24. Stanotte è diverso

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Chris'povs
Con le braccia incrociate e la schiena poggiata alla spalliera del divanetto, guardavo Allyson che ingurgita una montagna di cibo.
"Sei sicura di non avere il verme solitario?"
"Ti avevo detto che non mi nutro come un passerotto. E poi per quanto mangio penso che il mio verme abbia portato con se tutta la famiglia"
"A questo punto penso che tu voglia anche il dolce"
"Pensi bene. Ho letto nel menù dolci pazzeschi che non mi lascerò scappare per nulla al mondo"
Dopo aver finito la cena pagammo il conto, che Allyson ha voluto far dividere a metà.
"Dove andiamo ora?" chiese mentre si allacciava la cintura
"Prima di tutto a fare benzina, poi dove ci porterà il vento"
Sorrise fiduciosa.
Mentre io facevo il pieno Al, si diede da fare nel minimarket accanto al distributore. Tornò da me con due frozen yogurt alla fragola e un pacco famiglia di liquirizie.
"Devi andare in guerra?" la bighellonai
"Simpatico" rispose mostrandomi la lingua
Finita la sosta ci rimettemmo in marcia.
"Noi siamo sulla corsia di destra, e non possiamo superare poiché la linea a terra è continua e non discontinua"
La guardai con un sopracciglio alzato
"Sto cercando di prendere la patente" rispose lei come se fosse stata colta a rubare
"Si ho notato" confermai cercando di non ridere "Sembra di stare in macchina con un viglie"
Mi diede una pacca sulla spalla "Mi lasceresti guidare?"
"Allyson, non dubito delle tue capacità di guida, ma la macchina non è mia e non vorrei dover ripagare i danni"
"Ma so guidare! È la teoria che mi frega"
Rassegnato accostai e le diedi in mano le redini dell'auto.
"Prima che tu parta vorrei dirti che ci tengo alla mia vita e che ho ancora tante cose da fare prima di morire"
"Smettila! Non morirà nessuno" constató sicura mentre poggiava le mani sul volante.

Meglio non amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora