Diciassette

3.6K 301 123
                                    

Ci siamo sistemate in un tavolo all'angolo, di Filippo nemmeno l'ombra. Spero non ci abbia preso per i fondelli, non sarebbe carino e si farebbe odiare, per davvero, da me e da Marika.

"Ma che ore sono?" chiede la ragazzina.
"Non so, non ho batteria nel cellulare quindi non so proprio dirti che ore siano." sospiro mentre gioco con il bicchiere.
"Secondo te verrà?" mi guarda amareggiata e poi abbassa lo sguardo.
"Certo che verrà, sii positiva!" le faccio un pollice in su e l'occhiolino.

Non posso di certo dirle che anche io non credo che verrà, non posso infrangere un sogno e tantomeno parlare male di Irama, è pur sempre il suo idolo.

Un cameriere si avvicina e ci indica un altro tavolo, dove Filo ci sta aspettando. Almeno non ha ancora ordinato qualcosa di alcolico, fa progressi.
Sorrido al cameriere e do una veloce occhiata allo stato emotivo della biondina, ora è felice e va bene così. Allora ci alziamo e lo raggiungiamo, portandoci anche le nostre bibite ovviamente.

"Era da tipo un quarto d'ora che vi stavo aspettando, solo che ho scelto un tavolo nascosto.. giusto per non fare scoop, anche se in realtà non credo che a qualcuno interessi davvero la mia vita privata, ma non si sa mai." spiega facendoci posto.
Non so se mettermi al suo fianco, oppure davanti a lui. Ora controllo Marika dove si siede, poi mi comporterò di conseguenza.. come è giusto che sia.
"Alice siediti lì." indica il posto vicino a Filo, Marika ci shippa quindi lo fa apposta ed ora desidero ucciderla.
"Sicura? Non vuoi metterti, te, lì?" alzo un sopracciglio.
"No, se mi metto davanti è più facile parlargli." mi fa l'occhiolino e si sistema di fronte al nano, dunque sto andando incontro alla mia morte, che divertente.

Non vedo l'ora di andare a casa, perché la mia maglia, essendo a contatto con la maglia di Irama, si riempie di microbi e quindi devo assolutamente toglierla prima che succeda il finimondo in me.
E non sono esagerata. Stare a stretto contatto con un ragazzo così mi distrugge e mi sciupa tutte le energie, troppo fastidioso come personaggio.

"Prima di tutto desidero chiederti scusa." afferma il ragazzo, osservando Marika "Spero di non essermi fatto troppo odiare, non me lo permetterei mai." sospira "Anche perché non ci stavo con la testa, stavo pensando ad altro e, appunto per questo, mi sono dedicato più all'alcol che ad altro. Spero di non averti recato troppo disgusto.." abbassa lo sguardo.
"Immaginavo ci fosse qualcosa che non andava, per questo non ti odio." sorride lei "Però buttarsi sull'alcol non è di sicuro un'idea ragionevole, non credi?" alza le spalle.
"Quello che gli ho detto io!" intervengo "Solo che è cocciuto e fa quello che gli pare." sbuffo.
"Io so che non è la cosa giusta." stringe i pugni "Ma è l'unica cosa che so fare bene." sussurra e poi chiama il barista.

Questo ragazzo, come ho già detto, è un bello e dannato.

*****

Ieri è andato tutto bene, la ragazzina è stata felicissima e FIlippo le ha promesso che, se mai avesse avuto bisogno, avrebbe potuto contattarlo in qualsiasi modo. Ovviamente intendeva dire "Se hai bisogno scrivi ad Alice, poi lei mi scrive e vediamo che fare. Io, naturalmente, non sono in grado di dare consigli per questo lascerò fare tutto a lei, tanto è brava." ma sono futili dettagli, anche se non lo conosco troppo, ormai so cosa pensa.

"Allora, come va con Fabrizio?" chiedo alla mia tutor mentre attendiamo il nuovo ordine.
"Molto bene, ci stiamo avvicinando sempre di più." sorride maliziosamente.
"Non oso immaginare il COME." ridacchio e faccio entrare il fornitore, aiutandolo con gli scatoloni.
"Hey, che intendi dire?" ride e mi segue, prendendo alcuni libri che si sono sparpagliati per il camioncino.
"Nulla!" urlo da dentro il negozio, mentre l'autista mi guarda confuso.

Si vede che si sono avvicinati, ora si parlano molto anche durante l'orario di lavoro. Sono molto carini, ora manca solo che Chiara trovi il suo amore grande.. A proposito, devo ancora organizzare la cosa che mi ha chiesto Filippo. Questo vuol dire che, per creare un piano perfetto, devo passare alcune ore da sola, insieme a lui. Perché questa cosa non mi va? Ah giusto.. è un demente e non posso fare un discorso serio che se la prende, sarà proprio un'impresa facile sì.
Che poi, come è possibile che ci becchiamo sempre a quel negozio di alimentari? Mi sa che abita pure vicino a me, ma sarà o non sarà sfiga questa?

"Alice!?" mi scuote Monica.
"Eh? Cosa?" scuoto la testa e mi allontano di alcuni passi "Che ho fatto? Che hai?" chiedo non capendo la situazione.
"Ti eri persa nei tuoi pensieri, non ti pesa quello scatolone?" corruga la fronte.
"Che scatolone? Cosa?" guardo fra le mie mani "Ah.. ops." ridacchio posandolo a terra.
"A che stavi pensando?" mi sorride.
"Ad una cosa, niente di importante." sorrido anche io.
"Stavi pensando al cantante vero?" mi dà una leggera gomitata.
"Certo che no!" ridacchio imbarazzata.
"Invece sì, ti ho sgamata!" ride e recupera l'ultimo scatolone, io firmo la ricevuta all'autista e poi lui riparte.
"No, assolutamente no!" la raggiungo, spingendo uno scatolone dietro al bancone.
"Invece sì, hai fatto la doppia affermazione." fa un mezzo sorriso ed inizia a sistemare alcuni libri sugli scaffali.
"No, smettila e fammi lavorare." alzo gli occhi al cielo e mi siedo, iniziando a spuntare le prenotazioni.
"Tanto sai anche te che ho ragione io." la vedo, con la coda dell'occhio, alzare le spalle e sbuffare.

Menomale manca poco alla fine della mattinata, non vedo l'ora di andare da Stefano.

Il cellulare mi vibra in tasca, lo recupero ed osservo la scritta che compare sullo schermo: messaggio da Re_Irama. Ma che vuole ora? Rimetto il cellulare al suo posto e continuo il mio lavoro, risponderò dopo.

Ancora alcune spunte ed ho finito, che gioia.

"Io vado a mangiare con Fabri, vieni anche tu?" mi chiede la mia tutor.
"No, preferisco andare a casa oggi. Ma grazie dell'invito!" sorrido e finisco di controllare le prenotazioni.
"Allora ci vediamo domani, ok?" mi fa l'occhiolino, io annuisco.
"Dai, vai a casa Alice!" afferma il mio titolare.
"Sì, ho proprio finito ora." faccio un pollice in su e mi alzo dalla sedia.
"Bene, allora chiudiamo noi!" recupero la borsa mentre Monica si avvicina alla cassa "Susu muoviti Alice!" ridacchia e mi spinge verso l'uscita.
"Non fate cose sconce!" esclamo uscendo dalla libreria "A domani ragazzacci!" faccio loro l'occhiolino e vado verso la macchina, entro e mi allaccio la cintura. Ma prima di mettere in moto ed andare a casa, voglio leggere il messaggio che mi ha mandato il nano.

>Da Re_Irama:
Questa sera sono da te.
So che i tuoi sono via (giuro che non me lo ha detto Chiara sotto tortura, giuro) e quindi possiamo metterci d'accordo e pianificare qualcosa per Lori e lei, ti va? Anche se non ti va io vengo lo stesso, quindi la domanda era retorica...

Ma davvero? A casa mia? Sa addirittura dove abito? Chiara mi sentirà, anche se era sotto tortura non avrebbe dovuto dire nulla, la ucciderò giuro.

>A Re_Irama:
Beh, direi che non servirebbe neanche una mia risposta a questo punto!
CI vediamo questa sera, non fare danni o ti ammazzo, poi dimmi con che tortura hai convinto la mia migliore amica a dirti tutte queste cose.

Invio, metto in moto e parto.. direzione? Casa.
Questo pomeriggio lavoro al negozio di CD, inizio alle tre ed ora è mezzogiorno e mezzo quindi ho tutto il tempo che desidero! Una gioia, menomale.

>Sharonne:
Hahah chissà cosa accadrà!
Secondo me distruggeranno la casa per le troppe litigate (non pensate male, birichine hahah).

Chissà che tortura ha usato quel nanetto!
Avete qualche idea?

Vi piace questo capitolo?
E questa storia, in generale?

(14/09/2016 07:41 PM)
xoxo S17

DUE ORE DI TE (Irama FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora