Senza l'uso di una maschera, ma avendo solo un boccaglio abbastanza rovinato a mia disposizione, mi tuffo ancora più in profondità, rimanendo sempre però un po' più su per evitare che l'acqua filtri nel boccaglio fino ad arrivare nella mia bocca.
Ho sempre amato immergermi e rimanere sotto il livello del mare.
Era una passione che avevo ereditato da mia madre.
Anche lei, quando era più giovane, si immergeva, anzi, aveva fatto vari corsi per poter resistere all'apnea e rimanere più tempo sul fondo.
Ogni volta che andavamo al mare d'estate, papà rimaneva sotto l'ombrellone a leggere i soliti quotidiani, mentre io e mamma esploravamo i fondali californiani.
Adesso è la prima volta che lo faccio senza di lei, e mi manca davvero tanto.
Fa così strano non averla accanto, non sorriderci a vicenda sott'acqua, non indicare i pesci visti, non tenerla per mano.
Al solo pensiero mi sento male, infatti sono costretto ad uscire per poco con la testa fuori in modo da poter prendere un po' d'aria.
Quando sono emotivamente stabile, posso tuffarmi nuovamente.
Inizialmente, a primo impatto con l'acqua, il mio corpo inizia a tremare, ma non come qualche minuto prima, quando la mia pelle cocente si era messa a contatto col mare per la prima volta.
Dopo qualche secondo però tutto questo diventa sempre più bello.
Dando un primo sguardo al fondale, noto che è davvero bello.
L'acqua è profondissima, saranno almeno otto metri e sotto di me, al centro, si trova una grossa pietra, ricca di buchi, che immagino siano delle tane o degli anemoni.
Da quei fori infatti, pesci di ogni grandezza e ogni colore iniziano ad uscire, arricchendo la bellezza del fondale.
Una volta tolto il boccaglio e dopo aver preso un ampio respiro, sono pronto a scendere più giù, per poter scrutare tutto meglio da vicino.
Quando i pesci vedono questa grossa sagoma umana, sconosciuta a loro, fuggono immediatamente, lasciandomi un po' in colpa.
In effetti mi dispiace averli spaventati.
Accarezzo e osservo per bene i vari tipi di alghe che ci sono sulla sabbia.
Tra le foglie si nascondono piccoli paguri, che non esito a prendere in mano.
Tutti hanno paura di questi crostacei, ma alla fine sono tutt'altro che spaventosi.
Sono innocui, e quando le persone li prendono non fanno altro che mettersi nel loro guscio a conchiglia per sentirsi riparati.
Dopo essere passato sotto delle magnifiche grotte e dopo aver visto tante varietà di pesci nuotare di qua e di là sul fondale, tiro fuori la testa per poter di nuovo respirare.
Però una macchia grigia piuttosto vicina immortala la mia attenzione.
Scendo sotto la linea dell'acqua e inizialmente mi spavento un po' per la figura che si presenta davanti a me.
Un grosso pesce molto simile ad uno squalo, con una pinna appuntita in alto e un'altra in basso.
Lo riconosco immediatamente, avendo un'ampia conoscenza sulle creature marine.
È un pesce luna, ed è abbastanza raro in queste profondità.
Sicuramente questo qui sarà stordito, o probabilmente si sarà allontanato dal branco.
A vederlo mi viene in mente Lydia, ma non so perché.
Forse perché si chiama pesce luna, e lei era così legata a quell'astro.
In fatto di pensieri, mi sento così debole, perché ogni volta che vedo qualcosa o sento qualcosa riferito a qualunque oggetto o pensiero riferito a lei, mi viene da chiudermi in me stesso e mettermi a piangere.
Per non sentirmi male qui, in mare, ad una certa distanza dalla riva, mi affretto ad uscire per raggiungere il mio ombrellone.
Qui caccio dalla borsa il mio adciugamano preferito, ovvero quello che mi ha regalato mia nonna quand'ero piccolo, e lo avvolgo intorno al mio corpo, per potermi asciugare per bene.
Qui già sento quest'estrema sensazione di caldo, adoro questo tepore attorno a me.
Essendo molto stanco, però, decido di raccogliere tutto, in modo da uscire dalla sabbia, attraversare velocemente la strada e andare direttamente in casa per stare sotto le coperte.bonsoir!
come state?
io bene, oggi non sono andata a scuola perché sto da nonna e poi sono contenta perché ho preso un voto altissimo a francese...😍
no ok.
oggi, inoltre, sono due anni che ho intravisto i 1D nelle auto negli studi Tuburtina a Roma (un po' come ho intravisto Dylan)...i miei bimbi, mi mancanoo.😭
che mi raccontate voi?❤
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YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]
FanfictionAd un anno e otto mesi dal trasferimento di Lydia in Italia, Stiles impazzisce. Un anno, se non di più, senza di lei è stato davvero duro, e per lui è arrivato il momento di fare qualche pazzia. Senza sapere dove andare, il ragazzo, ormai diplomato...