3.

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Alec.
《Non era un appuntamento.》protestai,prendendo un morso dal panino,che stavo mangiando.
Il pomeriggio prima,c'era stato il mio incontro con Magnus,e Clary,da quando ero tornato,non faceva altro che chiedermi,come fosse andato il mio "appuntamento".
《Oh mio Raziel,Clary,non era un appuntamento.》protestò Jace,correndo in mio soccorso.《Non è che una persona essendo omosessuale,debba scopare o avere un appuntamento con ogni uomo che conosce.》
《Grazie.》sospirai io,ringraziandolo sia mentalmente che fisicamente.
Nonostante si sia definito "liberatamente bisessuale" preferivo non pensare a un mio futuro appuntamento con lui,da un fronte diverso da quello dell'amicizia.
《Eccolo.》gridò eccitata Clary,indicandomi la persona appena uscita dalla porta del Bar.
《La tua testardaggine mi sorprende sempre,Morgenstern.》sbuffò Jace.
《È anche per questo che mi ami.》ridacchiò lei,poggiandosi alla sua spalla.
Mentre loro continuavano a battibeccare,la figura slanciata di Magnus,si avvicinò a noi,salutandomi.
《Hey,Alexander.》sorrise dolcemente e io cominciai pian piano a sciogliermi.
《Buongiorno》ricambiai il sorriso.《Loro sono Mio fratello Jace e La sua ragazza Clary.》
Alzò il viso verso Clary e scoppiò a ridere,nel momento in cui,cominciò a ridere anche lei.
《É un piacere rivederti Bane.》rise lei.
《Clary non ci vediamo dall'altro ieri.》continuò lui,non riuscendo a trattenere una risata.
《Non vorrei interrompere il vostro bellissimo quadretto,ma ci vorreste rendere partecipi della cosa?》domandò Jace con il suo solito sarcasmo.
《Eravamo vicini di casa da piccoli.》spiegò lei.《siamo cresciuti insieme》confermò lui.《e lavoriamo nello stesso bar d'estate.》
《Allora com'è possibile che non ti ho mai visto?》domandò Jace con uno sguardo incuriosito.
《Finisco il turno prima di lei.》sorrise lui.
Si girò velocemente verso di me,facendo tendere i muscoli sotto la maglia color panna che indossava.
《Che corso hai?》chiese curioso,poggiando la cartella a terra e dandomi un leggero colpo di fianco per farmi spostare di lato.
Arrossii appena sentii il mio fianco a contatto con il suo.
《Veramente ora,avrei finito,per oggi.》dissi velocemente.《credo che andró in palestra.》continuai,prendendo il borsone della palestra da terra.
《Volevo andare anche io in palestra.》disse prontamente lui.《però devo passare a prendere il borsone in stanza.》
《A che piano stai?》domandai velocemente,preso da un momento di curiositá.《terzo piano settore B.》
Sentii la risata di Jace e la sua voce dire.《il corridoio accanto al nostro.》
《Alec,finalmente hai trovato qualcuno con cui andare in palestra.》esclamò Clary,facendomi l'occhiolino.《così non romperai più le scatole a noi》
Mimai un ti uccido con le labbra e spostai la mia attenzione su Magnus.
《vogliamo andare assieme?》mi disse con un sorriso mentre si alzava dalla panca.
Annuii con la gola secca e uno stato di totale immobilitá.
Sentii un calcio di Clary sotto al tavolo e mi alzai di scatto,guardandola male.
《Andiamo prima al dormitorio allora,ok?》
《Ok.》dissi semplicemente.
Mi girai verso Jace che mimò un la uccido io al posto tuo e seguii Magnus verso l'ingresso dei dormitori.

La camera di Magnus,era un'eplosione di colori,le pareti arancione chiaro erano ricoperte di fotografie e poster di innumerevoli band.
《Ami la musica?》domandai d'improvviso,mentre lui,si abbassò per recuperare qualcosa da sotto il letto.
Musica.
《Si vede?》sorrise lui,caricandosi la borsa sulla spalla.
Mi avvicinai alla pianoforte appoggiato contro il muro,e accarezzai lentamente i tasti.
Era una sensazione che mi mancava.
《Lo ha lasciato qui,il ragazzo che occupava questa stanza l'anno scorso..frequentava il musicale.》disse avvicinandosi allo stipite della porta e appoggiandosi contro quest'ultimo.《Isaac.》sorrisi.《è un mio amico,ha un enorme talento.》ma intanto non staccavo gli occhi dallo strumento.
《Lo suoni?》questa domanda mi colpì in pieno,facendomi allontanare dallo strumento,come se avessi preso una scossa.
《Lo suonavo.》dissi tristemente,oltrepassando la porta aperta e arrivando al corridoio.
Suonavi?》domandò curioso,affiancandomi.
《mio padre me lo ha impedito.》sussurrai abbassando lo sguardo e uscendo dal dormitorio.《Da quando ho 16 anni che mio padre non mi fa più toccare un piano o fare un qualcosa inerente alla musica.》
Sentii la sua voce spezzarsi.《Perchè?》
Perchè,per lui,è una cosa da gay.》dissi l'ultima parola con disgusto.
Calò un silenzio tombale.
《Mio padre mi odia.》dissi semplicemente.《dice che sono soltanto uno scherzo della natura》sussurrai.《Un orrendo scherzo della natura.》abbassai ancora di più il tono di voce.
Entrammo nella palestra,e passai velocemente il cartellino.
《Mio padre si è suicidato,quando ha saputo che ero bisessuale.》disse semplicemente.
Spalancai gli occhi.
《S-suicidato?》
《Fammi spiegare meglio.》cominciò lui.《Faceva utilizzo di stupefacenti da anni.》mi spiegò poggiando il borsone accanto i pesi e le travi.《appena gli dissi ciò,aumentò l'utilizzo,cominciò persino a picchiarmi.》fece una pausa《avevo 14 anni.》prese un grosso respiro.《è morto pochi mesi dopo per overdose.》
《E tua madre?》domandai,raccattando la borraccia dalla borsa.
Allora,non ero solo io a soffrire
《Morta di cancro l'anno scorso.》
Vidi una patina di tristezza nei suoi occhi,ma fu mascherata velocemente da uno dei suoi sorrisi maledettamente contagiosi.
《Allora?》cominciò lui,cercando di sviare l'argomento.
《Da cosa cominci?》mi domandò incuriosito《Comincerei con Box.》
Mi avviai al sacco,appena cominciò ad alzarsi leggermente la maglia e avviarsi ai pesi.
Mi posizionai davanti al sacco,girandoci intorno e trovando la posizione migliore.
《Alexander.》sentii una voce chiamarmi e ciò che mi si palesò davanti,portò la mia gola a diventare particolarmente secca.
La linea dei pettorali,possenti,ricadeva a dividere degli addominali ben definiti,fino a finire alla V del basso ventre.
Distolsi lo sguardo appena notai di star fissando il suo petto nudo da piú secondi del previsto.
《Ehm..si?》scossi la testa velocemente.
《L'asciugamano.》me lo lanciò e lo posizionai al lato della finestra.
Mi sfilai la maglietta velocemente e cominciai a concentrarmi sul sacco da box.
Ciò che avevo raccontato a Magnus,erano cose che non sapeva nessuno oltre Izzy e Jace.E ciò che quel ragazzo stava facendo succedere dentro di me era a dir poco sconvolgente.
《Ho l'impressione che tu abbia qualcosa che ti sta tormentando.》la sua voce arrivò diritta mie orecchie dopo buoni quaranta minuti.
《Come lo hai capito?》
《Non hai ancora fatto un gancio destro.》sorrise sornione e recuperò una bottiglina d'acqua.
Versò del contenuto sui capelli,facendolo ricadere per tutto il petto,fino a scomparire nella fibbia dei pantaloni.
Presi un asciugamano e me lo passai sui capelli,in modo da mascherare l'evidente rossore.
《Mi vuoi spiegare cos'è che ti tormenta?》domandò lui,sedendosi sulla panca.
《Perchè una persona come te,abbia sofferto così tanto.》
《A volte,la vita ha dei piani.》disse tranquillo《forse il mio piano era questo.》
Un nodo arrivò al mio petto e in un gesto automatico,spostai la mano sul mio fianco,sul tatuaggio che avevo deciso di fare con Jace e Izzy.
Era un simbolo che in un'antica lingua arcaica significava Legame.
Le lacrime minacciavano di uscire.
Sentii una lacrima salata,arrivare alle mie labbra,che furono inumidite dal sapore salato del pianto.
《Alec?!》
Mi asciugai le lacrime con il palmo e recuperai la borsa da terra.
《Ci vediamo a lezione.》uscii dalla struttura il più velocemente possibile.

Musicology.||MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora