In poche parole: non abbiamo fatto nulla.
Dunque.. siamo usciti di casa alle sette e siamo andati direttamente a mangiare qualcosa. Irama continua a dire che domani arrivano gli altri, che li faremo dormire sul divano e che non dobbiamo preoccuparci di nulla. Tutto questo, a me, suona tipo: "Dovrai cedere loro il tuo posto, se io sono così prova ad immaginare gli altri, arrivano solo se si ricordano di esistere e soprattutto bisogna sempre stare attenti perché sono molto imprevedibili oltre che dei gran casinari." E sono sicura che la mia lettura nelle sue frasi sia molto corretta, basta solo aspettare giusto? Ma so già di avere ragione e di aver vinto, vinto in senso figurato chiaramente."La smetti?" mi domanda una voce, che ho fatto ora?
"Di fare?" alzo un sopracciglio e mi volto verso colui che ha pronunciato la frase.
"Stai pensando, quando pensi non senti nulla ed io è da tre ore che ti sto chiedendo se hai voglia di andare al pub!" sbuffa il nano.
"Perdonami Filippo." ridacchio "Se vuoi andiamo, ma gli altri dove sono?" chiedo poi guardandomi in giro, siamo ancora al ristorante.
"Sono andati a fare una passeggiata per smaltire il cibo." alza le spalle.
"Hanno pagato la loro parte?" corrugo la fronte.
"Assolutamente sì, non preoccuparti!" scuote la testa divertito.Io non sono attaccata al soldo, voglio semplicemente che ognuno prenda le proprie responsabilità e che si comporti in modo corretto, in modo giusto, educato e rispettoso. Non chiedo tanto, o forse sì..
Solo che mi dà molto fastidio quando le persone non pagano la loro parte, perché noi -ragazzi rispettosi ed educati- dobbiamo pagare per tutti? La nostra dignità dove la mettiamo? E il rispetto? Dai, non sopporto proprio le persone così, magari sono troppo irascibile io.."Lo prendo come un sì." sbotta infastidito il nano.
"Sì, andiamo." replico prontamente.
"Andiamo a pagare e cerca di stare in terra almeno qualche oretta, se no non è divertente." sospira e si alza, aspettandomi per alcuni istanti, io mi alzo di conseguenza. Vedo di non dimenticare nulla ed insieme ci dirigiamo verso la cassa, chi ha lo scontrino?Dopo alcuni minuti abbiamo pagato le nostre rispettive parti, ora stiamo andando verso una meta a me sconosciuta.
Ma perché Chiara mi ha lasciata con questo nano? Evidentemente non le manco come dice, mai una gioia."Guarda che se vuoi non andiamo." afferma il ragazzo alla mia destra.
"Nono, va bene.. andiamo." rispondo.
"Ma almeno cerca di stare il meno possibile fra le nuvole, se no è un peccato." sospira.
"Giuro che da ora in poi non tornerò più con la testa fra le nuvole!" mi fermo e gli porgo la mano.
"Me lo stai promettendo?" mi guarda. Ha dei bei occhi, chissà da chi gli ha presi.
"Assolutamente sì!" indico con lo sguardo la mano, allora lui la stringe e mi sorride sincero.
"Andiamo in questo dannato pub, dai!" ridacchio poi, quindi ci rimettiamo a camminare verso il luogo da lui scelto precedentemente. Dove mi porterà?*****
Siamo seduti su un tavolino all'angolo, vicino a me ho la finestra e davanti ho Filippo che è intento a bere dalla sua birra, sta anche facendo alcuni snap assurdi e menomale non mi prende, se no probabilmente lo prenderei a bicchierate in testa. Sono adorabile vero?
"Allora, come stai Alice?" sorride e sposta lo sguardo su di me.
"Io molto bene e tu?" rispondo e ricambio l'occhiata.
"Bene grazie. Ti piace la casa?" posa il telefono sul tavolo, vicino al boccale semivuoto.
"Molto, me ne sono assolutamente innamorata." gli sorrido sincera.
"Mi fa davvero piacere e credo che anche a Lorenzo farà piacere sapere ciò." si mette a sorseggiare la birra.
"Posso farti qualche domanda?" chiedo abbassando lo sguardo, lui annuisce "Perché bevi?" ridacchio.
"Perché mi piace, ovviamente." mi fa la linguaccia.
"E perché fumi?" lo guardo.
"Perché mi rilassa e mi distende i nervi, sono una persona nervosa e fumare mi aiuta." sorride.
"Ma la voce non si rovina a lungo andare?" domando ancora.
"Sì ma io più che cantare parlo cantando." ride "Non ho sicuramente problemi riguardo quello, ma comunque sto cercando di smettere!" sorride di nuovo e mi fa l'occhiolino.
"Ecco bravo, quando smetterai del tutto ti strapazzerò di coccole, ti va?" gli faccio la linguaccia. So che non smetterà così facilmente, per questo gli ho proposto questa cosa.
"Ci sto! E vedi di mantenere la promessa eh!" mi porge la mano, sorrido e gliela stringo.
"Non temere caro!" gli faccio un mezzo sorriso.Mi piace la sua compagnia, non ci si annoia e ho fatto più promesse ora che nell'arco della mia vita.
Se penso ad Irama penso ad un ragazzo un po' alla James Dean, con qualcosa di negativo che lo ha segnato ma vedo anche tanta voglia di spaccare il mondo e lo ammiro per questo, le cose brutte che ci capitano non devono influenzare il nostro modo di prendere e vivere la vita. Non dobbiamo farci distrarre dalle cose passate negative, dobbiamo andare avanti a testa alta e prendere la situazione in modo positivo, ovvero vedere il lato bello delle cose brutte ed è estremamente facile.. basta avere testa e cuore, forza e amore.
A volte mi metto a pensare cose che potrebbero essere degli insegnamenti, ma per chi? Per me e basta, perché nessun altro mi sente."Sai perché mi stai antipatico?" improvviso, lasciandolo quasi spiazzato.
"Perché ti sto antipatico?" aggrotta le sopracciglia.
"Perché ti butti via su quelle cose, quelle di cui ti ho parlato alcuni minuti fa." spiego "Ma poi mi stai simpatico, sai perché?" domando ancora.
"No, perché ti sto simpatico poi?" ripete lui.
"Perché nelle tue foto e nel tuo essere vedo tanta rabbia, ma la usi nel modo corretto e questo ti porterà davvero tanto avanti!" finisco guardandolo.
"Non so se devo ringraziarti o insultarti.." ride ed io scoppio a ridere inevitabilmente.
"Non dire nulla se non sai cosa dire, eviti di fare figuracce!" commento.
"E allora andiamo a farci un giro, dai!" si alza di scatto.
"Ma sei pazzo? Non ho assolutamente nessuna voglia di spostarmi dalla mia adorata sedia, quindi mettiti seduto e zitto." mi impunto e lui, senza dire nulla, mi ascolta.
"Anche io non avevo voglia di muovermi.." ride sonoramente.
"E allora sei un idiota!" rido anche io.
"Lo prendo come un complimento." sorride e finisce di bere la birra.
"Infatti è un complimento."alzo le spalle e chiamo il cameriere, per ordinare qualcos'altro.
"Certo che tu sei molto più ubriacona di me!" commenta divertito.
"Guarda che ho preso solo acqua ed ora chiederò un toast, vuoi anche tu qualcosa da mangiare?" chiedo scuotendo la testa. Mi piace davvero passare il tempo così, con lui è piacevole anche dire cavolate.
"Allora ho visto male io prima." ridacchia "Comunque sì, ora ordino anche io qualcosa da mangiare e poi un'altra birra." fa un mezzo sorriso.Il cameriere arriva e prende nota delle nostre ordinazioni, poi torna dietro al bancone.
"Sbaglio o è scesa la temperatura?" guardo fuori dalla finestra.
"Neanche tanto, ma forse tu senti di più il freddo perché non hai un giacchino come il mio.. lo vuoi?" se lo toglie e lo indica.
"Gentile da parte tua, ma io non scrocco nulla dagli altri!" mento e gli prendo, dalle mani, il giubbino in jeans. Lo indosso immediatamente e mi abbraccio da sola, sembro una bimba infreddolita oppure il cagnolino infreddolito della Carica Dei 101, che ricordi!Il ragazzo torna con le due birre e i due toast, si mangia di nuovo! Anche perché ormai è mezzanotte e ci sta troppo uno spuntino di questo genere!
"SI mangia!" dichiaro iniziando a mordere la mia pietanza.
"Buon appetito Ali!" afferma lui.
"Grafie, anfe a fe!" rispondo a bocca piena. Ma chi me le ha insegnate le buone maniere? Filippo mi sorride e scuote la testa divertito, di nuovo, iniziando a mangiare.>Sharonne:
OMFG quanti discorsi diretti in questo capitolo, hahah.Comunque.. SHIIIIIIIP!
Chissà cosa succederà in questa settimana!
Idee?
Io so tutto, gne gne :P(15/11/2016 • 01:37 AM)
xoxo S17
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DUE ORE DI TE (Irama FF)
FanfictionDAL 30 GENNAIO 2018 IN TUTTE LE LIBRERIE ITALIANE ❤ •Nel libro cartaceo ogni errore è stato corretto, inoltre il FINALE è DIVERSO.• ***** Alice è una diciannovenne che vuole diventare/essere indipendente, ben presto riesce a trovare lavoro e questo...