10. La lontananza

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Allyson's povs
L'appuntamento con Max era andato bene. Da un paio di giorni facevamo coppia fissa. Di Chris, sempre meno notizie. Ero andata avanti, ma la sua presenza era fissa su di me come un ombra. Ho pensato che non posso ridurmi a uno straccio per uno che neanche conosco cosi bene. Cosi ho ripreso in mano la mia vita e ho chiuso il capitolo Chris.
"Hey mammì, ci sei?" Chiamo mia madre entrando in casa: mi tolgo le scarpe e lancio lo zaino accanto alle scale "Mamma?"
Mi dirigo verso la cucina, la casa è afosa e calda come un termosifone,silenziosa e abbandonata a se stessa. Sul tavolo trovo un post-it: Sono andata da Ellenh. La casa è un forno, ma di questo te ne sarai accorta, forse sto scrivendo troppo. Dicevo, la casa è calda perché non riesco ad accendere il condizionatore. ACCENDILO TU! -Mamma Katy.
Mamma Katy?Come se ne avessi altre, che lo deve specificare. Altro che post-it, è un poema questo. Ma mia madre ha sempre avuto il difetto di prolungarsi troppo, io al contrario, ho sempre avuto il dono della sintesi. Salgo in camera mia e prendo il libro che devo terminare di leggere; prima di uscire in giardino accendo il condizionatore. Una volta fuori una folata d'aria calda m'investe, per essere primavera le temperature sono elevate. Mi siedo sulla sdraio in cortile e sotto l'ombra della quercia, in cui Robert, il padre di Sam, ci ha costruito una casetta sull'abero, mi concedo la lettura di un buon libro. Apro la pagina segnata e inizio a leggere: Rick le si avvicinò e delicatamente le sussurró di volerla.
"Rick cosa...?"
Non è possibile, le stesse cose che Chris fece con me quella fatidica sera. Chiudo il libro lasciandolo im mezzo al prato.
"Ma vaffanculo va".
Impreco rientrando in casa.

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