Finalmente oggi è il primo dicembre. Siamo entrati in uno di quei periodi dell'anno che io adoro da matti, ovvero il periodo natalizio.
Mancano ancora poco più di tre settimane al Natale, ma io già lo sento nell'aria, già lo percepivo a novembre.Mi alzo dal letto e corro subito in cucina, peggio di un bambino che non aspetta a scattare i regali.
Ma il fatto è che la nonna da stamattina dovrebbe iniziare a preparare i dolci tipici natalizi, ed io non vedo l'ora di assaggiarli tutti.In cucina c'è quell'odore di zucchero mischiato alla cannella e al miele, e tutto questo mi fa venire ancora di più l'acquolina.
"Tesoro, hai intenzione di rimanere tutto il tempo a fissare me mentre preparo quest'impasto oppure ti decidi ad andare all'Università?"
Ha ragione cavolo! Oggi è venerdì, e non posso permettermi di saltare un altro giorno, dopo tutti quelli che ho perso per stare con Tori.
Nah, che dico, per i dolcetti della nonna sarei capace di fare tutto."Ma dai, è presto nonnina", dico con nonchalance
"Ma che presto! Dovresti essere andato a prendere i tuoi amici già un quarto d'ora fa! E ricordati di passare anche a prendere Federico."
Quest'ultimo è un nuovo ragazzo che si è trasferito da poco nella nostra via. È molto timido, forse più di me, ma sono riuscito a parlare qualche volta con lui e devo dire che è davvero simpatico. Va alla nostra università, ma all'indirizzo astronomico, perché desidera diventare un astronauta.
"Tranquilla nonna, ma non posso fare un'eccezione per vedere lievitare e per poi mangiare i tuoi piccoli dolcetti?", faccio con occhi dolci, ma anche ironicamente.
"Ma vava, cammina fuori!", urla la nonna trascinandomi praticamente fuori casa. Quando fa così sta scherzando, come stavo facendo io. Adoro giocare così con lei, mi riporta a quando ero bambino.
Dopo essere passato a prendere i ragazzi, andiamo dritti all'Università.
Mentre siamo in macchina metto la musica ad alto volume e ci mettiamo tutti a cantare, anche per coinvolgere il ragazzo nuovo."Dai Fè, coraggio!", lo incito. "Guarda me, sono come te, in tutto. Ma quando sto con loro, cioè i miei amici, mi lascio prendere e posso diventare pazzo! Tranquillo, qui non ti giudicherà nessuno, giusto ragazzi?"
"Sì!", urlano tutti in coro dai tre posti posteriori.
"Dai amico, ce la puoi fare!" Carlo, da dietro, sbatte più volte la sua mano sulla spalla del ragazzo, che sembra un po' traumatizzato, ma pian piano si sta risvegliando."Grazie ragazzi, vi voglio già bene", esordisce Federico, e mi lascia completamente spiazzato.
Il resto del viaggio continua con noi che cantiamo a squarciagola ogni cavolo di canzone che passa per la radio.Appena arrivati, ognuno di noi scende dall'auto e insieme andiamo verso l'entrata.
"Ragazzi, lì c'è Luigi. Io vado, ci sentiamo oggi", dice Enrico, interrompendo il silenzio e indicando il suo ragazzo da lontano.
Noi tutti lo salutiamo in coro e alla fine ognuno va nella propria facoltà.
È una settimana che non vedo Lydia, e sinceramente il fatto è molto preoccupante. Ho davvero paura che le sia successo qualcosa di brutto.
Così, dopo aver partecipato a tutte le mie ore di lezione, mentre aspetto ai ragazzi, mi metto a cercarla.
Vedo dietro ai cespugli dove lei solitamente si stende ma non c'è.
Entro nell'aula dove solitamente fa lezione, ma mi becco solo un'occhiataccia da parte del professore di cardiologia e tutte le sue matricole che stavano partecipando attentamente alla lezione.
Ho capito, oggi non c'è, e l'ansia sta prendendo sempre più posto in me.
Ma ecco che da lontano vedo un'amica di Lydia, perciò, un po' timidamente ma anche impervidamente, mi avvicino a lei.
"Francesca, giusto?", chiedo io con la speranza di non aver fatto una gaffe.
"Sì, tu chi sei?", chiede la ragazza dai lunghi capelli castani squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Sono un amico di Lydia Martin. Sai per caso dov'è oggi?"
"Sta a casa, ha detto che si sente poco bene. Prova a chiamare il padre, che si chiama tipo Gennaro...", se ne esce lei prendendo una gomma e mettendosela in bocca, per poi iniziare a masticarla.
"Si chiama Jeff, e comunque grazie".
Corro verso la macchina, dove trovo già Enrico, Carlo, Giovanni e Federico che mi stanno aspettando.Ho capito, accompagnerò i ragazzi casa e poi chiamerò a casa Martin, per togliermi tutta l'ansia che nel frattempo si è accumulata in me.
ciao ragazze!
oddio, siamo a 100 capitoli della storia!
grazie a tutti quella che l'hanno letta, e che la stanno leggendo.
grazie a chi vota e commenta.
dovrei fare troppi ringraziamenti, ma davvero troppi, ma diventerei noiosa😂
per cui GRAZIE DAVVERO A TUTTI!❤
vi avviso che YMM 2 sta per finire, ma tranquilli, ci sarà una terza storia😏, un po' più breve ma ci sarà.
eh nulla, vi voglio tanto bene.❤
M.
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YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]
FanficAd un anno e otto mesi dal trasferimento di Lydia in Italia, Stiles impazzisce. Un anno, se non di più, senza di lei è stato davvero duro, e per lui è arrivato il momento di fare qualche pazzia. Senza sapere dove andare, il ragazzo, ormai diplomato...