Capitolo 18

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Esco da scuola e dopo aver salutato Alessia e le ragazze mi direggo alla fermata dell'auto.

Alessia aveva insistito per andare a pranzo insieme, così gli potevo raccontare cosa era successo sabato notte con Albe. Ancora non gli avevo detto nulla e non sapevo se volevo dirglielo. Non per lei, ma perché sento di dover tenete questa cosa per me.
Avevo rifiutato alla sua proposta dicendo che avevo da studiare.

Passai davanti la scuola di teatro e, oltre l'ammasso di studenti che uscivano, notai un gruppo di ragazzi. Continuai a camminare prendendo il cellulare e controllando i messaggi.

《Ehi piccola aspettami! Ti sto chiamando da non so quanto》dice Alberico raggiungendomi.
《Scusa non ti ho sentito, dimmi》
《No in realtà è andiamo, devo venire con te》
《Come?》chiesi sorpresa.

Alberico riprese a camminare verso la fermata e io lo imitai.

《Ieri mi sono scordato il caricatore dell'iphone a casa tua》
《E scusa non potevi dirmelo ieri sera mentre chattavamo? Te lo avrei riportato oggi》
《Allora a mia difesa me ne sono accorto subito dopo averti dato la buonanotte, quindi era troppo tardi》

Scossi la testa ridendo, era uno scemo.

《E poi se ti avessi scritto mi sarei perso l'opportunità di passare qualche ora con te》
《Ah ecco》gli dissi una volta che avevo capito qual'erano le sue intenzioni.
《Ho chiamato tuo fratello ieri sera, prima che il telefono morisse, gli ho chiesto se lo aveva trovato e mi ha detto di si. Quindi lo ha lui》
《E mio fratello ora è a casa?》
《Da come mi ha detto ieri sera si》
《E tu ti fidi?》gli chiesi.
《No, però di te mi fido》

Mi sorrise e io ricambiai.
L'autobus non tardò ad arrivare e una volta saliti ci sedemmo negli stessi posti dell'altra volta, io accanto al finestrino e lui dalla parte del corridoio.

《Allora piccola, com'è andata scuola?》
《Apparte le ore insopportabili di matematica bene, a te?》
《Bene bene》
《Ma tu che fai? Cioè che studi?》
《Recitazione, cinema... vorrei diventare un'attore》
《Sul serio?! Ma è stupendo!》dico non rendondomi conto di urlare.

Accennò una risata per la faccia imbarazza che avevo in quel momento. Mi guardavano tutti, sapevo di essere rossa. Cercai di nascondere il viso tra la mani ma Alberico me le afferrò spostandole dal mio viso.

《Adoro questo tuo modo di fare》
《Stai cercando di farmi diventare ancora più rossa di quanto lo sono ora?》

Inizia a ridere e lo faccio anch'io trasportata dalla sua risata. Poco dopo mi accorgo di essermi incantata a guardarlo mentre ride. Era davvero bello. Un momento. Che?! Cosa mi sta succedendo?!

L'autobus si ferma per via del semaforo rosso, mi volto verso il finestrino e noto che la prossima fermata è la nostra.

《Dobbiamo scendere》gli dico.

Lui abbassa lo sguardo e istintivamente lo faccio anch'io. Stava guardando le nostre mani ancora unite. Ci scambiamo un'occhiata e di colpo le lasciamo insieme.
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso la via di casa. Entriamo nel cancelletto e appena inserisco la chiave sento che la porta è ancora chiusa.

《Tu sei sicuro che Andrea è a casa?》
《Così mi ha detto ieri》

Apro e come pensavo la casa era deserta.

《A che ora torna di solito?》mi chiede Albe.
《Se sei fortunato all'ora di cena》
《Cosa?! Non posso aspettare qui fino all'ora di cena》
《Provo a chiamarlo》

Prendo il telefono, entro su "rubrica" e clicco sul nome di Andrea. Squilla. Dopo una decina e passa di squilli capisco che non avrò risposta.

《Non risponde》

Beautiful Disaster || @AlbericoyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora