Meglio non amare

44. Valencia

Arivammo a Valencia con due ore di ritardo, saremmo arrivati prima, se Jason non si fosse perso due volte, tutto ciò per non dirci che lui lo spagnolo non lo capisce, e che le indicazioni degli ausuliari del traffico gli sembravano arabe. I ragazzi non ce la facevano più a visitare musei e altri luoghi di cultura, cosi rassegnati e sorpresi loro stessi della decisione presa, ci portarono a fare shopping.
"Allora dove andiamo a fare follie?" chiede MariSol
"Sulla guida turistica c'è scritto che Valencia è una città che ha una lunga storia di mercati. Oramai i mercati di strada a Valencia sono una parte importante della cultura della città. Durante la settimana i mercati delle pulci si trovano in zone diverse della città. In questi mercati è possibile trovare una moltitudine di oggetti, dai vestiti agli oggetti d'antiquariato ai fiori. Uno dei più famosi mercati di strada di Valencia è il mercato di Plaza Redonda. Ed è possibile trovare musica, dipinti, libri, piante, animali e prodotti in pelle. Che dite?Andiamo? Sembrano bellissimi" chiedo emozionata
"In che giorno lo fanno questo mercato?" chiede speranzosa Sam
"Domenica" dico con un luccichio negli occhi
"Tempismo perfetto allora!"
Sam ci prende sottobraccio e ci incamminiamo verso il mercatino mentre i ragazzi ci seguono svogliatamente parlando di calcio.
I mercatini erano più belli di quanto mi aspettassi, c'erano un infinita di bancarelle. Una ragazza invogliava la clientela cantando una famosissima canzone Valenciana, dall'altra parte delle signore anziane facevano la maglia. A fine pomeriggio mi sono portata via tante di quelle cose che ho paura che in aereo dovrò pagare una sovrattassa. Ho comprato dei portafortuna da mettere in camera del bambino, tante tutine  che vanno bene sia per lei che per lui, una giacca in pelle, e dodici libri, saranno anche un esagerazione, ma costavano cosi poco, inoltre mi aiuteranno a migliorare il mio spagnolo.