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《Robert?》mia mamma era incredula.《Non ho sue notizie da un anno.》continuò.《L'ultima volta l'ho sentito per telefono,quando mi ha mandato le pratiche per il divorzio.》sospirò.《Non pensavo ti avesse cercato.》mi passò una tazza di caffè nero,vedendomi ancora nel mondo dei sogni.《Ha fatto bene Magnus a mandarti qui.》mi sorrise.《Ero talmente agitato,che non riuscivo a dormire.》abbassai lo sguardo,giocando con l'anello d'argento al mio dito.Era un tuffo al cuore ogni volta che lo osservavo.《Non so se mi ha mandato qui,per riuscire a dormire come si deve o perchè gliene frega veramente qualcosa.》risi sarcastico.
《Penso proprio lo abbia fatto per te.》mi sorrise,superando la penisola in marmo ed indicando il divano del quale si vedeva solo una parte,coperta da un corpo.
Magnus.
《Ha capito subito che aver rivisto tuo padre e averlo affrontato in quel modo ti aveva scosso.》sorrise guardando la figura del giovane steso sul divano.《È arrivato dieci minuti dopo che ti sei addormentato.》spiegò,mentre i miei occhi erano ancora puntati sul mio uomo.
《Gli ho aperto io.》continuò.《Mi ha chiesto subito se ti fossi addormentato e come ti sentissi.》
Mi alzai,avvicinandomi al lavandino e pulendo la tazza sotto acqua corrente,con un sorriso ebete stampato in faccia.
Presi la caffettiera e preparai una seconda tazza,allungandolo con del latte.《Gli ho detto che poteva salire da te,ma lui ha risposto che avevi bisogno di stare solo e che si sarebbe accontentato anche di un divano.》ridacchiò.《Ed eccolo lì.》
《Sembra un bambino.》commentai guardando il viso rilassato,dolce.
《Non fartelo scappare》esclamò indicando con un cenno l'anello al mio dito.《non posso essere che contenta di avere un futuro suocero così.》
Spalancai gli occhi rendendomi conto solo in quel momento delle parole che mi aveva detto.
Non le avevo ancora detto nulla.
《Ma com-》fui bloccato da una sua risata e la pressione delle sue labbra sulla mia guancia.《Una mamma ha occhi e orecchie ovunque.》mi prese in giro,agguantando la borsa da lavoro,dicendo un semplice《Ti voglio bene.》e uscendo dalla stanza.《Odio il fatto che Izzy ti dica tutto.》borbottai causando una sua risata.
Solo quando pensava di non essere osservata,lasciò una carezza sul viso di Magnus,ancora placidamente addormentato.Sentii le ginocchia tremare  e gli occhi diventare spaventosamente lucidi.
Solo quando si accorse di essere osservata si voltò verso di me e sorrise mormorandomi un 《ormai siete tutti parte della famiglia.》
Appena sentii la porta chiudersi,presi la tazza dal mobile e mi avviai verso il divano.La poggiai sul tavolino e mi inginocchiai accanto al suo viso,spostando con un dito la ciocca di capelli neri che gli era caduta sulla fronte.Feci scendere la mano verso il suo viso e gli dedicai una morbida carezza che lo fece mugolare nel sonno.
《amore..》lo chiamai,sorridendo vedendo il suo viso spingersi contro la mia mano.
《mh?》mormorò portandosi una mano agli occhi e strizzandoli.
《buongiorno.》farfugliò,sedendosi lentamente e guardandosi intorno.《oh..》disse poi notandomi accanto a se.《Sei arrabbiato,vero?》
《Perchè dovrei esserlo?》rigirai la domanda,confuso.《Ti ho seguito...》
《l'hai fatto perché mi ami Magnus.》gli passai la tazza di Caffèlatte.《E perchè ti sei preoccupato per me.》continuai guardando con un sorriso i suoi occhi assonnati.Rabbrividì al mio tocco,facendomi alzare un sopracciglio.
Stava tremando visibilmente,nonostante fuori fosse piena estate,mentre vedevo i suoi occhi particolarmente lucidi.《Magnus,sei sicuro di stare bene?》
Prese un sorso dalla tazza e si strinse a me,che intanto lo avevo affiancato.
《Si,non ti preoccupare.》disse semplicemente,tossendo subito dopo.Non lo lasciai neanche ribattere che poggiai le labbra sulla sua fronte.
Era talmente caldo che mi scostai immediatamente,come scottato.
《Hai la febbre.》constatai,levando la tazza ormai finita dalle sue mani,poggiandola davanti a noi e abbassando lo sguardo.《Ero talmente concentrato su me stesso e su mio padre,che non ho pensato a come stessi tu.》
《Alec,è solo un crollo dovuto allo stress,per gli esami.》mi tranquillizzò,stringendo la mia mano.《Come vorresti sposare uno che non si accorge di te?》sbottai alzandomi e cominciando a camminare lungo la stanza.
《Com-》la sua frase fu bloccata dalle parole di un Stephen assonnato che stava scendendo le scale dal piano di sopra.《Ciò che sta avendo Magnus lo stai avendo anche tu,Alec.》disse semplicemente sbadigliando.《Crisi di nervi.》constatò.《Negli ultimi mesi siete stati troppo stressati e sotto pressione.》spiegò.《Avete avuto un crollo,appena la vostra mente si è rilassata da questi ritmi frenetici.》continuò,andando in cucina e spuntando con tre tazze tra le mani.Feci per prendere quella con il caffè,ma lui la allontanó.《Sei completamente esaurito e vuoi il caffè?》alzò un sopracciglio passandomi quella con il latte freddo.
《Ognuno affronta queste crisi in modo diverso.》spiegò poi,passando una tazza con della camomilla al ragazzo sul divano.《Magnus l'ha sempre affrontato con crolli fisici,fin da quando aveva 15 anni...》raccontò.《Febbre,raffreddore,tosse.》sospirò prendendo un sorso di caffè.《Mentre tu lo affronti con le classiche crisi isteriche.》
《Isterico lo è sempre.》ironizzò Magnus.
《Io non sono isterico.》sbottai offeso.《solo un pò ansioso.》
《Quindi isterico.》la voce questa volta fu di Jace,che avevo chiamato a causa della mia piccola crisi di insonnia che avevo avuto la notte.Si era offerto di accompagnarmi a casa di nostra madre e rimanere con me.
《Scusami fratello.》si discolpò.《Ma da ieri sera sembri un insieme di Clary,Izzy,Maia e Catarina quando hanno il ciclo.》disse sinceramente.《Almeno Magnus non rompe i coglioni quando ha questa cosa.》
《Ti voglio bene anche io,Jace.》tossì il ragazzo sul divano.《Sei una palla al piede.》continuai rivolto a mio fratello.
《Da parare medico,consiglierei vivamente di mettere Magnus a letto》prese un respiro.《E tu di sfogarti in qualche modo,perchè diventi pericoloso,se accumuli rabbia e ansia.》concluse lui.
Magnus mi lanciò le chiavi della macchina poggiate sul tavolino mentre si voltò verso Jace.《Vieni anche tu?》
《Tu.》esclamó il biondo indicando Magnus.《Vieni in auto con me,non ti lascio nelle grinfie di questo pazzo isterico,mentre sei vicino ad una bronchite.》
《Vedo che vi fidate di me.》esclamai,leggermente acido.《Amore,prendi la macchina e vai al tiro.》mi consigliò Magnus sotto lo sguardo esterefatto di Jace.《Hai ripreso a tirare con l'arco?》
《Già da un paio di mesi.》dissi semplicemente.《Ho cominciato a riaverne la necessità,fisica.》gli chiarii.《Mi sembrava strano il fatto che avessi smesso così,su due piedi.》sospirò lui.《È stata l'unica cosa che nostro padre ti ha costretto a fare e che hai amato.》
《Forse incontrare Robert,mi ha fatto capire che fare ciò che mi ha costretto a fare quando ero piccolo,è il più grande modo di dire che di lui non mi frega un cazzo.》salutai Stephen con una pazza sulla spalla e lui mi disse semplicemente.《Devi scaricare in qualche modo...》mi consigliò.《Lo farò.》dissi semplicemente seguendo Magnus e Jace.

Mantenni l'arco teso e scoccai la terza freccia,colpendo per la quinta volta di fila il centro del bersaglio.
Presi un respiro profondo e sentii la rabbia,la tensione scivolare lentamente via,abbandonando il mio corpo.
《Mh,vedo che non sei fuori allenamento.》la voce di Jace alle mie spalle mi fece sussultare.Lo guardai interrogativo.
《È con Maia.》rispose indirettamente.《Ha detto di dirti che non devi pensare a lui,ma a solo al fatto che devi scaricare la tensione.》
Scoccai un'altra freccia,rompendo a metà,quella precedentemente tirata.
Spezzandola in due parti.
《Perchè sei qui?》gli chiesi non staccando gli occhi dalla sua figura.
Si spostò il ciuffo biondo dagli occhi,rivelando quegli occhi bicromatici,che lo rendevano spaventosamente attraente agli occhi dell'intera popolazione femminile Newyorkese.
《Per parlare pacificamente con il mio parabatai.》sentii il tintinnio delle due lattine di soda che aveva portato.《Senza correre il rischio di essere ucciso.》aggiunse alzando le mani in senso di resa e notando che mi ero voltato ancora con la freccia puntata.Abbassai l'arma,alzando un sopracciglio.《Non pensi che se avessi voluto ucciderti l'avrei fatto anni fa?》
《Affermazione intelligente.》continuò,porgendomi la birra,subito dopo che ebbi riposto l'arco nel fodero.
Ci sedemmo sul muretto accanto al campo dall'allenamento ancora completamente deserto data l'ora fin troppo mattiniera.
《Mi spieghi cosa è successo?》aprì la Soda,prendendo un  lungo sorso e guardandomi.
Analizzandomi con i suoi occhi.
Non aprii bocca.
Il nervosismo,la paura anzi il terrore mi stava divorando.
Abbassai il volto,guardando le mie mani che nervose,correvano sulla lattina.Staccai lo sguardo soltanto dopo aver sentito il rumore del cellulare di Jace,che stava digitando qualcosa.
《So io chi chiamare.》avvió la chiamata.

Musicology.||MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora