56. Ora

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La prima parte della settimana passa in una nube di eccitazione. Harry è così emozionato per l'arrivo della sua famiglia e i giorni passano velocemente. Mercoledì sera andiamo a comprare i loro cibi preferiti e provviste per il gatto. Non che ne avremo bisogno a lungo. Sto ancora progettando di mangiarla. Harry è adorabile mentre prepara i letti e le cucce per lei nell'angolo del salotto vicino alla finestra, in soggiorno vicino le porte scorrevoli di vetro e in camera vicino alla porta. Lascia dei giochi per gatti su ognuna. Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio, sorridendo per la sua bellezza. 

"Sei così fottutamente carino."

La sua fossetta diventa più profonda. "Grazie. Anche tu," mi bacia. Andiamo a letto, ma mi sveglio diverse volte a causa del suo agitarsi e rigirarsi. Come un bambino a Natale, è troppo emozionato per dormire. 

Giovedì mattina presto, Anne chiama per dire che lei, Robin e Molly si stanno imbarcando sul volo per Londra, dove si incontreranno con Gemma. Quando prendo Harry da Sal alle 11.30, mi dice che gli ha mandato un messaggio quando sono saliti sull'aereo a Londra, delirando per i posti in prima classe. Per un attimo mi innervosisco, ma la sua faccia è un arcobaleno, e penso che forse abbiamo superato tutta la merda dei soldi. 

Andiamo a scuola, dove trascorro le prime ore a guardare i progetti degli altri gruppi-- il mio è previsto la prossima settimana. Dopo, a letteratura americana, consegno il mio compito sul Trascendentalismo, di cui sono molto fiera. Confronto gli appunti con Zayn e Niall e sembra che abbiamo usato molte citazioni uguali. Il che è interessante. 

Harry ci aspetta fuori dall'aula e la sua faccia è un'esplosione di arcobaleni. E sono così felice di avergliela procurata io. Di averlo reso così felice. E' incredibile. Lo amo così tanto. Dio, è fastidioso quante volte lo ripeto?

"Quando arriva la tua gente, Harry?" Chiede Niall.

"Alle sette e mezzo," praticamente salta dall'entusiasmo. 

Zayn mi guarda, "Andiamo sempre a Disneyland sabato?"

"Sì," sorrido. "Ho pensato che avranno bisogno di riposare domani."

"Oh sicuramente," Zayn annuisce. "Quel volo è mostruoso."

Harry avvolge le braccia intorno alla mia vita, baciandomi dietro l'orecchio, "Soprattutto una cosa. Il fuso orario."

"Andiamo, amore," mi giro tra le sue braccia, strofinando le labbra sulle sue. "Andiamo a casa. Devo ancora fare i letti e assicurarmi che tutto sia pronto." Fa quel bellissimo, lento sorriso; la sua fossetta scava a fondo nella sua guancia. Portiamo Zayn e Niall a casa, poi ultimiamo i preparativi. Alle cinque inizia a mettersi le scarpe. Rido. "Harry, è troppo presto."

"E se c'è traffico?"

"L'aeroporto è a venti minuti da qui."

"Ma con il traffico..."

Cerco una mappa del traffico sul telefono e gliela mostro. "Venti minuti con il traffico."

Mette il broncio. "Bene." E' così fottutamente carino. Mi ricorda quando ha preso a pugni Jonas e gli ho dato i piselli per ghiacciare la mano e l'occhio. 

"Dovremo stare a sedere all'aeroporto per due ore, ma possiamo andare ora se vuoi." Mi sorride, tirando su la zip dei suoi stivali.

"Per favore. Mi dispiace." Fa un mezzo sorriso.

Rido di nuovo. "Bene. Dammi qualche minuto." Mi pettino i capelli e mi metto un rossetto, poi indosso una maglietta più carina prima di tornare da Harry. "Okay, amore mio, andiamo."

The Other One [ Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora