È finalmente il giorno di Natale, e sinceramente non sono così felice come tutti gli altri anni.
Questa mattina, sul presto, sono tornato a casa per prendere i regali fatti a Lydia nelle settimane scorse insieme ai miei amici al centro commerciale. Non so se avrà la forza di vederli, ma spero che quando si riprenderà, e se si riprenderà, le piacciano.
"Stiles". Il tono dolce di Natalie mi blocca i pensieri e mi fa girare verso di lei. "Oggi è il giorno di Natale, e i medici hanno deciso di smettere con gli esami almeno per un giorno. Sono ben accettate le visite oggi. Per cui se vuoi, in questo momento fino alla fine della giornata Lydia è tutta tua".
Sul mio volto appare un sorriso che non rivolgevo a nessuno da un po'. Non sono potuto andare in America dai miei amici e dalla mia famiglia insieme ai miei nonni, ma almeno posso stare al fianco della ragazza che amo.Entro furtivamente nella stanza, quasi senza farmi vedere e la prima cosa che faccio è avvicinarmi a lei. È collegata a tanti macchinari tramite flebo e dorme. La sua faccia, la sua pelle, sono pallide, e le labbra sono quasi dello stesso colore della pelle, e screpolate. Sulle palpebre degli occhi sembrano esserci piccoli capillari, che parono essere aumentati.
"Stiles", mugugna lei delicatamente e faticosamente, ma sentirle pronunciare ancora il mio nome mi fa fare un tuffo enorme al cuore.
"Lydia, come sai che sono io?", chiedo, stupito dalla sua capacità di riconoscere le persone ad occhi chiusi, ma non risponde.
"Il tuo profumo", sussurra, e ciò mi fa essere ancora più felice di prima.
"Come stai?", chiedo, con la speranza di ricevere qualche buona risposta.
"Mh", emette. "Normale".
"Come fai a stare normalmente se sei stata sottoposta ad un sacco di esami e se sei ancora collegata a questi macchingegni?", quasi sbraito, perché so che lei stava mentendo.
"Sto normale, bene", dice, esplicitando la frase più semplice che le potesse mai uscire.
Nel frattempo, prendo una sedia mezza rotta che si trova in fondo alla saletta e la sposto ovviamente vicino a lei, poi mi ci accomodo sopra.
"Comunque questi sono i tuoi regali, Lydia", mi ricordo, afferrando le molteplici buste accanto a me e posandogliele alla rinfusa sul letto, ma poi divento consapevole del fatto che Lydia sta molto male e non può muoversi.
"Sciocco, non posso aprirli!", urla quanto può, col suo filo di voce che le rimane.
"Vabbè, spero ti piacciano comunque", le sorrido.
"Stiles, lì c'è anche il tuo regalo". Lì dove? E davvero ha trovato la forza di farmi un regalo?
Noto un pacchetto chiuso accuratamente con tanti fiocchi e fili verdi e rossi.
Apro la scatolina e vedo una collana a forma di una parte di cuore, come uno dei regali che ho fatto a lei."Dio, è bellissima", esclamo incredulo. "Anche io te ne ho comprata una così".
"Okay, allora mettimela", ordina ad occhi chiusi. Mentre apro il pacchetto la sento parlare a bassa voce. "Mettimela. Voglio morire con qualcosa di tuo su di me". Dopo aver sentito queste parole mi fermo per un attimo, perché fanno un certo ribrezzo, mi fanno venire i brividi.
Dopo averle messo la collana, ritorno al mio posto e mi metto per un po' a fissare il soffitto, così, tanto per fare qualcosa, per colmare questi momenti mezzi vuoti ma allo stesso tempo mezzi pieni."Hai letto il biglietto?", chiede con sempre meno voce. Segue una tosse fastidiosa, come quella che aveva avuto prima di essere portata qui, ma per fortuna svanisce in fretta.
Controllo nella busta per vedere se ci sono tracce di pezzi di carta e trovo un foglio quadrettato piegato in più parti."Sbrigati. Leggilo. Prima che io vada", ora ordina, ma sussurra sempre più piano. Mi da fastidio il fatto che pensa di morire quasi sicuramente. Dovrebbe esserci un rimedio a tutto questo, no?
Apro velocemente il foglio, e noto che è scritto abbastanza, con una scrittura bella grande e pompata, e ci sono scritte cose a casaccio, messe molto in disordine.
Alla persona più divertente, più allegra e con la più bassa autostima che conosco. Eppure sei stato l'unico a starmi accanto in ogni momento, sei stato l'unico a volermi quando io avevo rinunciato a te, volevo rinunciare a te.
Hai mille difetti, ma nonostante ciò io ti dico che continuo ad essere innamorata di te, ancora.
Promettimi che rimarrai sempre con me, ed io farò lo stesso con te. Promettimelo.
Ci amiamo, no? O meglio, tu mi ami ancora?
Se sì, allora desidero un grosso favore da te.
Vorrei che il tuo viso fosse l'ultima cosa, l'ultima meraviglia, che io vedrò prima di "addormentarmi". Perché il tuo volto mi potrebbe salvare. Tu mi stai salvando.
Detto ciò, spero che questo regalo ti piaccia e non so, spero sempre che prima o poi arriverà qualcosa del genere anche a me.
Buon Natale piccolo elfo.
Ti amo.
La tua Lydia.Appallottolo quella carta e mi metto a piangere. Le cose che ha scritto Lydia sono tremendamente belle, toste, e ricche di significato. Ha detto che mi ama, ancora.
Sono davvero felicissimo per ciò che ho trovato espresso in quel piccolo testo, scritto velocemente, ma con amore.Vado ad abbracciare Lydia, ma lei non dice nulla, non muove nulla.
Non sento il suo cuore battere. Non la sento respirare.
O forse sì, ma è tutto molto debole.
Ora non più.
Oddio, forse è troppo tardi.
Forse si è "addormentata".
Però ha espresso il suo desiderio. Lo ha fatto con me accanto.
Urlo il nome di Natalie e di Jeff per venire immediatamente qui. Non immagino come ci rimarranno.
Potrei uscire e cercarli, ma non voglio lasciare Lydia da sola.
Ripeto, forse è troppo tardi.
Lydia sta dormendo, ma non si sa se questo sonno sarà temporaneo o durerà per sempre.
Non si sa se si sveglierà.
Ma non sento niente, non da segni di vita.
Forse per lei è davvero finita.hey!
questo è il capitolo finale di questa seconda storia!
non piangete, mi raccomando!
spero vi sia piaciuta.
(se notate delle ripetizioni in questo capitolo, non è che sono errori. ho scritto velocemente, okay, ma in questo caso ho voluto ripetere più parole per mettere più ansia e più suspence, non so se avete compreso🙈)
comunque sto per scrivere la terza e ultima storia... vabbè, vi spiegherò meglio nel prossimo post!💗
Miry.
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YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]
FanfictionAd un anno e otto mesi dal trasferimento di Lydia in Italia, Stiles impazzisce. Un anno, se non di più, senza di lei è stato davvero duro, e per lui è arrivato il momento di fare qualche pazzia. Senza sapere dove andare, il ragazzo, ormai diplomato...