XCIX

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La settimana in cui Tori è stata qui con me è volata, il tempo sembrava correre sempre.
Non bastavano nemmeno quei minuti di mattina che era subito sera.
Sarà per il fatto che mi sono divertito tantissimo insieme a lei.

Il primo giorno siamo andati a casa dei Martin, che non ho piú rivisto; il secondo giorno ci siamo divertiti sulle spiagge di Ostia; il terzo giorno siamo andati a Roma: le ho fatto vedere la maggior parte dei monumenti più belli della capitale e lei ne è rimasta esterrefatta da tanta magnificenza e da tanta bellezza; il quarto giorno siamo rimasti a casa per vedere American Horror Story, ma non mi è piaciuta per niente perché mi sono spaventato da morire, poi il pomeriggio siamo andati a fare un giro in centro; il quinto giorno io, lei e i nonni siamo andati a Viterbo, una città incredibilmente bella dove io non ero mai andato, tantomeno Tori, ma è davvero carina; il sesto giorno siamo andati ancora a Roma perché mia sorella voleva vedere lati della città che ancora non conosceva; il sesto giorno, ovvero ieri, ci siamo svegliati prestissimo per poter arrivare in una località di mare chiamata Gaeta, a circa 120km da qui.
È forse il mare più bello che ho visto qui e anche a Tori è piaciuto parecchio, così tanto che ci mancava poco che si andava a fare il bagno, ma poi ha realizzato che è inverno e che l'acqua era completamente gelida.

Oggi è l'ottavo giorno, ma non serve a niente perché io e i nonni stiamo accompagnando Tori all'aeroporto.
È come una pugnalata al cuore per me perché questo significherebbe lasciarla andare via e non averla più al mio fianco.

La cosa positiva è che potrò rivederla durante il periodo natalizio, dato che ci ha regalato dei biglietti aereo per l'America.
Quando ho comunicato questo ai nonni hanno esultato peggio dei bambini quando ricevono il loro regalo preferito. Era proprio la nostra situazione. E poi, dico davvero, non vedo l'ora di vedere mio padre.
Io e lui ci sentiamo ogni giorno, facciamo videochiamate, ecc, e anche se ho mio nonno, mi manca la sua figura paterna.

Inoltre ho troppa mancanza di Scott, il mio migliore amico. Io e lui, come faccio con papà, ci sentiamo quasi ogni giorno e certe volte passiamo le ore davanti ad uno schermo di un computer per parlare un po' di tutto. Certe volte con lui ci sono anche Allison, Derek, Liam, e tutti gli altri ragazzi che ho lasciato lì.
Stanno ancora aspettando in un mio ritorno, ma io non andrò a Beacon Hills fin quando non avrò portato a termine la mia missione.

Arriviamo all'aeroporto col tempo necessario, ed io ho già la malinconia.
"Stiles, tranquillo...", dice mia sorella poggiandomi una mano sulla spalla, probabilmente perché si è accorto del mio stato d'animo. "...ci vedremo il mese prossimo, sai?", continua lei abbozzandomi un sorriso.
Io annuisco, ma una lacrima scende dalla mia guancia, segno che mi mancherà comunque.

Dato che è ancora presto, per rallegrarci un po', Tori propone di andare a farci un giro per i vari negozi.
Entriamo in un negozio in cui ci sono abiti strani, e mia sorella mi obbliga a provare una specie di vestito maschile a mo' di Arlecchino, con un cappello da mago. Mi vergogna tantissimo l'idea, ma lo faccio lo stesso per divertirmi un po'.

Dopo andiamo a mangiare al Mc Donald's, cosa assolutamente anormale dato che sono le otto del mattino e le ore dello spuntino o del pranzo sono minimamente lontane.

Una volta abbuffati di panini, patatine fritte e cocacola, giungiamo al luogo del check-in, dato che è arrivato il momento di lasciarla partire.

Mia sorella, con un grande sorriso ma anche con le lacrime agli occhi, avvolge i nonni con le sue braccia lunghe e magre in un abbraccio.

"Trattatemi bene mio fratello", dice ironicamente, facendo ridere anche me.

Poi viene verso di me, spalanca le braccia ed io mi ci tuffo dentro, sprofondando in quel tenero abbraccio che vorrei non finisse mai.

L'avviso dell'aereo continua a risuonare, perciò Tori, si stacca velocemente e recupera le sue valige.

"Vado, non voglio perdere l'aereo". Sono state le sue ultime parole prima di girarsi e andare via, ed io ora tutto quello che posso fare è osservarla mentre si allontana da me.

ciao tesori miei!
come state? io male ma non importa.
mi dispiace se non posto da due settimane, avete tutto il diritto di uccidermi HAHAHA, ma la scuola mi sta uccidendo e, come vi ho detto prima, non sto molto bene...
e poi ho paura che, pubblicando cosí raramente vi stancherete della storia...😭
comunque spero che questo periodo stia finendo...
anyway, volevo dedicare questo capitolo a TheSadGirl03, dato che ieri era il suo compleanno.
HAPPY BIRTHDAY QUI IN RITARDO!❤
e voglio ringraziarti perché mi stai vicino ora.
e nulla, ci sentiamo presto, lo giuro.

YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora