31.

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《Quindi,precisamente,quanto tempo è passato?》
《Amore,un mese.》rise Magnus,avviandosi alla cucina per prendere qualcosa da mangiare dal frigo.
《Mh.》mi concentrai.《Quindi sono praticamente,tre settimane che vivo qui.》
《Se la matematica non è un opinione.》comparve di nuovo in salotto,allungandomi un bicchiere.《Gassosa.》disse semplicemente,sedendosi sul divano accanto a me.
Era passato un mese dalla nostra laurea,dal fatidico esame.
Era andato tutto secondo i piani,se non vogliamo calcolare il quasi-svenimento di Simon,prima di entrare in aula per il suo esame.Due giorni dopo ero già diretto al loft di Magnus,con un auto stracolma e tre chitarre poggiate sul posto del passeggero.
Posai la chitarra che avevo tra le mani,sulla poltrona di fronte,mollando anche la penna con il quale stavo scrivendo,accettando di buon grado il bicchiere.
Mi avevano inviato dall'accademia,un fascicolo con ciò che avevano bisogno per la mia ammissione.Tutte registrazioni o incisioni.Mi ero già occupato con Simon,di fittare per un paio di settimane una sala di incisione.
Tra i diversi punti, nel fascicolo avevo notato una piccola postilla con su scritto "Adattamento con musica europea" e un'idea mi era subito balenata nella testa.Era abbastanza rischiosa come idea,ma se il principio dell'accademia era l'originalità,e di conseguenza sarebbe potuta piacere.
《A che stai lavorando?》la domanda di Magnus,mi riportó alla realtà,facendomi spostare lo sguardo dalla grande vetrata che dava su New York.《Potrai vederlo finito,ok?》gli schiaffeggiai le mani,notando che si stava avvicinando al foglio,poggiato sul tavolino da caffè davanti al divano.
《Ok.》ridacchiò lui.《Almeno mi vuoi dire piú o meno di che si tratta?》
《É una traduzione di una canzone italiana.》sorrisi,contro la sua spalla,nel momento in cui mi poggiai ad essa.《Non mi avevi detto che lo parlavi poco?》la sua risposta causò una mia risata.《Ho fatto un anno e mezzo di scambio culturale a quindici anni,in Italia.》sorrisi.《mi destreggio abbastanza bene nella lingua.》
《Continui a sorprendermi Alexander.》sorrise lui,accarezzandomi leggermente il retro del collo.《A te,come é andata al bar?》
《Oltre Clary che si é rovegliata addosso l'intera latta di Succo D'Ananas,niente in particolare.》raccontò con una risata.
《Sei bellissimo,quando ridi.》confessai,guardandolo negli occhi.
Non rideva solo la bocca ma sorridevano anche gli occhi.
Si illuminavano in una maniera partircolare diventando quasi del colore della giada.
《Avvisami quando te ne esci con queste cose.》sorrrise passando la punta del naso sulla mia guancia,avvicinandosi sempre di piú alle labbra.《mi farai venire un infarto prima o poi.》
Feci per baciarlo,ma lo scatto della porta ci fece girare entrambi verso di essa.
《Ma voi due non lo avete un telefono?》borbottó Magnus,guardando le figure di Jordan e Jace,entrare in casa.
《E tu non hai un blocco a sta porta?》domandó sarcastico Jace.
《O piú semplicemente un chiavistello?》concluse Jordan.
《Ok,ok,cosa volete?》dissi semplicemente,interrompendo quello scambio di battute,che se non fosse stato per me,sarebbe durato fino al giorno dopo.
Sarcasmo vs Sarcasmo.
Che brutto problema.
《Siamo al 18 luglio.》cominció Jace in modo solenne,avviandosi probabilmente verso la cucina.
《Fai come se fossi a casa tua eh.》dissi in modo retorico,guardando Jordan,che intanto si era appoggiato alla vetrata.
《Comunque.》ritornó in salotto con una lattina di soda tra le mani.《Siamo al 18 luglio e non siamo ancora andati al mare.》
《Vorrei ricordarti che non siamo piú solo io e te,abbiamo delle persone a cui dare conto.》dissi semplicemente prendendo di nuovo la chitarra.《e queste altre persone lavorano d'estate.》presi un grosso respiro.《Quello che dovresti fare anche tu.》conclusi.
《Perché tu, Jo e Simon lavorate?》domandó incuriosito.《Da quasi un mese suoniamo in un pub,sulla Fifth Avenue》
《Sulla Fifth Avenue?》domandó abbastanza colpito.
Era la zona piú ricca di New York.
Annuimmo contemporaneamente.
《Tu devi ancora raccontarmi come vi siete fatti notare.》disse semplicemente Magnus.
《Diciamo che è capitato per caso.》cominció Jordan,le spalle poggiate alla vetrata e un sorriso sulle labbra.《Eravamo a Central Park,stavamo suonando,come facciamo sempre.》continuó.《E si è fermata questa donna,sulla trentina piú o meno,presentandosi come Cristina,dicendo che eravamo fenomenali e ci voleva assolutamente come musicisti nel suo locale.》
《Ed ora eccoci qui.》conclusi《Veniamo stipendiati settimanalmente e suoniamo 5 sere su 7,fino ad agosto》sfiorai le corde della chitarra,prendendo il foglio che avevo poggiato sul tavolino,tra le mani.
《Cos'é?》la domanda di Jace,mi prese il foglio dalle mani.《ma soprattutto.》guardó torvo il foglio.《In che lingua è?》
《Italiano.》dissi semplicemente.
《Per l'Accademia?》annuii.《non ho ancora finito,ma in italiano è pronta.》dissi,sistemandomi la chitarra in braccio e guardando Jordan,che mi affiancó.
Aveva la madre italiana,e avere una mano nella traduzione da lui,avrebbe solo aiutato.
《Me la canti in italiano?》chiese il moro accanto a me.《così vedo se la pronuncia è corretta.》

Ricordo quegli occhi pieni di vita
E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
Ricordo la notte con poche luci
Ma almeno là fuori non c'erano i lupi{...}

Non sapevo neanche perchè avevo scelto quella canzone.
Il sotto scritto diceva che doveva raccontare una storia riguardo se stessi o una persona vicina.
E quella canzone mi ricordava,Magnus e la sua storia.
Piena di forza,ma con un racconto struggente.

La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
E la paura frantumava i pensieri
Che alle ossa ci pensavano gli altri
E la fatica che hai dovuto fare
Da un libro di odio ad insegnarmi l'amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
Le tue parole sono adesso una canzone{...}

Cambiai accordo,da programma e guardai Jordan,che era concentrato sul testo che aveva tra le mani.I suoi occhi peró stavano man mano diventando piú lucidi.

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l'amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L'uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell'amore che dai{...}

Sentii la mano di Jace,poggiarsi sulla mia spalla e trattenni il respiro rendendomi conto solo in quel momento di star piangendo.

Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa e ricorda che l'amore non è violenza
Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire{...}

Come era possibile che un ragazzo come Magnus,avesse sofferto cosí tanto?
Lo guardai,sotto il suo sguardo smarrito.
Posai la chitarra di lato,guardando poi Jordan,e passandomi una mano sugli occhi per asciugarmi le lacrime.
《É splendida.》spostó gli occhi verso di me.《sul serio.》
《Cosa é successo?》la domanda di Magnus,mi fece voltare verso di lui e stringere la sua mano abbandonata sul divano.
《Appena la traduco tutta,te la faccio sentire.》promisi in un singhiozzo.《e capirai tutto.》
Lo vidi avvicinarsi maggiormente,lasciadomi un leggero bacio sulla fronte e abbracciarmi.
Mi rilassai tra le sue braccia,sotto lo sguardo comprensivo di Jordan e di Jace,che anche non sapendo niente aveva intuito qualcosa.
《Volete venire a sentirci al locale sabato?》
Soltanto ad animi calmati,Jordan porse quella domanda ai due ragazzi,che annuirono contemporaneamente.

 

Musicology.||MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora