Meglio non amare

34. Noi

Chris'povs
Continuai a spogliarmi nonostante la volontà di Allyson.
Lei usci dalla vasca e prese l'accappatoio, lo gettai a terra e l'afferrai per un braccio, riportandola con me nella vasca. Non mi guardava neanche negli occhi, le girai il volto verso di me e provai a baciarla. Il contatto del suo palmo della mano fece rumore quando toccò la mia guancia. Aveva lasciato un evidente segno rosso delle sue dita. Non so ancora perché le stavo dietro e cercavo continuamente un contatto con lei quando potevo avere tutte le ragazze che volevo. Non curante dello schiaffo appena preso provai a baciarla nuovamente. Continuava a non cedere ma alla fine si lasciò andare. La mia lingua chiedeva accesso alla sua bocca, accesso che gli fu concesso. Ci baciammo con foga, come per recuperare il tempo perso, finché non rimanemmo senza fiato. Mi staccai da lei e la guardai, incerto se andare avanti o no. Il suo sguardo non lasciava trapelare nulla. Continuai a baciarla, partendo dalla bocca e scendendo lentamente sul collo, sulla pancia, immergendomi nell'acqua per finire alle sue cosce. Baciai  l'interno della destra per passare poi alla sinistra. La sentivo contorcersi al mio tocco. Le accarezzai i capelli e tornai alla sua bocca. Volevo farla mia, subito. Passai le mani sui suoi fianchi mentre lei affondava le unghie nella mia schiena passando poi ai capelli. Entrai dentro di lei lasciando lente spinte, su e giù e di nuovo giù e su. Velocizzai le spinte, sempre più veloci. Allyson iniziava ad avere il fiato corto, probabilmente stava arrivando al culmine. Continuai a baciarla e toccare ogni parte del suo corpo. Eravamo ancora una sola cosa, i nostri corpi si muovevano insieme, erano complementari, ogni movimento di uno era il continuo dell'altro. Diedi un ultima spinta, quando lei ormai al culmine del piacere sussurró il mio nome chiudendo gli occhi e affondando la sua faccia sul mio petto, mentre la calda acqua della vasca ci cullava rendendo il tutto più piacevole.