XCI

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Il posto nel quale mi ha portato Martin si apre su due piccole collinette e da una visione sul cielo in tutte le sue dimensioni.
Il prato è coperto da tutte margherite, anche di vari colori.
Per quanto diguarda gli alberi, sono quasi assenti, ma quei pochi che si trovano sono abeti o cipressi.

Sembra il posto in cui Lydia mi portava a vedere le stelle a Beacon Hills, o quando facevamo i pic-nic, o quando ci abbracciavamo e ci scambiavamo piccoli gesti d'affetto.

Continuo ad osservare la luna. Quel plenilunio mette una certa ansia questa sera, perché so che Lydia è arrivata qui solo per quella cosa che aveva anche due anni fa.

Ricordo ancora la voce spensierata di Jeff che diceva tranquillamente va come va la luna e non posso smettere di pensare al proseguimento.
Questa notte dovrò trattenermi, non dovrò farmi condizionare o trascinare da lei.
Non posso, altrimenti me ne approfitterei solo.
Devo farlo per il suo bene.

"Stiles, siamo qui da dieci minuti e ancora non hai detto niente!", quella voce calda e acuta interrompe i miei discordi di indecisione con me stesso.

"Ehm, mh, si scusami, emh... posto fantastico!", cerco di rimediare, ma guadagno solo una stupida occhiataccia dalla ragazza di fronte a me.

"Guarda che se non ti piace possiamo andarcene...", borbotta abbassando il capo come se si fosse offesa per qualcosa.

"No, Lydia, ma che dici?! Qui mi piace molto!", esclamo con più sicurezza di prima, facendole alzare nuovamente il capo e aprire un sorriso sul suo viso.

"Beh, mi fa piacere! Comunque guarda, ho portato anche i cestini da pic-nic, con qualcosa dentro. So che sei un gran mangione, per cui immagino che tu non riesca a resistere davanti a tanta bontà", esclama.

Prende i tre grossi cesti i quali, dopo aver messo la solita tovaglia a quadri rossi sull'erba bagnata, poggia delicatamente. Poi inizia a tirar fuori vari piatti. Riesco a riconoscere dei panini, della pizza, un po' di pasta, dell'insalata, frutta varia e per concludere il tutto una bella torta al cioccolato.

Eh beh, la ragazzina aveva ragione, non riesco a tenermi a bada davanti a ciò. Per questo, mi avvento su quel buffet, se si può considerare così, e mangio come se non avessi toccato cibo da settimane.

"Piaciuto eh?", chiede con un sorrisetto malizioso. Io annuisco leccandomi i baffi.

"Beh, mi fa piacere, esclama. Mi incita ad alzarmi in modo da togliere i cestini, oramai vuoti a casa mia, e sventolare la tovaglia per togliere tutte le briciole. Poi, una volta sistemata di nuovo, ci sdraiamo su di essa.

Stiamo fermi, immobili, si sentono solo i nostri profondi respiri. I nostri occhi sono rivolti al cielo, fissi, osservano ogni corpo che splende lassù.

È una situazione piuttosto imbarazzante.
Sento Lydia muoversi leggermente. Avvicina la sua mano per prendere la mia, ma io la ritraggo.
La voglio cazzo, eccome se la voglio, ma stasera proprio no, non posso.
Me ne approfitterei, e non sono quel tipo di persona, perché stasera non è lei. O meglio, è lei, quella che è davvero, ma non è colei che vuole apparire.

Le sue dita continuano a rintracciare le mie, ma è come se le mie stessero giocando a nascondino, e le sue mi stessero cercando.

Questo contatto così con lei mi era così mancato. E mi sta venendo voglia di baciarla come non ho mai fatto.
No, no, Stiles, che cavolo stai facendo? Non puoi, non devi fare nulla di cui te ne potresti pentire.

I miei pensieri e la mia concentrazione verso il cielo vengono immediatamente interrotti dalla ragazza che si poggia su un fianco e sporge le sue labbra verso le mie.

La desidero troppo, ma stasera mi permetto di metterle la mia mano, quella che lei ha toccato fino ad ora, sulla sua bocca.

"Stiles, che ti prende?", chiede lei, in un tono abbastanza provocatorio, che mi fa venire i brividi.

"Lydia, stasera no. Tu non sai quanto ti voglio, ma stanotte c'è la luna piena e tu non sei tu", spiego con calma.

Lei mi guarda come se fossi un alieno, ma so che ha capito perfettamente. Continua a sporgersi verso di me, ed io mi allontano sempre di più.

"Stiles, non dire certe cavolate. Baciami, ti prego", esclama, dando non troppa importanza alle mie parole riguardo la luna piena e la sua personalità.

"Lydia io non...", inizio, poi non so che mi succede. Lascio stare tutti i miei filmini mentali e mi concentro su di lei.

"Oh, fanculo", esclamo, ed inizio a baciarla con passione.

hey!
innanzitutto mi scuso se nel capitolo è presente qualche parolaccia.
e poi nulla, spero vi piaccia.😏
(ci soni riferimenti anche alla prima storia).
comunque buona domenica! come state?❤
Miry.

YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora