"Sei stato tu quindi?" chiedo alla fine della spiegazione.
"Assolutamente no, non avrebbe avuto senso!" sorride.
"Hai un fratello gemello?" domando ancora.
"Forse.." trattiene una risata.
"Sei uno stronzo." faccio un bel respiro e scuoto la testa "Ma perché allora lui li ha mandati via?" aggrotto le sopracciglia, incredula.
"A mio fratello non piacciono i plebei, non ho nessuna colpa io." alza le mani in segno di resa.
"Allora neanche io gli sto simpatica?" continuo a guardarlo, confusa.
"No, tu gli piaci." mi indica "Non sei di bassa plebaglia, hai intelletto e ti comporti in modo divino, rispondendo a tono quando devi ma senza trascendere troppo nel volgare." sorride e appoggia due dita sotto al mio mento.
"Non mi toccare." roteo gli occhi e lo spingo via, dolcemente, con una mano.
"Comunque ora te lo presento, vieni con me?" mi porge la mano.
"Io non lo voglio conoscere.. non è degno di parlarmi." rispondo un po' troppo altezzosamente.
"Vedi? E' questo che dovrebbero fare tutte le donzelle di alta classe." inizia a camminare "Allora.. vieni?" si ferma dopo alcuni passi, si gira un po' e mi fa l'occhiolino, lo raggiungo senza dargli nessuna risposta, lui sorride ed insieme torniamo dentro.In poche parole, parlando chiaramente: Fabrizio ha un fratello gemello che non sopporta le persone di basso rango, io faccio eccezione ovviamente, questo ha accompagnato i miei due migliori amici in quella discoteca dicendo loro che io li avrei raggiunti, dunque mentendo spudoratamente.
Ma ci sono troppe cose che non tornano, almeno credo, insomma: quand'è che ha deciso che io gli piaccio più degli altri? Quando mi ha parlato? E perché ha mandato via Diego e Chiara?
Alla seconda domanda potrei rispondere dicendo che, probabilmente, lui ha preso il posto del mio titolare per un giorno ed io non me ne sono nemmeno accorta, ovviamente. Alla terza potrei dire che, evidentemente, non gli va giù la semplicità dei miei amici. Ma alla prima? Forse dovrei unire la prima domanda alla seconda, in modo tale da avere una risposta con una spiegazione abbastanza plausibile."Alice, a cosa stai pensando?" chiede mentre ci avviciniamo, sempre di più, ai suoi genitori.
"Nulla di importante, non dovrebbe interessarti ciò che penso." rispondo.
"Perché no? Stiamo parlando di te, mica di una donna qualsiasi." mi fa l'occhiolino.
"Allora te lo dico così" faccio una piccola pausa "Non sei tenuto a sapere cosa penso, non voglio dirtelo e non te lo dirò." aggiungo "Meglio?" sorrido spavalda.
"Se ti stai facendo domande riguardo mio fratello, fra poco avrai risposte, non serve che ti scervelli per nulla." alza le spalle.
"Va bene." faccio spallucce anche io, iniziando a guardarmi intorno.
"Eccoci" dice ai suoi "Ora chiamo anche Paolo." sussurra a me e recupera il cellulare dalla tasca del completo, digita un messaggio e in pochi secondi, un ragazzo identico a lui si presenta vicino a me.Circondata da persone altezzose e piene di soldi, carina come cosa.
Effettivamente sono uguali, sono assolutamente gemelli.. se non fosse che Paolo ha un piccolo tatuaggio dietro all'orecchio sinistro, mentre Fabrizio non ha ancora nulla sulla pelle e se ce lo ha, è nascosto dai vestiti.
"Lei è Alice, ma tu la conosci già giusto?" fa un sorriso malizioso Fabrizio.
"Certo che sì, ma lei non conosce me.." fa una smorfia "Dunque.. Ciao Alice, io sono Paolo." mi fa il baciamano, arrossisco per alcuni nanosecondi e poi torno normale, fredda ed indifferente.
"Mi spieghi per quale motivo hai allontanato i miei due migliori amici da questa festa?" chiedo guardandolo fisso, senza dire nient'altro, sento lo sguardo dei suoi genitori, mi stanno studiando ancora di più e non sopporto questa cosa.
"Non erano degni di stare in questa festa." replica acido.
"E tu non sei degno di stare al mondo." assottiglio lo sguardo, saluto i parenti di Fabrizio, poi saluto lui e me ne vado, lasciando che un silenzio tombale risuoni nella sala.Sono stata troppo impulsiva vero? Ma nessuno deve parlare così di coloro che mi stanno sempre vicini, di coloro che mi aiutano ogni secondo e che mi rendono la vita sempre più gioiosa.
"Alice!" urla una voce alle mie spalle, non mi fermerò sicuramente perché uno psicopatico mi sta chiamando "Alice, dai.. fermati!" mi corre dietro, sento i suoi passi "Volevo chiederti scusa!" urla infine, raggiungendomi e fermandomi.
"E basta?" alzo un sopracciglio "Secondo me tu non ti rendi conto della gravità di questa situazione, della tua azione." lo fisso, senza timore.
"Senti, o accetti le mie scuse o quello è il cancello." indica alla fine della stradina.
"Infatti sto proprio andando da quella parte." gli faccio l'occhiolino e mi rimetto in cammino.
"Ok, ok.." mi prende delicatamente il polso, mi ferma di nuovo "Ho sbagliato.. non pensavo che avresti avuto una reazione del genere." alza le spalle, lascia la presa.
"Perché non hai amici." sorrido "Se tu ce li avessi, ti saresti reso conto di tutto ciò." aggiungo e guardo oltre alle sue spalle, Fabrizio ci sta raggiungendo lentamente e con una sigaretta fra le labbra, fuma? Davvero? Da quando? Non l'ho mai visto in pausa cicca.
"Sì, non ho amici e sto decisamente meglio così." incrocia le braccia al petto.
"Si vede." rido, rido di gusto, rido perché lui non pensa realmente ciò che ha detto, rido perché è orgoglioso e non mi darà questa soddisfazione, rido perché mi piace ridere e questa cosa mi fa ridere.
"Perché maledizione ridi?" serra la mascella.
"Perché sei proprio un bambino.. io non ti conosco, ma questa è l'impressione che mi dai." sorrido beffarda, spostando il mio sguardo da Fabrizio a Paolo.
"Se non mi conosci non puoi dirlo." alza gli occhi al cielo.
"Mi stai continuando a dare conferme riguardo ciò che penso di te, fatti due domande." gli faccio l'occhiolino e lo sorpasso, andando dal mio titolare che mi sta sorridendo da prima."Mi porti a casa? Non ho voglia di guidare e sono stanca." sospiro.
"Mi vuoi fare usare la tua macchina? Oh mio Dio." ridacchia e mi prende sotto braccio "Andiamo allora." sorride ancora, insieme andiamo dal parcheggiatore e attendiamo.Paolo è ancora fermo in mezzo alla stradina, non sa più che dire e credo stia meditando su ciò che ho detto, fa bene a farlo, lo farà stare male a primo impatto ma poi starà meglio, ne sono sicura.
La mia macchina arriva, l'uomo dà le chiavi al mio titolare, lui mi apre la portiera da vero galantuomo ed io mi siedo composta, mentre lui si sistema dalla parte del guidatore, chiudiamo le porte, lui mette in moto ed io chiudo gli occhi. Non voglio dormire, ma sono stanca.. non so se lui sappia dove vivo, al massimo mi sveglia no?
"Riposa bene, cercherò di non fare danni!" apro gli occhi, vedo il suo sorriso e partiamo, ma Paolo si mette in mezzo allora Fabrizio si ferma ed abbassa il finestrino "Cosa vuoi fratello?" sbuffa.
"Vengo con voi." entra, sbuffo anche io e mi sistemo comoda "Alice, ti chiedo ancora scusa per prima." sussurra, lo ignoro e torno a chiudere gli occhi."Lasciala stare P." sento dire dal mio datore di lavoro.
"L'hai scelta proprio bene.. ha un caratteraccio." risponde l'altro.
"Lo so, per questo mi piace.. ha le palle più di noi due messi assieme." lo sento trattenere una risata, sorrido involontariamente, per poi lasciarmi andare alla guida tranquilla del ragazzo vicino a me, che mi fa da ninna nanna.>Sharonne:
Vi piace il caratterino della nostra protagonista?
Io lo amo, ovviamente.Che ne pensate dei due gemelli? Chi vi sta più simpatico dei due?
Certo, li conoscete ambedue da poco.. ma avrete anche voi una simpatia a primo impatto, no?
Io sto con Fabrizio, naturalmente!Commentate, forza!
Continuo a 70 stelline. ⭐
(26/08/2016 • 07:05 PM)
xoxo S17
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DUE ORE DI TE (Irama FF)
FanfictionDAL 30 GENNAIO 2018 IN TUTTE LE LIBRERIE ITALIANE ❤ •Nel libro cartaceo ogni errore è stato corretto, inoltre il FINALE è DIVERSO.• ***** Alice è una diciannovenne che vuole diventare/essere indipendente, ben presto riesce a trovare lavoro e questo...