Undici

4.6K 366 120
                                    

La serata è andata piuttosto bene, abbiamo parlato di un po' di cose e le ho espressamente chiesto di non copiarmi in alcun modo, perché ognuno è perfetto ed unico a modo suo, che le persone intelligenti sceglieranno sempre chi si distingue dalla massa e non chi diventa come essi, calpestando se stessa e tutti i propri valori, tutti i propri principi. Ha capito al volo cosa intendessi dire, beh ha ventinove anni e mi sembra anche il minimo capirlo.

Sono tornata a casa da poco, ma non ho voglia di andare a dormire e quindi uscirò a fare una passeggiata, magari a controllare come sta Chiara o semplicemente andrò al parco a fare nulla, come sempre dunque.

Infilo, di nuovo, le scarpe ed esco facendo poco rumore, portando con me le chiavi per rientrare più tardi.
Inizio a camminare, ascoltando musica con le cuffiette, arrivo alla mia destinazione e mi siedo in una delle panchine distrutte che fanno parte di questo luogo. Ogni pezzo di legno è collegato con un mio momento, che sia stato felice o triste ed è collegato, allo stesso modo, a quelli della mia migliore amica. Chissà.. magari, quando non ci conoscevamo ancora, ci siamo scambiati sguardi di compassione in questo posto, o magari semplicemente ci siamo viste di sfuggita prima di morire dentro ai nostri ricordi, chi lo sa.

Faccio un grosso respiro e sorrido da sola, osservando il cielo che si sta riempiendo di lampi. Mi sa che domani me ne sto, tutto il giorno, a casa a guardare serie TV o film, in completa solitudine mentre mamma e papà andranno in giro da qualche parte.

"Che fai qua?" sorride la mia migliore amica.
"Anche tu non riesci a dormire?" ridacchio facendole spazio.
"Per nulla.. Irama mi ha detto che è riuscito a rubarti il numero, è la realtà?" mi guarda preoccupata.
"Diciamo che mi ha preso alla sprovvista, lasciandomi il suo e probabilmente facendosi uno squillo." mi mordo il labbro.
"Ti ha scritto?" mi porge la mano a palmo in su, vuole che le faccia vedere.
"No, non mi ha scritto.. e non pensavo neanche che fosse riuscito a farsi uno squillo, furbetto." le do il cellulare, sospiro.
"Non sai quanto, riesce sempre ad ottenere quello che vuole. E' insopportabile te lo giuro!" sbuffa e controlla "Si è davvero salvato con quel nome?" domanda divertita ed io annuisco "Che idiota di ragazzo." scuoto la testa.
"È invadente ma allo stesso tempo divertente." sorrido "Andiamo a prendere una birra al solito bar? Ne ho proprio bisogno." aggiungo alzandomi, mentre mi ritorna il telefono che io, prontamente, infilo nella tasca della felpetta.
"Andiamo sì, ne ho bisogno pure io." sbuffa di nuovo e mi segue, insieme ci avviamo al piccolo bar che fa angolo.

Questo bar è praticamente sempre aperto e ci sono solo vecchi o persone che si sono perse in queste stupide stradine.
Entriamo e ci accomodiamo in uno dei tavoli in fondo, attendiamo così il nostro barman preferito.

"Sai che se sarai in pericolo e scriverai a lui non verrà?" mi guarda.
"Ma cosa?" ridacchio "Primo: perché dovrei essere in pericolo?" dico "Secondo: perché dovrei chiamare proprio lui?" scuoto la testa, aggrotto le sopracciglia e sorrido appena.
"Volevo vedere che risposta mi davi." sorride "Sei stata brava, meriti due birre offerte da me." mi fa l'occhiolino e il barista si avvicina, chiedendoci le nostre ordinazioni che noi diamo in un batter d'occhio, lui ci sorride e torna dietro al bancone.

Dopo alcuni minuti torna con le nostre due birre e ce ne aggiunge altre due a testa, vuole farci ubriacare sì?

"Allora.. quando partite?" domando sorseggiando il liquido amaro.
"Prossimo mese, mi annoierò a morte senza di te." sospira "Potevo non accettare questo lavoro!" sbuffa tirando su con il naso.
"Invece hai fatto bene ad accettarlo, andrai alla grande e se hai bisogno mi chiami.. facile no?" chino la testa da un lato, sorridendo.
"Ma sarà insopportabile parlare al telefono con te e sentire quel deficiente che mi chiederà di passarti a lui, o che farà versi strani!" gioca con la bottiglia.
"Cercherò di fargli passare la voglia di fare una cosa del genere, sai che nessuno vince contro di me." le faccio la linguaccia, facendola ridere.
"Dai, facciamo un brindisi?" alza la birra, io annuisco e la imito "A te, A me.. A noi." facciamo sbattere delicatamente le due bottiglie, poi facciamo loro colpire il tavolo ed infine iniziamo a buttar giù tutto d'un sorso.

*****

Diluvia, ma di brutto e non so proprio se sia il caso di mettermi con internet e il PC, probabilmente faccio un cambio di programma e mi metto sul letto a leggere mentre sorseggio un tè caldo.

Chiara mi ha cercata tipo dieci volte e Diego due, menomale che non sono persone che si fanno prendere dal panico.. soprattutto Kiki, non si fa proprio per nulla prendere dall'ansia.

Rido da sola mentre richiamo la mia migliore amica, la quale mi risponde immediatamente e mi copre di insulti. Io stavo solo dormendo, è lei che si è impanicata per nulla, non c'entro sicuramente io quindi. Chiudo la telefonata prima che lei riprenda ad insultarmi e chiamo il mio migliore amico, il quale, ovviamente, non risponde e allora chiudo la chiamata e metto offline il cellulare.
So bene che lei mi ucciderà, ma in questo momento non è nei miei interessi.. alla fine ha sentito che sono viva, non deve preoccuparsi dunque.

Mi alzo dal letto e recupero uno dei miei tanti libri, non fantasy, che ho rimesso nella libreria. Ho proprio sistemato bene questa stanza, ora è spaziosa e posso utilizzare anche l'armadio di Sonia. A proposito! La prossima settimana, esattamente Domenica prossima, mi ha invitata a pranzare da loro, che tenera. Ho sempre avuto un buon rapporto con lei, a differenza di altre persone con sorelle.. insomma, come si può non andare d'accordo, come si può non aiutarsi? Io non so proprio che farei senza di lei, sono stata davvero fortunata a capitare in questa famiglia.

Prima di rimettermi comoda sul letto, esco dalla camera e chiudo ogni luce possibile, stacco ogni spina e controllo ogni doppia finestra, non si sa mai. I miei genitori sono andati a fare un giro verso i monti, non ho idea di dove e non mi interessa, io sto decisamente meglio a casuccia mia.. soprattutto con un tempo del genere, mamma mia.

Ritorno in camera, prendo il libro e mi butto sul letto, iniziando così a leggere, entrando così in mondi paralleli. Non che mi servisse molto scappare dalla realtà, anzi, a me piace un sacco la mia vita e la mia realtà! Ma ogni tanto ci sta andare via, altrove e ci sta, altrettanto, fantasticare sull'incontro del principe azzurro.. non sarà mai come nei film, nelle serie TV o nei libri, ne ho la prova e lo so da bambina. Alla fine, nella realtà ci mettiamo con uno stronzo che ci tradisce ogni giorno, ma a noi va bene così. Nella realtà ci mettiamo con uno smidollato, ma a noi va bene così. Nella realtà dovremmo un po' svegliarci e capire davvero chi è degno di starci a fianco.

Sono sicura che, appena la pioggia smette di cadere, la mia migliore amica arriverà qua con tanta rabbia da farsi sentire anche attraverso le mura, ma senza fiatare. Poi entrerà in casa urlandomi contro, mi tirerà qualche pugno sulla spalla ed infine si addormenterà sul letto di mia sorella, ormai la conosco bene.
A meno che oggi non voglia uscire neanche lei, se fosse così allora chiamerà qualcuno che verrà a controllarmi, anche se sarà qualcuno che odiamo, in qualsiasi caso lei manderà qualcuno qua perché vuole sapere a tutti i costi.

Spero, però, che venga lei e che non mi uccida.
Anche perché, se lo facesse, lei morirebbe con me perché le mancherei troppo.

IL tempo, comunque, non promette di migliorare e quindi per un po' di ore posso stare tranquilla a gustarmi questo libro, viva la pace che porta il tempaccio!

>Sharonne:
Anche questo capitolo è andato, avete qualcosa da dire al riguardo?

Vi sta piacendo questa storia? Mancano cose secondo voi? A parte che siete ancora all'inizio, lol

Hey, non scomparite!
Stellinate, dai 🙈
Commentate anche, dai 😏

(02/09/2016 • 12:08 AM)
xoxo S17

DUE ORE DI TE (Irama FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora