33. Ora

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Trascorriamo quel giorno passando il tempo in salotto, guardando la tv. Si offre di farmi un "toastie", che scopro essere un sandwich di formaggio grigliato, e ovviamente accetto. Voglio dire, uno: sandwich. Due: Harry. Tre: burro. È tipo tutto quello di cui hai bisogno nella vita, però non necessariamentein quell'ordine. Lavo i piatti dopo che abbiano mangiato (il toastie era fottutamente delizioso comunque), e lui si rannicchia con il suo gatto. Lo guardo parlare con lei e accarezzarla dolcemente. "Sei molto bravo a dimostrare affetto alle persone. E, um, creature." Penso a sua madre e a sua sorella e a questa casa piena di gatti. Ha dei buoni modelli. Io non ho modelli. No, è fottutamente sbagliato. Ho cattivi modelli.

"Anche tu, Maddie," dice.

Ammicco verso di lui. "Sto imparando."

"Vuoi tenerla?" Chiede.

"No, non so come," rispondo. "Non ho mai tenuto un animale. E se la faccio cadere?"

Ride contro il suo pelo. "Non è un bambino; atterra sulle zampe. Prova e basta." Mi asciugo le mani mentre chiude lo spazio tra di noi. "Ecco, prima accarezzala "

Faccio scorrere la mano lungo il suo soffice dorso grigio. Il suo pelo è così morbido. Come seta. Fa le fusa e cinguetta, girandosi a guardarmi. Lui non me l'ha nemmeno ancora passata, che lei salta su di me. "Ow," mi rannicchio mentre i suoi artigli si immergono nella mia spalla.

"Scusa," lui gli estrae dalla mia pelle. "Non è un'aggressione da parte sua. Sta impastando la tua spalla, come se tu fossi sua madre." Annuisco. "Sfregale il dorso. Le piace." Lo faccio, e lei cinguetta ancora, sembrando un po' un piccione. Rido, e lei alza la testa e la fa cadere pesantemente contro il mio collo. "Cantale," dice. "Canta la parte alta di Latch."

"Ora ti ho nel mio spazio, non ti lascerò andare. Stai mettendo i ceppi nel mio abbraccio, mi sto agganciando a te," canto dolcemente. Miagola e fa le fusa e cade di nuovo pesantemente contro di me. Seppellisco la faccia contro il suo pelo. Guardo Harry con sorpresa. "Odora di sciroppo."

Ride. "Sì, è una specie del suo odore naturale."

"Oh. Mio. Dio." Lo respiro di nuovo. "È così dolce e carina, e odora di pancakes. Mi dispiace, Harry. Dovrò mangiare il tuo gatto." Si piega in due, scosso dalle risate. "Succederà."

"Ti amo, Maddie."

Sorrido, liberando il suo gatto, che sembra essere nel panico. Come se avesse capito cosa ho detto? Voglio dire, i gatti non parlano l'inglese. "Ti amo anche io, Harry. Se vuoi portarla a casa con noi, possiamo." Così posso fottutamente mangiarla. Seriamente, è così carina, voglio solo consumarla.

Ammicca verso di me, "Mi piacerebbe. Ma non so quali sono le regole per portare gatti attraverso le acque internazionali. In più, farebbe casino, e la tua casa è così pulita."

Rido. Voglio dire, mio Dio, stiamo ridendo sempre. "Tu fai casino, e la nostra casa è così pulita perché la pulisco. Ma seriamente, forse possiamo scoprire quali sono le regole, e Gemma e tua madre possono portarla quando vengono."

Mi circonda la vita con le braccia, spingendomi contro il bancone. "Okay. Sì." Mi bacia, un bacio dolce ma appassionato. La sua lingua si muove intorno alla mia in cerchi lenti, e tira gentilmente il mio labbro inferiore con i denti. "Dobbiamo andare. Gemma ci aspetta tra qualche ora."

"Ma," spingo i fianchi contro di lui. Voglio di più. Non può baciarmi in quel modo senza aspettarsi che non voglio di più.

Fa scorrere le mani al mio collo, giù sul mio petto e ai miei fianchi. "Così insaziabile." Fa scivolare i pantaloni lungo le mie gambe e mi alza sul bancone. Oh, cazzo. Qualcosa di diverso. Le sue dita si spingono dentro di me. "Così bagnata." E poi libera la sua erezione e spinge quella dentro di me. Mi allargò le gambe con le mani, afferrando il bancone per fissarsi a posto, e spinge in me, più veloce di quanto ha mai fatto. Cazzo. È così profondo. Mi appoggio all'indietro sulle mani e mi perdo nella sensazione, venendo disfatta sul bancone della sua cucina. E lui mi segue subito dopo, i suoi movimenti barcollanti mentre geme nel mio petto, "Maddie."

The Other One [ Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora