Trentanove

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"Rolex? Davvero?" alza un sopracciglio Monica.
"Ebbene sì." sospiro.

Ormai sono passati alcuni giorni da quella confessione abbastanza assurda, ho provato a cercare qualcosa se era la realtà ma non riesco a trovare nulla. Non voglio pedinarlo, tantomeno controllare il suo cellulare od il suo PC. Ma perché me la sto prendendo così tanto? Alla fine io e lui siamo solo amici, no? E' sempre stata così e sempre così sarà, mannaggia non ho mai una gioia nella mia vita.

"Secondo me ti ha preso per il culo." commenta lei.
"Perché avrebbe dovuto?" sistemo alcuni libri.
"Per vedere la tua reazione." alza le spalle "I maschi vogliono sapere in modo molto contorto, sono così complicati." sospira.
"Non ha senso Mon." sbuffo e la guardo.
"Secondo me ce lo ha eccome un senso, devi solo saperlo decifrare." mi fa l'occhiolino e sale al piano superiore.

Ma pensa che sia tutto facile? No perché per me è tutto difficile.
Non dico di provare qualcosa per lui, ma forse provo davvero qualcosa per lui e non so come bloccare questi sentimenti contrastanti, che poi non sono proprio così contrastanti tra di loro anzi.. ce n'è uno sicuro che non si può, in nessun modo, placcare e archiviare.
E' diventato difficile, addirittura, sedermi vicino a lui alla sera e il punto è che lui non se ne accorge, o forse se ne accorge ma non vuole farmi sentire ancora peggio.. però potrebbe almeno parlarmi un po' di più, uffa. Ora si chiude ancora di più in studio da solo, mi fa tristezza e spero che, almeno oggi, non faccia così perché se lo fa o lo sta facendo giuro che sfondo davvero la porta ed entro, chissene di tutto e tutti.

"E' tutto ok?" domanda una voce conosciuta, o è Paolo o è Diego. Alzo lo sguardo e vedo i due piccioncini che si tengono per mano, lo scorso mese lo hanno ufficializzato addirittura su Facebook.
"Sì, tutto a posto." mi porto una ciocca di capelli dietro all'orecchio, con la coda scappano tutti i capelli più corti.
"Sicura? Non sembra proprio." commenta il mio migliore amico, il quale ormai non ha più tempo né per me né per Chiara.
"Ho detto che è tutto ok, smettila di fare domande." replico forse un po' troppo acidamente, tanto che Monica è scesa velocemente per tenere sotto controllo la situazione.
Hey ragazzi, come state?" corre ad abbracciarli, dolcemente. Mi lancia uno sguardo assassino e poi slaccia l'abbraccio.
"Tutto sommato è ok, ma sono preoccupato per lei." Paolo mi indica, sbuffo e scendo dalla scaletta.
"La smettete di preoccuparvi? Sto bene e poi è da molto che non ci sentiamo o vediamo, perché dovrebbe interessarti ora il mio stare bene?" chiedo retorica sorpassandogli ed andando dietro alla cassa.
"Perché hai le occhiaia e sei vestita come una barbona, non è da te." commenta Diego.
"Ma che ne sai?" assottiglio gli occhi "Tu non ci sei, né per me né per nessun altro." sibilo a denti stretti, consapevole di poterlo ferire.
"Vado a farmi un giro." fa un grosso respiro ed esce dalla libreria.
"Ma perché fai così?" domanda indispettito il suo ragazzo, Paolo "Voleva solo aiutarti Alice." sussurra "E dici tanto che non c'è, ma quando c'è lo tratti così.. che ti aspetti?" chiude, infine, il suo discorso raggiungendo poi il suo amato.

Monica sbuffa e scuote la testa, faccio un grande sospiro e mi siedo, osservando il vuoto.

Anche Marika ha trovato il ragazzo, sono rimasta sola come mai nessuno prima d'ora.
Comunque, l'album che ha preso la biondina, era di Raige e c'era pure la dedica per me.. che carina quella ragazzina, le voglio molto bene e sono sicura di poter sempre contare su di lei, ma ora desidero che si viva il suo amore, finalmente lo ha trovato e finalmente può sorridere grazie ad esso.

Oggi, qua, ho fatto il turno di pomeriggio e fra meno di un'ora potrò andare a casa, ma come devo comportarmi? Non ho ancora ben capito cosa fare e come fare, ma la prima cosa che farò sarà vedere se è ancora chiuso là dentro e se lo è, beh, sfonderò la porta e lo andrò ad abbracciare, assolutamente.

*****

Appena sono arrivata a casa sono andata a cambiarmi, facendo il meno rumore possibile e ci sono riuscita perché non mi ha neanche mandato un messaggio per dirmi se ero arrivata, ora devo solo andare nel suo studio ed abbracciarlo.. ce la posso fare, che ci vorrà mai?

Salgo le scale silenziosamente, percorro il corridoio e arrivo davanti alla porta, busso.

"Che vuoi?" sputa acido.
"Posso entrare?" continuo a picchiettare sul legno.
"No, lo sai anche tu." replica.
"E tu sai anche che non è possibile rimanere cos' tanto chiusi nel proprio studio, che stai facendo ora?" chiedo cercando di sforzare, in qualche modo, la porta.
"Affari miei, non entrerai mai e lo sai pure tu." ride amaramente.
"Tu dici?" domando retorica e mi tolgo la felpa, avvolgendola sul pugno, non ho mai sfondato con questo metodo una porta, in realtà non ho mai fondato nulla in generale se non il letto.. ma c'è sempre la prima volta, no? Che poi perché da dentro si vede solo l'ombra e da fuori un cazzo di niente? Sono odiose queste porte.
"Io dico e non fare cagate." lo sento dire ma, prima che lui potesse aggiungere altro, sferro con tutte le forze un pugno al vetro e non lo avessi mai fatto, mi sono fatta un male cane e non ho sfondato nulla, fanculo sono troppo debole "Ma sei impazzita?!" sento girare la chiave e spalancare la porta, mentre mi tengo il braccio mi ritrovo il nano a pochi centimetri da me "Che cazzo volevi fare?" domanda strattonandomi in bagno, sto tipo morendo di dolore ma fa nulla perché lui mi sta parlando e questo mi basta, sorrido "Hai il coraggio di sorridere, dimmi che mi stai rendendo per il culo Alice." mi fa sedere sul water chiuso e mi guarda, fisso ed io scuoto la testa, in segno di negazione "Alice, ma ti sei drogata? E perché non mi parli?" continua ed io sorrido ancora, continuando a guardarlo e solo ora noto la sua pelle stanca, anche lui ha le occhiaie ed ha gli occhi gonfi. Con la mano libera gli accarezzo il volto, come se fosse normale fare queste cose tra amici "Alice.." sospira e si inginocchia davanti a me "Che hai? Che ti prende?" sussurra ed inizia a slegare la felpa dal mio pugno, sono sicura di avere il polso rotto o le dita, ma forse è solo una mia impressione "Almeno dimmi se senti male." aggrotta la fronte ed io continuo a sorridere accarezzandogli il volto ed i capelli, lui dunque si mette a medicarmi e si rassegna al mio silenzio, ai miei sorrisi ed ai miei gesti affettuosi che ho la possibilità di fargli solo con una mano.

Dopo mezzora o forse un'ora, mi prende in braccio e mi porta in camera sua, posandomi sul suo letto ed io so che non mi farà nulla.. vuole solo che io sia sotto controllo, vuole solo constatare che io stia bene.

"Scema, puoi parlarmi un secondo?" mi accarezza il volto.
"Abbracciami.." sussurro appena, lui spalanca gli occhi ed obbedisce.
"Sei pazza, davvero eh." ridacchia stringendomi forte e dio chiudo gli occhi, sto bene così.

>Sharonne:
Che cosa carina, vero?
Shiiiip.

Alice è completamente andata, voi che dite?
E' sia cotta che pazza, rido hahah

(01/12/2016 • 12:36 AM)
xoxo S17

DUE ORE DI TE (Irama FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora