Domenica 7 Febbraio 2016
Quella era la domenica di Carnevale, una delle domeniche più belle per tutti i ragazzi.
Quella doveva essere la domenica della magia, quella in cui ognuno sarebbe stato libero di indossare la propria maschera o togliersela per mostrare il suo vero essere, perchè è così: a Carnevale tutti indossano qualcosa che li rappresenti, anche se nessuno ci pensa mai.
Quella doveva essere una delle domeniche più belle, ma degli improvvisi problemi al Boulevard3 avevano fatto in modo che quella strepitosa festa carnevalesca venisse rimandata.
Dunque, già la giornata era iniziata molto male e per Amber non si sarebbe conclusa in maniera migliore.
Ella uscì di casa chiudendo la porta del condominio con una forza tale da far traballare ogni cosa e irrompere nella tipica quiete di quella via, poi nell'aria fredda della città si diresse verso uno dei posti in cui era solita riaquisire la quiete: la Fontana Elettrica.
Si trattava di un raduno molto simpatico per tutti gli adolescenti che non avevano nulla da fare.
Era un posto carino, confortevole, situato all'incrocio fra la Wilshire Boulevard e la Santa Monica e animato dalla presenza di questa fontana interamente illuminata da luci durante la notte.
La ragazza camminò per qualche minuto avviluppandosi nel suo kimono di lana blu, quel poco di vento presente, aveva la capacità di farla rabbrividire, ma era davvero solo una questione climatica?
No, Amber tremava anche per altri motivi che l'avevano fatta innervosire più del dovuto.
Quella sera, infatti, aveva ricevuto troppe notizie in fretta e tutte o eccessivamente grandi o straordinariamente complicate, ma comunque difficili da assimilare e accettare in così poco.
Ancora non riusciva a crederci.
Quella che peró l'aveva sconvolta maggiormente era quella che sua madre, dopo quattro anni che era scomparsa dalla sua vita, aveva avuto il barbaro coraggio di farsi risentire per invitare i due figli al matrimonio con chissà quale reietto di Miami.
Da denuncia immediata.
Amber doveva sfogarsi con qualcuno, o perlomeno svagarsi un pò per resettare il cervello e far finta che non fosse accaduto assolutamente nulla.
Il suo pensiero principale fortunatamente, non appena aveva indossato qualcosa per uscire di casa e non stare a sentire suo fratello, era stato il raduno; così aveva mandato un messaggio ai suoi tre migliori amici ed era uscita nella speranza di ricevere risposte positive.
Non passò molto tempo che il suo telefono squillò.
Che fosse un messaggio di Edward, Evelyn o Cassie?
Amber, in fretta e furia, sfilò l'i-phone dalla tasca e, con suo grande ribrezzo, si ritrovò un messaggio di Nick su cui vi era scritto: << Dai Am, torna a casa. Parliamone. Non fare la bambina>>.
Bambina...
Nick sapeva chiamarla solo in quel modo quando si trattava di situazioni del genere.
Come diavolo faceva a non capire che lei odiava i suoi genitori?
Come faceva a non rassegnarsi al fatto che lei non voleva averci più niente a che fare per nessuna ragione al mondo?
Come faceva a non vedere l'odio che Amber provava soprattutto nei confronti della madre?
La ragazza detestava quella donna, avrebbe potuto anche lasciarla morire se l'avesse vista in fin di vita: non provava più alcun sentimento per lei se non odio allo stato puro.
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Explosion
Romansa"ci piacciamo ma non vogliamo ammetterlo?" Nello scenario californiano di Beverly Hills, le vite di alcuni adolescenti si intrecciano indissolubilmente per dar vita alle solite avventure giovanili di cui mai nessuno vuole parlare. Amicizia, amori, s...