22.

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《Allontanatela da me!》le urla di Jace,arrivarono fino all'albero sotto al quale eravamo seduti,sulla riva di un laghetto,nel bel mezzo di Central Park.
《Veramente ha paura delle anatre?》la voce di Maia,arrivò alle mie spalle,ricca di divertimento.
《Ne è terrorizzato da quando era piccolo.》rise Izzy,accostandosi al petto di Simon,e abbassandosi nuovamente gli occhiali da sole.
Avevamo beccato una giornata,soleggiata,dove bastava un maglione per restare caldi e festeggiare il compleanno di Magnus,con un picnic al parco si era rivelata un'idea fantastica.
《A.I.U.T.A.T.E.M.I.》urlò nuovamente il ragazzo poco distante da noi,prendendo un bastone a modi spada.Guardai Clary,che se ne stava,appoggiata al tronco con un grosso blocco da disegno sulle gambe piegate e la matita tra le labbra,osservando il panorama davanti a noi.
Sbuffai e mi alzai,facendo muovere leggermente Magnus,che era per metá appoggiato sul tronco e per metá sul mio braccio.Il mio ragazzo mi guardò confuso e lanciai uno sguardo verso il biondo pochi metri più avanti.
Rise rumorosamente,prima di avvicinarsi a Clary e sbirciare sul grosso blocco,guadagnandosi un pugnetto sulla spalla da parte della rossa e una matita lanciata in testa.
Scesi la piccola collinetta sul quale ci trovavamo e raggiunsi mio fratello,che intanto era in piedi su una grosso masso ad osservare,il pennuto,che lo stava guardando con uno sguardo di sfida.
《Jace,lascia a terra il ramo.》gli dissi,mettendomi davanti a lui,guardandolo,come una mamma quando fa la ramanzina al proprio figlio.
《È malvagia,mi vuole uccidere.》intanto il volatile si era avvicinanto,mangiando da terra le briciole di un pezzo di pane,rinsecchito,che si trovava pochi metri più avanti.
《Dai Jace,hai 21 anni,non puoi farti spaventare così da un'anatra.》sbuffai rumorosamente.
《Alec,sono spaventose》urlò mio fratello,alzando le braccia al cielo,in un gesto tragicomico,quasi colpendomi con il legno che manteneva.
《Ti prego butta quel coso,prima di fare delle vittime.》arrossii vedendo che a pochi metri da noi,su una panchina,c'era seduta una ragazza con un passegino,che ci fissava come se stesse osservando due pazzi.
《Lo butto se mi prometti che la cacci.》disse lui terrorizzato.
《Te lo prometto.》dissi io,segnandomi una X sulla fronte.
Era un nostro modo che avevamo da quando eravamo bambini,per sugellare una promessa.
Abbandonò il bastone,per terra,mentre io,in una mossa veloce della mano,scacciai l'animale,che aveva preso nel suo becco il pezzo di pane e se ne era ritornato al suo laghetto,felice come una pasqua.
《Ora ti uniresti a noi,senza più drammi?》domandai sarcastico,risalendo la collinetta.
《Ah ah ah》continuò lui,seguendomi.
《Hai finito di fare Scena,in mezzo a Central park?》la domanda di Jordan,fece scoppiare a ridere tutti i presenti che si erano radunati,intorno a Clary.
Mi avvicinai,guardando dall'alto ciò che aveva disegnato.
Era bellissimo.
Era come se lei avesse fotografato quel momento,dal suo punto di vista.
Le sue gambe spuntavano dal lato del foglio,come se avesse fatto una fotografia,davanti a lei,Jordan era a tre quarti con le gambe stese sull'erba con Maia seduta con la schiena sul suo petto,e si guardavano dolcemente.Più avanti,Simon era steso su una coperta con Izzy adagiata sul suo petto,con lo sguardo alzato verso di lui.Accanto all'albero c'eravamo noi.Magnus,con la testa poggiata sulla mia spalla e le nostre dita incrociate all'altezza della mia coscia.Sulla riva invece c'era Jace,seduto sul una roccia,con lo sguardo perso nel vuoto,gli occhi sfumati di oro in un disegno totalmente in bianco e nero.
Sorrisi notando che era arrossita nel momento in cui,Jace le aveva baciato dolcemente la guancia.
《È bellissimo Clary.》sorrise Izzy,abbracciando dolcemente la sua migliore amica,che aveva ricambiato dolcemente.Le scompigliai i capelli,dall'alto,visto che ero l'unico in piedi e lei alzò lo sguardo verso di me donandomi un sorriso genuino.
《Bravissima pulce.》sorrisi e mi sedetti,sotto all'albero,accanto a Magnus,prendendo la chitarra tra le mani.
Ne accarezzai le corde lentamente,alzando lo sguardo verso gli occhi di Magnus.
Erano particolamente verdi e lucidi quel giorno e questo succedeva soltanto quando era felice.
Cominciai a suonare,lentamente attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Fortunatamente ci trovavamo in un punto alto di Central Park e quindi non avremmo dato fastidio a nessuno.

Musicology.||MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora