Meglio non amare

12. Allyson

Chris'povs
Allyson. La mia piccola, focosa e bellissima Allyson. Quanto cazzo mi era mancata, appena ho visto quella cascata di capelli neri mi si è gelato il sangue, ma a mandarmi fuori di testa sono sempre quei grandi occhi verdi, che ti pietrificano come solo Medusa sapeva fare. Allyson, Allyson, Allyson, non facevo altro che ripetere mentalmente il suo nome, quasi per convincermi che fosse reale, che dopo tutto quel tempo, lei era li, li nel mio stesso edificio, e fra pochi minuti anche nella mia stessa stanza. Mi chiedo cos'avrà provato lei nel rivedermi. Io avevo anche le unghie dei piedi eccitate, avevo voglia di baciarla, di prenderla e di farla mia ancora e ancora e di nuovo, giorno e notte. Tanto so che di lei non ne avrò mai abbastanza. La campanella suona  e uno a uno si trascinano lentamente in classe. Allyson non è ancora entrata, come al suo solito. Fisso la porta e oltre le figure dei ragazzi che entrano la vedo. È li che scambia effusioni con un ragazzo. La gelosia mi appanna la vista, vorrei andare li e picchiarlo. Ma non posso, ricopro un ruolo importante. Mi alzo per chiudere la porta.
"Signorina, sto iniziando la lezione, potrebbe cortesemente entrare?"
Lei non mi degna neanche di uno sguardo, ma sono consapevole del fatto che mi abbia sentito. Bacia calorosamente il ragazzo e superandomi prende posto, mentre lui si dirige verso la sua classe. Finita l'ora di lezione decido di chiederle di fermarsi un minuto.
"Signorina Meccoy potrebbe restare un attimo?"
Al accenna un forzato si e pian piano si avvicina alla cattedra. Senza dire parole si piazza di fronte a me e aspetta che le dica qualcosa. Io attendo di essere solo con lei per iniziare.
"Adesso scopi con lui?"
"Tra me e Max è amore... e almeno lui non scappa dopo"
Duro colpo, aveva ragione: come darle torto.
"Ho una proposta per te"
"Sentiamo".