《No.》urlai.《Questo non lo accetto.》avevo gli occhi pieni di lacrime,le mani tremavano,mentre Magnus,era in piedi di fronte a me.
Il corridoio del dormitorio alle 4 del pomeriggio,si era rivelato un posto perfetto per litigare.
《Alec,mi aveva chiesto,una mano.》disse avvinandosi per prendere la mia mano.《e mi ha sfruttato》tirai via la mano velocemente《Non ti avvicinare.》dissi in lacrime.
《Alec io-》lo bloccai.《Alec io Niente.》cominciai.Una sensazione di oppressione mi attanagliava il petto,rendendo questa sensazione a dir poco insopportabile.
《Ti ha chiamato Giusto?》domandai in modo sarcastico.《da un giorno all'Altro la tua Ex,con cui sei stato 5 anni,ti chiama per?》feci una pausa.《per avere un aiuto?Un consiglio?》
Lo vidi con lo sguardo basso e il viso colpevole,per la prima volta da quando ci conoscevamo.
Sentii le lacrime rigarmi il viso al ricordo delle labbra della bionda posate sulle sue.
E quella sensazione di vuoto e di panico mi attanagliò nuovamente lo stomaco,portando il mio battito cardiaco ad accellerare in modo quasi disumano.
Crisi di panico.
Vidi il suo sguardo farsi sempre più preoccupato,mentre cercava di avvicinarsi a me.
《Alec res-》lo bloccai,appoggiandomi al muro.
《Stammi lontano.》dissi in un sussurro sforzato,portandomi una mano al petto per calmare i battiti troppo accellerati.
《È finita.》dissi in un sussurro guardandolo negli occhi.《e stavolta per davvero.》
《Alec,ti prego no.》le lacrime cominciarono a scorrere sulle sue guance,i singhiozzi lo scuotevano.《Non credo di farcela senza di te.》prese una pausa《non riuscirò a rimanere in piedi.》
《Mi hai mentito.》dissi con il respiro corto《 e ti sei fatto baciare,mi hai tradito.》continuai prendendo grosse boccate d'aria.《Abbiamo chiuso.》
Aprii la porta di camera mia,situata alle mie spalle e la chiusi con un movimento secco scivolandoci contro.
Piangevo.
Piangevo come non mai.
Allungai una mano verso la libreria e recuperai le pillole ingerendone una.
Fece un effetto immediato,riportandomi alla mia solita calma.
Però le lacrime non si erano fermate.
Sentii qualcosa,o meglio qualcuno, scivolare contro la superficie della porta,nonostante sapessi chi era.
Sentivo i singhiozzi violenti e ripetere il mio nome come un mantra,quasi una preghiera.
Rimasi lì,per ore.
Ad ascoltare,il suo pianto.Due settimane dopo.
Whitney Houston.
La scritta sulla lavagna della sala canto,risalente a 3 giorni prima continuava a campeggiare.
Era un tema eccezionale per la settimana,se non fosse stato che il mio umore era sotto i piedi.
Magnus non si presentava a lezione da due settimane.
Sapevo,tramite Simon,che aveva chiesto ad Izzy,di presentare in segreteria,il certificato medico,per essere giustificato.
Ero seduto in un angolo,da solo,il cappuccio alzato in testa e gli occhiali da vista,che portavo raramente,sugli occhi,pur di nascondere le spaventose occhiaie che avevo.
《Credo che potremmo cominci-》la voce di Jem,fu bloccata dallo spalancarsi della porta della sala canto e dal suo ingresso.
Un silenzio imbarazzante invase la sala finchè un suo flebile《Buongiorno.》non lo ruppe.
Sentii il cuore balzarmi in gola appena i suoi occhi incontrarono i miei.
《Dio,sei vivo allora.》corse ad abbracciarlo Catarina,seguita da Izzy e Maia.
《Sto bene.》continuò abbracciandole,sedendosi accanto a Helen e cercando di non incontrare il mio sguardo.《Diciamo.》aggiunse in un sussurro.
Non stava bene.
Indossava una mia vecchia felpa con il cappuccio,che aveva trovato nell'armadio di casa mia a Natale e che puntualmente aveva rubato.
È calda,morbida e odora di te.
Il cappuccio era alzato e indossava anche lui gli occhiali,che metteva raramente,per non mostrare le profonde occhiaie che solcavano i suoi occhi verde muschio.
Appena si sedette,si strinse nella felpa,abbracciando il proprio busto,con le maniche troppo lunghe mentre si accostava il cappuccio,annusandone il profumo.
Sentii una stretta al cuore e le lacrime minacciavano di uscire,come succedeva da ormai due settimane.
Nella mia stanza tutto sapeva di lui.
L'armadio pieno di fotografie.
L'armadietto con una nostra foto.
La chiave,che era ancora poggiata sulla mia scrivania,accanto al portatile.
E vederla lì,ogni giorno,mi faceva star male.
Non puoi perdonarlo.
Ti ha fatto male.
Troppo male.
Abbassai lo sguardo sulle mie scarpe,trovandole sconvolgentemente interessanti.
Alzai il viso un'infinitá di tempo dopo,nel momento in cui Jem,mi richiamò all'attenzione.
《Manchi solo tu,e chiudiamo definitivamente la settimana su Whitney..》mi guardò negli occhi.《te la senti?》
Posai gli occhiali da vista in cartella e mi alzai,mostrando a tutti le mie pietose condizioni.
Dimagrito di quasi 10 chili e con occhiaie spaventose..perfetto no?
Non cantavo in pubblico da quando l'avevo lasciato.
Annuii leggermente a Jem e mi avviai al microfono che era posizionato al solito posto,facendo un paio di gargarismi per riscaldare la voce.
Avevo scelto I have nothing.
Poco adatta al momento,ma mi faceva pensare a quello che eravamo.
Alle serate passate a guardare serie tv sul portatile,infagottati nelle coperte.
Le notti insonni passate a fare l'amore.
I suoi occhi assonnati di prima mattina.
Le nostre mani intrecciate.
Il contatto della sua pelle con la mia.
Le sue carezza sulla schiena a prima mattina.
Baciarlo.
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Musicology.||Malec
FanfictionDue grandissimi talenti. Un eccellente cantante. Un fantastico Ballerino. Però con qualcosa in comune. Delle vite difficili e continue sfide con il passato,che forse diventeranno più semplici affrontandole insieme. Shadowhunters||Crossover Glee.