36. Passato

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Allyson's povs
"Da quando è arrivato lui non faccio altro che dire le stesse cose, e sai cosa mi fai incazzare?" chiesi retoricamente a Sam mentre percorrevamo il cortile della scuola
"Cosa?"
"Che io non sono cosi. Non sono una che si fa trattare cosi, una che cambia per gli altri, una che commette più volte lo stesso errore, a me basta una volta per capire"
"Al, io non riesco a capire lui cosa provi per te. Puo darsi che sia spaventato, può darsi che sia cosi stronzo e basta. Penso che tu debba, come hai sempre fatto, basarti su ciò che ti dice senza pensare al resto. Ti dice che non ti ama? È vero. Non pensare eh ma se non lo è, e se fosse una bugia e tutto il resto. Lui ha detto cosi, quindi è ciò che pensa. Basta analizzare ogni gesto e parola altrimenti non si vive più"
Sospiro angosciata "Hai ragione. Mi dispiace Sam se ti angoscio con tutte le mie paranoie"
"Non dirlo neanche per scherzo" disse abbracciandomi prima di entrare in classe, dove il professor Rossh, di chimica, stava iniziando la lezione. Ci sedemmo, scusandoci per il ritardo.
"Bene, signorina Meccoy, ha una buona preparazione oggi?"
"Certo professore"
Prego allora, venga all'interrogazione"
Mi alzai. La lavagna sembrava più lontana del solito, le voci dei miei compagni erano incomprensibili, la stanza aveva iniziato a muoversi intorno a me. Cercavo un banco, una sedia, qualcosa per poggiarmi, ma era tutto cosi distante e cosi in movimento. Le gambe mi stavano cedendo e la vista mi abbandonava, vedevo piccoli puntini blu e gli oggetti che mi circondano sfocati. Ero arrivata al limite, i sensi mi stavano lasciando. Era come se non fossi più padrona del mio corpo. Avrei voluto chiedere aiuto, ma era come se non capissi più nulla. Una frazione di secondo e poi il buio.

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