17. Allora

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L'aria era frizzante e fresca e asciutta. Autunno in California non significa sciami di foglie gialle e arancioni che volano nell'aria. I nostri alberi rimangono verdi, però ondeggiano e qualche volta si rompono per i venti crudeli di Santa Ana.

Matty ebbe quest'idea di accamparci in giardino per Halloween. Di fingere che fossimo da qualche altra parte, qualcun altro. Dopo aver girovagato per il vicinato raccogliendo caramelle, io come un gattino bianco e lui come un coniglio bianco, montammo la sua tenda vicino all'albero di arance, i cui petali turbinavano intorno a noi nel vento come neve. Tenemmo le orecchie aperte mentre srotolavamo i nostri sacchi a pelo sotto la luce della lanterna, e lui mi raccontò una storia sussurrata di un gatto e di un coniglio che vivevano nella foresta, molto lontano da lì.

Smistammo le nostre pile di dolci, scartando i dischi di cioccolato economici che bruciavano il retro delle nostre gole. Poi trattammo. Lui amava i Butterfingers. Io amavo i Milky Way. Io odiavo la vaniglia e gli acini di ogni cosa. Lui odiava il limone.

Una volta ottenuto un accettabile assortimento di dolci, ci stendemmo sullo stomaco. "Cosa vuoi essere da grande?" gli chiesi. La mia maestra aveva fatto questa domanda alla classe il primo giorno del mio primo anno, e io non avevo una risposta.

"Non lo so." Si accigliò. "Felice."

Stemmo lì sdraiati in silenzio, mangiandoe nostre caramelle, per un po'. Gli unici suoni erano la lacerazione degli involucri di plastica e la spinta insistente del vento contro le pareti della nostra tenda. Alla fine però parlò di nuovo. "Pensi che vorrai sempre fare film?"

Scossi subito la testa. Lo odiavo. Mia madre mi spingeva sempre a fare audizioni. Amava quando le persone la lodavano, dicendole quanto ero carina. Quanto ero precoce. Che brava lettrice che ero. Volevo urlare.

Pressò la questione, i suoi occhi verdi brillavano stranamente nella debole luce. "Cosa vuoi te?"

"Non lo so. Mi piace leggere. Voglio leggere tutto il giorno e basta."

"E suonare il piano." Erano passati tre anni. "Ti manca ancora. So che ti manca. Mamma ne avrebbe preso un altro se le avessi detto che suonavi."

Ruotai gli occhi, scuotendo la testa. "Mamma mi farebbe andare anche ad audizioni di musica."

"Dovresti dirglielo." Scossi di nuovo la testa. "Dille che non ti piace fare film."

"Non posso." Misi la fronte nelle mani, nascondendomi.

"Tu puoi."

Il lato della tenda si alzò dal suo posto, i paletti furono spinti via dal suolo dalla forza delle raffiche all'esterno. Ci affrettammo per riunire le nostre caramelle e corremmo in casa, le sue parole volarono via e furono dimenticate nella tempesta di vento.

The Other One [ Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora