Due

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Il weekend è stato spaziale come ogni settimana!
Diego e Chiara sono i miei compagni di vita da anni, non so come riescano a sopportarmi e non so come io riesca a sopportare loro, ovviamente.

Oggi è Martedí, sto andando all'agenzia di lavoro che mi ha chiamato, la ragazza che mi segue mi ha accennato qualcosa ma non so bene di che si tratti, dovrebbe essere un negozio di cd o una piccola libreria.. in entrambi i casi mi andrebbe di lusso, giuro.

Entro in agenzia e mi accomodo nella sala d'aspetto, Benedetta mi saluta e mi dice di aspettare alcuni minuti che poi lei sarà da me, così passo il tempo a leggere una delle tante storie su Wattpad.

Dopo neanche dieci minuti, mi chiama ed io la raggiungo nel suo ufficio, mi siedo e sorrido. Non sono nervosa, mi piace lavorare e non lo dico tanto per dire, il lavoro è importante e se mi prendono sarò davvero felice.

"Alice cara.. Felice del lavoro che ti ho trovato?" sorride mentre mi porge una busta con alcuni fogli.
"Purtroppo non so ancora di che si tratta, ma se lo hai scelto tu posso proprio stare tranquilla no?" sfilo i fogli dalla busta e mi metto a leggerli.
"Ebbene sì! Ho realizzato i tuoi sogni, non sono adorabile?" ridacchia mentre sistema alcune cose sulla scrivania.

Nei fogli c'è scritto che farò due lavori part-time, alla mattina mi dedicherò ai libri mentre al pomeriggio mi dedicherò ai dischi, sono molto felice di questi incarichi! Anche perché mi lasciano la sera libera, la Domenica libera e, a volte, pure il sabato quindi..

"Benny, ti hanno mai detto che sei un angelo?" la guardo ed infilo i fogli al loro posto.
"Assolutamente sì cara!" mi fa l'occhiolino "Andrai a fare i colloqui domani, uno alla mattina ed uno al pomeriggio.." aggiunge "mi raccomando Ally." si mette a smanettare con il computer.
"Hai paura che io combini casini vero?" ridacchio e mi alzo, lei annuisce e mi guarda "Non succederà, giuro." metto la mano sul cuore e lei scuote la testa divertita.

Dunque esco dall'agenzia e mi dirigo verso casa mia, per poi andare da Chiara; anche lei è in cerca di lavoro e fra poco dovrebbe avere un colloquio, per questo sto andando da lei: per aiutarla con il vestiario e per metterle un po' di tranquillità, lei lo fa sempre con me.

Casa sua dista davvero poco dalla mia, qualcosa tipo da cinque o dieci minuti a piedi, quindi prima passo per casa a sistemare i fogli, che ho ricevuto, sulla scrivania e poi corro da lei.

Arrivata a casa vado in cucina ed appoggio la busta, poi mi dirigo in bagno per darmi una rinfrescata ed infine esco di nuovo da casa, pronta per raggiungere la mia amica che ha bisogno di supporto molare.

Dopo alcuni minuti sono a casa sua e lei è in una completa crisi isterica, aiuto.

"Come cazzo mi vesto?" domanda svaligiando il proprio armadio "E se non vado bene? E se non mi prendono perché sono troppo bella? E se mi buttano fuori per la mia non femminilità?" continua a chiedere mentre si prova alcuni vestiti.
"Per la femminilità provaci ad esserlo per alcuni minuti." rispondo "Il fatto della troppa bellezza è troppo egocentrico quindi ti odierebbero da subito." ridacchio "Sii te stessa, ma non esagerare se no ciao ciao lavoro." scuoto la testa.
"Cosa vuoi dire con questo? Che sono troppo meravigliosa per le persone? Ma quello lo sapevo già." si sposta i capelli con un movimento snob "e poi è solo un colloquio.. magari si scopre che posso sposarmi con il direttore e quindi ciaone lavoro, faccio la mantenuta e ma la godo." ride mentre indossa una gonna lunga e una canottierina floreale con lo sfondo che dà sul nero.
"Io non volevo per nulla dire quello ma ok amica." rido di gusto "Semplicemente evita di tirartela come il tuo solito, cerca di sembrare una persona semplice e quando ti prendono.." sospiro e lei mi guarda, facendomi un cenno per continuare "Almeno per l'apprendistato, cerca di rimanere umile e semplice.. appena sali di livello, di un bel po' intendo, butta fuori la tua personalità e fai vedere chi sei." le faccio un pollice in su e l'occhiolino, lei fa un grosso respiro e si siede a terra, di fronte a me che sono seduta sul bordo del materasso.
"Ce la farò?" sussurra.
"Certo che sì! E non dubitarne mai!" sorrido "Mi fa strano vederti così ansiosa.." mi siedo anche io a terra "Vedrai che andrà tutto bene, ok?" le metto una mano sul ginocchio.
"Se non ci fossi tu.. non saprei proprio come calmarmi." sorride appena.
"Dai, vengo con te e ti aspetto in macchina, ti va?" mi alzo e la aiuto, lei annuisce e mi abbraccia subito dopo.
"Grazie A." sussurra, poi si stacca, va in bagno a darsi una rinfrescata ed a truccarsi.

DUE ORE DI TE (Irama FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora