XCIII [LYDIA'S POV]

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Avevo deciso di passare il pomeriggio al meglio, solo studiando e poi riposando, visto che la vita all'Università è davvero faticosa, specialmente se devi fare avanti e indietro dall'ospedale alla sede, ed io già mi sono scocciata.

I medici che, ringraziando Dio, mi stanno aiutando in tutti i modi, le infermiere sempre gentilissime, ma davvero passo troppo tempo in quell'edificio. No ma dico io, a questo punto faccio gli esami lì, no?

Inoltre erano giorni che non vedevo Stiles, ma non è colpa della vera me, ma di quella maledetta sindrome della luna che mi fa cambiare temperamento in tutti i giorni del mese tranne i tre del plenilunio, in cui possi essere tranquillamente me stessa.

Sono due giorni che la luna è calante, diventerà sempre più piccola e meno visibile in cielo fino a diventare una luna nuova, ovvero quando questo corpo volge a noi la facciata non illuminata dalla luce del Sole, perciò non è possibile ammirarla ad occhio nudo.

E stasera, quando ho visto Stiles piombare in camera mia, mi è preso un colpo. Il mio cuore è venuto a mancare di un battito, ma non l'ho dato a notare. Sono stata ferma e concentrata su quel che stavo revisionando.

Quand'è entrato sapevo inoltre che doveva dirmi qualcosa, penso di negativo, perché lo conosco troppo bene.
Forse voleva chiedermi come mai non mi sono fatta più vedere, o voleva parlarmi dei suoi amici, di Luigi... oh mamma, su quest'ultimo ne caccia parecchie!

Ma a dir la verità a me Luigi piace un pochetto e sono convinta del fatto che stiamo insieme nei giorni in cui la luna cala o cresce, mai quando è piena. Penso che io piaccia anche a lui.

Però a me piace Stiles. Mi è sempre piaciuto lui, adoro il suo modo di fare... lo amo, ecco. Ma per colpa della mia maledetta sindrome non riesco a confessarglielo e sono costretta a trattarlo male.
È più forte di me.
È un ragazzo davvero troppo buono per poter stare con una tipa come me.
Ma io sono il suo mostro e lui è il mio angelo.

Faccio finta di essermi dimenticata tutto sul nostro passato, sembro indifferente, ma alla fine ricordo ogni singola cosa.
Mi vengono in mente tutti i nostri momenti, i nostri ragionamenti, e so per certo che è stata Malia a dargli quel bacio, quando lui non centrava nulla.
Eppure devo far finta che sia accaduto il contrario.
Lo sto mettendo alla prova.

Quando se n'è uscito dalla mia stanza, dopo quelle aspre parole da me dette, l'ho visto sfinito, quasi piangeva, anzi, sono sicura che l'ha fatto una volta sceso le scale.

E ho iniziato a piangere pure io. Mi sono messa a braccia conserte sulla scrivania e ci ho poggiato la fronte, per poi scoppiare totalmente in lacrime.

Voglio stare cosí tutta la sera. No, non posso. Devo trovare la forza di alzarmi. Non ci riesco. Dovrei prendere dei fazzoletti per asciugarmi la faccia. Mi è impossibile.
Sono distrutta, ma alla fine me lo sono meritato. È tutta colpa mia se sto così ora. L'ho fatto soffrire e ora sto soffrendo io, ma è giusto così.
Me lo sono meritato davvero.

Nel frattempo sento la porta del piano di sotto chiudersi. Penso che i miei siano appena usciti. Controllo fuori dalla finestra ed effettivamente è così.
Ora posso davvero dare sfogo a tutta la mia rabbia e alla mia tristezza.

Dopo un po' di sfogo, decido di scendere al piano inferiore per prendere un bicchiere d'acqua, dato che a furia di piangere la mia gola è diventata davvero secca.

Bevo quasi una bottoglia grande, perché stavo morendo di sete.
Esco dalla cucina, spengo tutte le luci e incomincio a salire cautamente le scale per ritornare nella mia stanza preferita.
Ma i miei movimenti sono interrotti dal suonare del campanello al portone principale.

Sicuramente saranno i miei che si sono scordati le chiavi, così, senza nemmeno guardare allo spioncino, apro la porta, ma rimango sorpresa da chi mi trovo davanti.
Stiles ed Enrico?

"Lydia, tu mi avrai anche cacciato, ma sappi che io non mi arrenderò mai", comincia Stiles. Si vede decisamente che tiene a me, cavolo.

"E inoltre c'è una cosa che prima dovevo dirti, ma non ho più potuto", continua, poi si volta verso Enrico.

"Ecco...", balbetta quest'ultimo, mettendomi tanta confusione in mente. Cosa mai dovrà dirmi Enrico di tanto importante da riguardare me stessa?

"Non puoi essere la fidanzata di Luigi, perché lui ha smentito tutto e poi io e lui ora siamo ufficialmente fidanzati", e qui mi cade il mondo addosso.
Dovrei essere triste o felice per tutto ciò?

hello girlss!
scusatemi se non pubblico da una settimana, ma sono successe tante cose. Prima di tutto dovevo pubblicare questo capitolo già due giorni fa, ma entrando su wattpad avevo notato che si era cancellato. Dovevo riscriverlo, ma non ho proprio avuto tempo, così l'ho scritto nuovamente adesso, quindi I'm so sorry se vedete degli errori o il capitolo è senza senso (ne sono consapevole, tranquille).
e nulla, la storia fa sempre più penaaa.😭
comunque la scuola mi sta ammazzando, e mi sa che da oggi in poi aggiornerò 1/2 volte a settimana, ma spero vivamente che ci siano varie eccezioni.😏
e inoltre spero che continuerete a seguire la storia nonostante questa mia decisione.
sappiate che vi voglio sempre bene e non ho smesso di pensarvi in questa settimana.❤
Miry.

YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora