Capitolo 30

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Sono appena rientrata a casa da casa di Alessia, abbiamo pranzato insieme.
Come sempre la casa era deserta.
Salgo in camera e poso lo zaino ai piedi della scrivania.
Mi avvicino allo specchio e raccolgo i miei capelli in una coda.
Dallo specchio vedo qualcosa di rosso sulla scrivania.
Mi giro, una bustina rossa.
Non è mia.
Mi avvicino alla scrivania e la prendo.
Dentro c'era una piccola scatolina nera.
La apro.
Un anello?
Prendo di nuovo la bustina rossa e noto che dentro c'era un biglietto.

"Per la mia piccola"

Il biglietto non era firmato, ma solo una persona mi chiamava così.
Instintivamente sorrisi.
Prendo l'anello fra le mani.
Era piccolo, aveva una piccola ancora e il resto dell'anello era decorato come una corda.
Non era uguale al vecchio anello, questo era argento.
Lo provai, mi stava bene.
Come aveva fatto a trovare la misura perfetta se persino io mi sbagliavo quando compravo gli anelli, o troppo grandi o addirittura troppo stretti.

Prendo il telefono e cerco il suo numero, che avevo salvato la sera della festa a scuola.
Dopo un po di squilli risponde.

《Ehi piccola!》sento dire dall'altra parte del telefono.
《Tu sei pazzo.》
《Eh lo so, ma cosa ho fatto di preciso?》
《Non fare finta di niente! So che sei stato tu》

Sento una risata.

《Ti piace?》
《È bellissimo, lo adoro》
《E la misura?》
《Non so come hai fatto ma è perfetto》
《Sono contento che ti piaccia》
《Non avresti dovuto farmi un regalo del genere》
《Stai zitta》

Mi scappò una risata.

《Dove sei?》gli chiedo.
《Vicino il centro commerciale》
《Ci vediamo al bar di fronte al parco tra 10 minuti?》
《A cosa devo questo invito?》
《Non fare lo stupido, devo dirti una cosa》
《Vabbene! A tra poco》

Attacco il telefono.
Mi guardo allo specchio per vedere come ero messa.
Mi rifaccio la coda leggermente meglio di come l'avevo fatta prima e mi spruzzo un po di profumo.
Esco di casa poco dopo, il bar era vicino e ci avrei messo poco ad arrivare.
Una volta lì notai subito Albe fuori al bar che aspettava.
Ci salutiamo e poi occupiamo un tavolino a due.

《Ti sta bene!》dice notando che avevo l'anello.
《Tu sei pazzo》gli ripeto.
《Lo so》

Ridemmo entrambi.

《Cosa dovevi dirmi?》mi chiede.
《Ti ricordi di Giorgia?》
《Si, la tua amica》
《Si vedi, suo padre lavora per la tv e gli hanno regalato una copia di un nuovo film... Giorgia vuole invitare alcune persone a casa sua per vederlo e per essere breve, ci sarai?》
《Mi vuoi tu o mi vuole lei?》
《Entrambe》
《Okay ci sarò!》dice sorridendo.
《Grande! Però devi farmi un favore》
《Dimmi tutto》
《Devi portare con te Matteo》
《Perché?》
《Me lo ha chiesto Giorgia, dice che lo trova carino》
《Non credo che Matteo ti dirà di si quando glielo chiederai》
《Ma io non glielo chiederò, lo farai tu》
《Come?!》
《Dai ti prego, tu sei il suo migliore amico! Se convinci me a uscire con te puoi benissimo convincere lui a venire》dico provocandogli una risata.
《Vabbene piccola! Gli devo dire che lo vuole lei?》
《No, digli che mi ha chiesto di invitare degli amici》
《E tu da brava ragazza hai pensato subito a noi》
《Ovviamente》dico ridendo.
《Lo farò ma non ti prometto niente》
《Grazie》

Ordiniamo un succo e poco dopo una ragazza ce lo porta.
Gli segnaii l'indirizzo di Giorgia sui memo del telefono e poi gli spiegai i particolari.

《Andiamo a fare un giro al parco?》
《Okay》rispondo all'istante.

Speravo che me lo chiedesse, nonostante avevo delle equazioni di matematica che mi aspettavano a casa avevo voglio di passare un po di tempo con lui.
Arriviamo al parco e ci sediamo sulla stessa panchina su cui ci eravamo seduti l'ultima volta.
Rimaniamo in silenzio per un po e nel frattempo mi guardo intorno, vengo distratta da Alberico che prende parola.

Beautiful Disaster || @AlbericoyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora