Ventidue

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Ho fatto un sogno stranissimo, mi ha traumatizzata e non poco.
Ho sognato che Irama faceva un incidente e mi è anche apparso lui che mi chiedeva scusa, non so perché ho fatto questo sogno a differenza di settimane dall'ultima volta che l'ho visto, sono un po' preoccupata ma allo stesso tempo sono sicura che non gli accadrà nulla.
Ci sentiamo quotidianamente da quando è partito in tour, che poi non è proprio un tour perché fa solo alcune date con il Festival Show, ovviamente qua non ce ne sarà neanche una ed io sono triste, ma dettagli.

La settimana di ferie di Stefano è andata divinamente, tanto che il nuovo dipendente è uno a posto e il titolare ha deciso di tenerlo per un tempo indeterminato, sono proprio felice per lui.. anche perché non è male neanche come persona, anzi.

Chiara non la vedo dallo stesso periodo di Filippo, solo ogni tanto ci telefoniamo ma le chiamate durano neppure cinque minuti ed è decisamente devastante, sono molto attaccata a lei e sentirla per così poco è più micidiale di non sentirla proprio.
Meglio passare alle cose positive: ho visto Diego che abbracciava Paolo, ma non un abbraccio fraterno, qualcosa di molto più profondo e mi sento Marika, sto iniziando a shippare chiunque con chiunque; non è proprio una cosa matura, ma andiamo! Non possiamo dimenticarci la parte infantile per vivere solo la parte adulta, non c'è gusto e ci dimentichiamo di vivere, sopravviviamo e basta, diciamo.

Oggi devo vedermi con Monica e Fabrizio, è Domenica ed io dovrò fare una cliente qualsiasi per poter parlare con loro, cosa abbastanza strana dato che mi verrà, sicuramente, voglia di aiutarli.. però non posso, quindi devo cercare di stare tranquilla e devo assolutamente riuscirci, se no sono guai. Devo vederla come una sfida con me stessa, sono sicura che vincerò, come sempre naturalmente.

Per rimanere in tema: devo comprarmi un libro che è uscito un sacco di tempo fa, spero di trovarlo ancora o morirò con lui, che cosa triste. Com'è che si chiamava? "The Sky Is Everywhere" o cosa? Sì, mi pare che si chiamasse proprio così! Che memoria di ferro che ho, viva me e la mia memoria a lungo termine.. no, scherzo, anche perché non ricordo molte cose quindi non è vero che ho una buona memoria, cioè sì ma solo a volte. Ok, non ha proprio senso ciò che sto dicendo ma questo è un futile dettaglio, non devo sicuramente dar conto a nessuno oltre alla mia testa, oltre a me stessa.

Ho riscoperto, nella musica del cellulare, i Secondhand Serenade e mi hanno riaperto quel grande mondo che avevo alle medie, che cosa carina. Ho anche scovato, per l'ennesima volta, Never Shout Never e anche lì, un mondo mi si è riaperto.
Pazzesco come siamo facili da dimenticare, certo non desidero rimanere nella storia ma anche non essere ricordata da qualcuno, che poi, in realtà, coloro che ci hanno voluto bene davvero non ci dimenticheranno mai, giusto? E allora perché molte persone vogliono rimanere nella storia? Che sia per una cosa positiva od una cosa negativa, che senso ha ricordare una persona che ha fatto solo male? Ed una persona che ha fatto determinate cose solo per soldi e per fama, piuttosto che con il cuore? Come possiamo ricordare tutte queste persone vuote dentro? Perché dobbiamo per forza ricordarle? Sono domande che mi faccio da anni, ma non ho ancora trovato alcuna risposta e sono sicura che non la troverò mai. Comunque credo di aver sbagliato ogni verbo in questi pensieri, ma che importa? Sto parlando semplicemente con me stessa, posso dire anche cose senza senso che andranno bene comunque, a me ovviamente.

Sono davanti alla libreria ora, ho parcheggiato ed adesso devo semplicemente scendere, andare dentro e fare la cliente. Che cliente posso fare? La viziata o quella tranquilla? Ho una voglia matta di divertirmi, ma so che stanno lavorando seriamente ed io sono solo una scemina che fa cose non divertenti pensando che lo siano perché lo decide lei, lei e basta. Per quale assurdo motivo sono passata dalla prima persona alla terza? Che problemi mi affliggono? Non importa, facciamo finta di nulla e andiamo a comprare l'intera libreria, che cosa bella.

Finalmente entro e mi dirigo, diretta, allo scaffale del genere possibile di quel libro.

Io, comunque, mi ricordo di averlo comprato da piccola eh, solo che non rimembro proprio dove io lo abbia lasciato e nemmeno mia sorella se lo ricorda, quindi aiuto.

"Alice, sono felice che tu sia arrivata!" afferma la mia tutor.
"Cosa posso fare per voi?" continuo a cercare il libro perduto.
"Devi andare da Fabrizio, ti deve lasciare una cosa e dire un'altra cosa." mi indica la porta con un cenno del capo, annuisco e mi dirigo verso essa, busso ed entro.

"Sono felice che tu sia qui." sorride "Accomodati pure." addita la sedia di fronte a lui ed io mi accomodo "sei pronta per la news?" fa un mezzo sorriso, io annuisco di nuovo "Ecco a te." mi porge dei fogli, sembra un contratto, ma devo capire bene di cosa tratta.
"Cos'è?" domando iniziando a sfogliare i fogli.
"Un contratto per tempo indeterminato." afferma orgoglioso "Ovviamente farai a turno, proprio come hai fatto fino ad ora.. ho già parlato con Stefano, anche lui ha una sorpresa per te." si rilassa.
"Ma voi vi conoscevate?" corrugo la fronte, lui scuote la testa in segno di negazione "E allora come hai fatto a contattarlo e robe così?" continuo confusa.
"Benedetta mi ha aiutato molto, quindi più tardi passa anche da quel vecchietto!" afferma in modo dolce.
"Grazie, infinite." gli rubo una penna e lo firmo, senza leggere tutto e so che non si fa, però di lui mi fido, poi comunque posso rileggermi la copia a casa.
"Sei un'ottima dipendente, spero tu possa continuare a stare bene qua con noi." mi porge la mano, l'afferro e ce la stringiamo.
"Non temere, siete delle belle persone e questo vuol dire tanto, se non tutto a questi tempi." mollo la presa e ci alziamo in simbiosi, mi saluta con un abbraccio ed io mi dirigo verso l'uscio "Ma anche Monica era d'accordo?" mi fermo, con la mano posata sulla maniglia.
"Assolutamente sì, lei mi ha spronato a darti subito questa opportunità ed io l'ho ascoltata." mi fa l'occhiolino, sorrido e finalmente esco dal suo ufficio.

Ora devo cercare la mia Tutor, dirle grazie ma soprattutto chiederle di quel maledetto libro che non mi esce dalla testa.
La adocchio di fronte a dei piccoli clienti, piccoli perché sono ragazzini non perché sono bassi, in quel caso li avrei chiamati nani eh, proprio come chiamo nano Filippo. A proposito di lui.. è meglio se gli scrivo e vedo se sta bene, quel sogno mi ha turbata molto.
Mi avvicino a Monica, attendendo che il dialogo che ha intrapreso con i giovani si fermi.

Dopo alcuni minuti ella è di fronte a me, che mi sorride felice.

"Intanto grazie." le mostro la copia del contratto "Poi ho una domanda da cliente.." ridacchio, lei sorride "The Sky Is Everywhere è ancora reperibile o devo, per forza, prenotarlo?" le chiedo poi.
"Vieni, andiamo a vedere!" mi prende per il polso e mi porta prima in magazzino, senza alcun risultato chiaramente, poi in cassa. Digita qualcosa al computer e scuote la testa, di continuo. "Puoi solo prenotarlo ormai, mi dispiace." sospira "Ti faccio lo sconto anche e ti ho già messo nei nominativi, amami donna." ridacchia e mi guarda, allontanandosi completamente dal PC.
"Grazie mille Mony! Ora vado allora, ti voglio bene." le faccio l'occhiolino, lei mi fa un cenno con la mano ed io esco completamente dalla libreria.

Ora devo assolutamente scrivere ad Irama, sono decisamente preoccupata.

Entro al bar che fa angolo e mi accomodo in uno dei tanti tavoli vicini alla vetrata, recupero il cellulare e metto il contratto in borsa. Inizio dunque a digitare il messaggio.

>A Re_Irama:
Hey nanetto, come stai?
Visto che ho fatto un brutto sogno che ti riguardava, ho deciso di scriverti per vedere se effettivamente sei vivo o meno.

Invio, poso il telefono sul tavolo ed attendo.
Non c'è cosa più brutta dell'attesa dopo un messaggio, è molto straziante e il più delle volte è depressivo, perché molti non rispondono fino al giorno dopo ed è brutto non avere risposte immediate, magari dopo un messaggio importante od un insulto.

Il cameriere arriva e prende la mia esile ordinazione.

Che ansia..

>Sharonne:
Cosa significherà quel sogno? Può essere un segno o semplice immaginazione?
I sogni sono frutto della nostra mente, dipendono anche da ciò che guardiamo, viviamo e pensiamo. Qual è il sogno più strano o brutto che avete fatto?

Che ne pensate del contratto nuovo che ha firmato? Ottimo vero?

Ma i ragionamenti e le domande di Alice, ve le fate mai anche voi? Io sì, troppo spesso.

Ditemi la vostra, dai!

(09/10/2016 • 02:47 PM)
xoxo S17

DUE ORE DI TE (Irama FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora