"Luigi? Ma cosa...", sto per dire, ma lui è già qui che mi abbraccia.
Sembra strano il fatto che abbia rivisto un ragazzo, il quale avevo incontrato per la prima volta due giorni fa a Los Angeles diretto a Roma, per poi ritrovarmelo qui, davanti a me.
Ma la cosa più bizzarra è il fatto che mi abbraccia come se fossi già un suo amico stretto, nonostante tutto.
"Cosa ci faccio qui? Beh, io abito nelle vicinanze, e oggi non avevo altra voglia di farmi un bel giretto a Piazza Navona", esclama tutto sorridente.
"E tu? Che ci fai qui tutto solo?", mi chiede.
Non voglio dirgli la verità, anche perché lo conosco appena.
"Mh, nulla, una gita, tutto qui", mi sforzo a dire.
"E la tua ragazza? L'hai già vista?", chiede mantenendo un sorrisino abbastanza bizzarro.
Come fa a sapere che io ho una ragazza?
Pensandoci bene, ora ricordo di avergli detto nell'aereo che avevo la mia ragazza in questa città, ma non gli avevo raccontato di più.
"Il fatto è che non so dove sia", confesso, sperando che non mi chieda altro.
"Che vuol dire?", insiste.
Certo che questo ragazzo non è proprio capace di farsi gli affari suoi, eh!
"Ehm, mi stanno chiamando al telefono! Devo andare, ciao Luigi!", invento, per poi voltarmi nella direzione opposta alla sua.
Scappo per la prima strada che imbocco, devo sfuggire a quel ragazzo che non sa pensare ai fatti suoi.
Dopo un po' noto un gigante obelisco spuntare da dietro tutta la fitta vegetazione.
Ma Roma quanti obelischi ha?
Girando l'angolo mi ritrovo a Piazza del Popolo, che a mio parere è davvero bella.
La prima cosa che faccio qui è salire sul cosidetto Pincio, una grossa terrazza, la quale affaccia sulla piazza stessa ma che regala a chiunque ci salga una vista eccezionale di più o meno tutta la città.
La strada per salirci è costituita da vari sentieri irpi, i quali, dopo rapide salite, giungono a Villa Borghese, il parco più grande della città.
Qui regnano la pace e la tranquillità, gli alberi sono numerosi, perciò le loro chiome non lasciano passare la luce solare sulle strade, la gente corre, i genitori comprano i lecca lecca ai propri figli, intere famiglie che vanno in giro su delle biciclette particolari, ci sono clown, illusionisti, ballerini di break dance che intrattengono il pubblico...
Vedere tutto questo mi rende felice, non immaginavo che sotto i vari monumenti si nascondesse questo lato, sia delle persone che dei luoghi.
Ad un certo punto gli alberi finiscono e portano su un'ampia piazza, se si può chiamare così, dove c'è la terrazza.
Nell'affacciarmi rimango stupito dalla magificenza che può assumere Roma anche dall'alto.
Oltre che ad osservare il tutto, mi diverto anche a indicare i monumenti che riconosco per poi cercare di ricordarmi i nomi.
È davvero fantastico.
Nel frattempo lancio anche uno sguardo verso il basso per vedere se qualche ragazza rossa sta passando la zona circostante.
Ma è troppo alto, le persone sono troppo piccole, tanto che sembrano dei puntini tutti uguali.
Una volta sceso dal Pincio, imposto Maps per proseguire la mia via verso la stazione, dato che si sta facendo tardi.
Attraverso Via Del Corso, una strada lunghissima piena e strapiena di negozi di ogni tipo.
Da un H&M di quattro piani a negozi di ricco valore.
Mi fermo a guardare una vetrina in cui sono esposti vari tipi di saponette.
Già all'entrata del negozio si sente una scia di innumerevoli profumi mischiati.
Adoro tutto ciò, è così particolare.
Dopo circa una mezz'oretta di cammino, la lunga via dello shopping romano si conclude, e giungo di nuovo a Piazza Venezia, dove ero già stato stamattina.
Visto che sono lontano dalla stazione Termini, decido di prendere una metropolitana in direzione Repubblica.
Chissà, magari Lydia usa i mezzi, sempre se si trova qui.
Tanto nei prossimi giorni andrò nelle altre città, in modo da cercarla davvero per bene.
Ma nè sotto, nè nella metropolitana c'è lei, e questo mi fa stare male, perché oggi non ho portato a termine una missione, probabilmente la più importante della mia vita.
Dopo essere sceso alla fermata prestabilita, corro fuori la stazione per osservare la piazza.
È circolare, costituita da un colonnato che la racchiude per metà.
Sotto quel colonnato ci sono vari bar, ristoranti e negozi, tra cui anche una libreria.
In lontananza vedo venirmi davanti i miei tre vecchi amici, che non avevo più rivisto da stamattina.
"Ragazzi! Com'è andata?", urlo allegramente appena mi si avvicinano.
"Stiles, non c'è tempo per le parole ora. Corri a prendere il treno a Termini, tua nonna ti cerca".ciao bellezze!
come state?
in questi due capitoli ci ho davvero messo il cuore per scriverli, anche perché Roma è come una seconda casa per me.
Ci vado davvero spesso, tutti i miei dottori sono a Roma, per cui almeno una volta al mese sono lì, e ormai la conosco a memoria!
Per cui scrivere questi ultimi due capitoli, descrivendo un po' le piazze, le vie, i monumenti, ecc, è stato davvero bello.
Non disto molto da Roma, tipo 30 km, dal centro, ma in questo periodo vorrei essere lì, a cercare Dyl, anche se i miei non me lo permettono, visto che dicono "eh, sei troppo piccola per prendere il treno e viaggiare fino a Termini per 20 minuti da sola".
Ceh, ma scherziamo?comunque, nel capitolo ho parlato di Piazza Della Repubblica e della fermata della metropolitana omonima.
beh, ieri Dylan era lì.😍non so quante volte ci sia stata, ma in questo momento vorrei davvero andare lì.
avete presente quel colonnato?
quand'ero piccola e andavo a Roma per delle visite, il mio papà al ritorno mi portava lì, ed io mi divertivo a percorrerlo tutto correndo, fino ad arrivare alla Feltrinelli, dove volevo sempre vedere i libri.okay, non so perché sto scrivendo certe cose, ma Dio mio, sto piangendo.
raccontatemi qualcosa di bello.❤
STAI LEGGENDO
YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]
FanfictionAd un anno e otto mesi dal trasferimento di Lydia in Italia, Stiles impazzisce. Un anno, se non di più, senza di lei è stato davvero duro, e per lui è arrivato il momento di fare qualche pazzia. Senza sapere dove andare, il ragazzo, ormai diplomato...