuori e l'unica cosa di cui avevo bisogno in questo momento era lui.《Scusami, ma io... devo andare》
Lo vedo staccarsi dal muretto e andare verso il portone.
È chiaro che avevo fallito miseramente.
Mi volto anch'io e vado a passo svelto verso il cancelletto ma prima di superarlo mi blocco.
Non poteva finire così.
Non potevo permetterlo.《Ma davvero vuoi far finire tutto?》dico facendo voltare Alberico, che stava cercando ancora le chiavi nella tasca.
《Non posso credere che lo stai facendo davvero. Si lo so, sono un casino. Non ragiono mai prima di fare una cosa e questo mi porta a sbagliare. Ma io sono così e non posso farci niente, sono un disastro, lo so. Ma ti amo. Ti amo davvero tanto. Da quando sei arrivato tu le cose sono cambiate. Hai reso la mia vita migliore, e lo sai. All'inizio credevo che tra noi non potesse nascere niente, ma mi sbagliavo. Sono finita con l'innamorarmi perdutamente di te e anche se ora fa male, davvero male, non me ne pento. Stefano ha sempre cercato di separarci, ma io non gliel'ho mai permesso. Mentre tu... ho fatto di tutto per cercare di recuperare il nostro rapporto ma non ci sono riuscita, e lo devo accettare. Se tu vuoi finirla qui, okay. Fa davvero tanto male, ma non ho altra scelta che arrendermi. Mi dispiace di averti fatto stare male, non volevo.》Le lacrime scendevano abbondanti sul mio viso ormai.
Da quando avevo iniziato fino ad ora non avevo smesso un minuto di piangere.
Alberico mi guardava con i suoi soliti occhi. Potevo dire che fosse tornato a essere il solito Alberico, ma quel silenzio angosciante che c'era tra di noi mi confermava il contrario.《Martina... io...》dice dopo un po.
Il suo tono era ancora freddo.
Possibile che non gli importava più niente di me?
Aspettavo una sua risposta, ma niente.《Non ti preoccupare, è chiaro quello che pensi e non voglio rendermi più ridicola di così》
Passo le mani sopra le guancie, cercando di asciugarmi le lacrime.
Subito dopo porto le mani dietro al mio collo e mi avvicino a lui.《Tieni》dico porgendogli la collana che mi aveva regalato.
Lui la prende e per un secondo i nostri occhi si incrociano, ma mi volto all'istante facendo finire il tutto.
Supero definitivamente il cancelletto e me ne vado, senza voltarmi.
Mentre camminavo continuavo a versare lacrime.
Non credevo di averne così tante.
Ignoro ogni sguardo o commento di persone che per sbaglio urtavo o semplicemente mi vedevano passare, fino ad arrivare a casa.
Salgo in camera e dopo aver sbattuto la porta violentemente prendo il telefono e mi butto sul letto.
Compongo il numero di Alessia, che dopo qualche squillo risponde.《Alessia...》dico con la voce rotta dal pianto.
《Oddio Mar, perché stai piangendo?! Cos'è successo?!》Prendo un momento per ritrovare la forza per parlare.
《È finita Alessia. Questa volta è finita davvero.》
Ciao a tutti e tutte!
Come state? So che questo capitolo non è quello che vi aspettavate di leggere ma okay... non mi odiate!
Nonostante tutto spero vi piaccia e se è così lasciate una stellina e ditemi cosa ne pensate in un commento!
Io vi auguro una buona domenica e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Baciiiii-Martii♡-
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Beautiful Disaster || @Albericoyes
Fanfiction《...sono un disastro.》 《Forse, ma è per questo che sono pazzo di te.》