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"Pronto, casa Martin?", trovo coraggio per cacciare la voce. Praticamente ho appena lasciato andare a casa i ragazzi e sto chiamando a casa di Lydia, per sentire come sta.

"Sì, sei Stiles, giusto?" La voce inconfondibile di Natalie accoglie il mio inizio della chiamata, e mi fa piacere che mi abbia riconosciuto.

"Ovvio! Puoi passarmi Lydia? È che mi sto davvero preoccupando per lei"

"Oh sì, non è davvero un bel periodo per lei. Sta poco bene e si sente molto sola. Vabbè, ora te la passo". Saluto Natalie e nel passaggio del telefono a casa Martin si sente la voce di Lydia che si lamenta. Sapevo che una mia telefonata non era gradita.

"Stiles, hey", saluta, e sento che la forza per parlare improvvisamente sparisce.

"Ciao Lydia, tutto bene?"
"No, ma potresti passarmi a prendere appena puoi? Ho voglia di fare dello shopping prima delle vacanze di Natale". Mi fa piacere ricevere un invito del genere da parte sua, perciò le do conferma e le raccomando che passerò a prenderla tra un quarto d'ora.

Giusto il tempo di pettinarmi i capelli e mettermi un po' di profumo che sono già in macchina per arrivare a casa sua.
Vederla per la prima volta dopo tanti giorni mi fa uno strano effetto, mi fa capire quanto mi fosse mancata e quanto la mia vita sarebbe inutile senza di lei.

Una volta presa e svolto il viaggio in macchina, che come al solito è taciturno, arriviamo sotto il suo suggerimento ad un centro commerciale all'aperto che si trova alle porte della capitale.

Nel parcheggio ci sono tante macchine stanziate, per cui all'inizio ho difficoltà a trovare un posto sicuro per l'auto.

"Andiamo!" urla Lydia prendendomi la mano e trascinandomi dietro di sé. Le sue morbide mani sono coperte da guanti, dato che fa piuttosto freddo, ma mi basta il solo contatto, che mi fa sapere che quelle mani sono le sue, per essere più al sicuro.

Ci imbuchiamo in una delle entrate del centro, e davvero, mi pare di non averne mai visto uno all'aperto così.

C'è un lungo corridoio centrale, che prosegue per molto, circondato a destra e sinistra da negozi ad ogni tipo. Si passa da H&M a Burberry, ci sono bar, ristoranti, negozi per i piatti tipici e anche un'area riservata ai bambini. Per di più la gente qui è tantissima, nonostante sia tardi, a due ore dalla chiusura e si muoia dal freddo.

Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata l'atmosfera natalizia.
Ci sono tante luci di ogni genere e di ogni forma attaccate sopra le vetrine dei nogozi, e queste sono tutte collegate ad un albero principale, che è altissimo, e perciò fanno come una stella, rendendo tutto più geometrico e colorato.
Anche nei negozi ci sono varie decorazioni, e le commesse indossano almeno qualcosa che sia natalizio. È fantastico.

"Stiles, entriamo lì", esorta Lydia, facendomi ritornare con i piedi per terra e indicando una vetrina di un negozio che non conosco.

Entriamo in questo ambiente caldo, pieno di vestiti per cerimonie.
La ragazza accanto a me sembra presa da una giacca e cravatta nere e una camicia bianca da uomo, ma perché non da donna?

"Dovrei fare un regalo a Luigi. Quale mi consigli? Questa come ti sembra?", domanda afferrando la manica della giacca.

Ed è ecco che il mondo mi cade addosso. Mi ha portato a fare shopping solo per usarmi con i consigli per i regali, specialmente per un ragazzo che nemmeno la ama?
Mi verrebbe voglia di andare via da qui, girarmi questo centro da solo, ma so anche in me stesso che questa cosa non la farei mai.

"Allora? Mi dici qualcosa?", parla lei, ricordandomi che mi sono distratto ancora.

"Questa va bene", dico tutta d'un fiato con tono secco, puntando il completo visto da lei inizialmente. "A Luigi piacerà", aggiungo, e lei non caccia nient'altro.

Dopo aver pagato il completo per Luigi, usciamo e la porto in Desigual, dove mi piacerebbe comprare un vestito per lei.
So che sono un coglione, e che per tutto quello che mi ha fatto non dovrei regalarle niente, ma ha tanti problemi, e poi, chi non farebbe un piccolo regalino per la ragazza che ama?

"Devo fare un regalino ad una mia amica che ho conosciuto qui", dico, per nasconderle tutto, e anche per farla ingelosire, e a quanto pare ci sono riuscito.

"Oh ma che cavolo! Quindi mi stai solamente usando?" urla lei all'interno del negozio, attirando l'attenzione di tutte le persone che stanno comperando qualcosa.

"Lydia calmati, lasciami spiegare", cerco di essere cauto.

"No basta, me ne voglio ritornare a casa!", ed esce dal negozio tutta infuriata.

A quanto pare ancora non riesce a controllare la rabbia, e detta sinceramente, anche dopo tutto quello che ho saputo, non sono ancora capace a capirla.

Ma voglio vedere poi quale sarà la sua faccia quando le dirò che questo regalo alla fine era per lei.

hey!
come state belle?
io vado ad alti e bassi, ma per fortuna oggi è andata bene!
anche venerdì, che sono andata in gita è stato bellissimo! anche se sento che domani andrà male...boh...
anyway mi dispiace se erano quasi tre settimane che non scrivevo nulla, mi sento una cretina, ma anche io sono molto impegnata ogni giorno e non riesco a scrivere molto (pensate che questo capitolo è stato scritto poco a poco ogni notte, verso l'una, per cui capitemi se vedete errori brutti).
spero che non lascerete la storia per questo motivo.
buonanotte.❤
M.

YOU'RE MY MOONLIGHT 2 [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora