Il primo che mi si presenta davanti è Liam, che mette nelle mie mani una pallina ed una racchetta da lacrosse.
"Ecco, Stiles, questa è la mia racchetta da lacrosse, con una pallina che ho trovato nello spogliatoio.
So che è banale, ma vorrei che in questo viaggio ti ricordassi di me in questo modo, come un giocatore di lacrosse che gioca nella tua stessa squadra, oppure che, insieme a Scott, cercava di insegnarti a giocare, ottenendo però scarsi risultati.
Mi dispiace se all'inizio ero arrabbiato con te per il fatto della partenza, ma Stiles, io ti voglio davvero bene, e non riuscirei a vederti lontano da me, da noi".
Sul suo viso scorre una lacrima, ed io non posso fare a meno di abbracciarlo.
"Grazie Liam, ti ricorderò sicuramente così, e tranquillo", esclamo.
Il prossimo è Derek, che, un po' timidamente, mantiene un foglio a mo' di cartoncino nella mano sinistra, mentre nella destra ha un pugno chiuso.
Sono convinto che anche lì ha qualcosa.
"Beh, ecco, non so se riuscirò a trovare le parole per dirtelo, perché sono dispiaciuto, ma..."
Si vede che al momento è imbarazzato, sta per piangere.
Per consolarlo un po' gli do una leggera pacca sulla spalla, e dico "Tranquillo, ho capito quello che mi vuoi dire".
"No, Stiles, non capisci.
Per esempio su questo cartellone, ehm, ci sono tutti i nostri ricordi, dai selfi più stupidi, ai momenti più seri e discussivi.
In questa mano, invece", precisa alzando la mano destra, "ci sono delle chiavi, di cui io non ti ho mai parlato, ma a quanto pare tua sorella, l'anno scorso sì.
Con queste chiavi puoi accedere alla casa nel bosco dov'è conservato tutto quello che io e Tori siamo riusciti ad accumulare riguardo noi, le nostre famiglie e i nostri amici.
Perciò, anche se tra poco non sarai più con noi, vorrei che tu le conservassi, o che magari le appendessi ad una stampella, dove c'è appeso un abito a te molto significativo, come faceva e fa tutt'ora Tori.
Queste sono nuove, fatte apposta per te".
Apro la mano, e una volta che Derek mi consegna il mazzo, inizio ad osservarle e a girarle tra le dita.
"Grazie Derek", mi limito a dire.
Ora è il turno di Allison, che ha già gli occhi lucidi, e sembra che stia per scoppiare in un fiume di lacrime.La vedo mettersi le mani davanti agli occhi e fare grossi respiri.
"No, Allison, non piangere", la rassicuro avvolgendo le braccia intorno a lei.
"Stiles, mi dici come faccio a non piangere?
Uno dei miei migliori amici va via, forse per sempre, ed io non ho fatto in modo di farsi ricordare di me".
"Ma che dici?" Per farmi vedere meglio, la ragazza riccia mette nella mia mano un piccolo magnete, in cui c'è raffigurato un casinò.
"Ecco, questo è un souvenir che ho comprato per me a Las Vegas.
Ti ricordi di quella vacanza?
È stata la nostra prima uscita fuori insieme, e per questo che con questa calamita vorrei che tu ti ricordassi sempre di quel momento".
Il gesto di Allison è stato davvero carino, è la cosa più dolce che abbia ricevuto da lei.
"Grazie Ally, certo che me ne ricorderò!"
La abbraccio forte, ma noto lo sguardo di Scott su di noi, così la lascio immediatamente.
"Allora, Stiles, prima la chiami Ally, che è un soprannome che solo io posso darle, e poi l'abbracci forte?
No no, non sei più il mio migliore amico", ribatte Scott usando un tono per lo più ironico, e questo non fa altro che farmi scoppiare a ridere.
Dopo i vari regali da parte degli altri, ovvero delle biglie da parte dei gemelli, visto che ogni tanto giocavamo con quelle palline al parco, una maglietta con una frase da parte di Isaac e un dolce fatto da Parrish, che mi aveva promesso che avrebbe imparato a cucinare, arriva il turno di Scott.
"Beh, eccoci qui". Scott si avvicina sempre più a me, e mi prende la mano.
Tutti gli altri sono ammucchiati dietro di lui con lo sguardo concentrato su di noi, come se fossero ansiosi di quel che sta per dire.
"Siamo giunti a noi, alla nostra ultima volta insieme". Inizia a dire un po' a spezzoni.
"Ti prometto che cercherò di non piangere, anche perché tu sai che io, in tutta la mia vita avrò cacciato delle lacrime sì e no due o tre volte". Annuisco, e lui tira un sospiro di sollievo.
"Sono ormai quatto anni che ci conosciamo, e ora ne approfitto per dirti delle cose che non ti ho mai riferito, ovvero grazie.
So che ti sembra strano sentire sulla mia bocca questa parola, ma davvero, Stiles, senza di te la mia vita sarebbe stata più brutta.
Con il tuo carattere dolce, altruista, chiaccherone, perché sì, diciamo che parli così tanto solo con me, mi hai insegnato tanto, ed io non posso essere più contento di averti conosciuto.
Oltre ai regali materali, che sono lì", indica con la mano un angolo di casa sua, dove ci sono accantonati dei cartelloni e dei pacchetti, "volevo che tu, in questo lungo viaggio ti ricordassi di me come il tuo migliore amico, di sempre e per sempre.
Okay, sai che non sono bravo con le parole ma... me lo prometti?"
"Oddio, sì certo!" La promessa del pianto di Scott è svanita, perché entrambi siamo in lacrime.
Abbraccio più forte che mai il mio migliore amico, ed è così che lo chiamerò sempre.
In quell'abbraccio lascio vivere quel momento come l'ultimo ma il più bello insieme.hello, it's me.
come state?
vi piace il capitolo?❤
Miry.
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YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]
FanfikceAd un anno e otto mesi dal trasferimento di Lydia in Italia, Stiles impazzisce. Un anno, se non di più, senza di lei è stato davvero duro, e per lui è arrivato il momento di fare qualche pazzia. Senza sapere dove andare, il ragazzo, ormai diplomato...