Il sabato si stava avvicinando ed io avevo sempre meno giorni per decidere se unirmi alla crew di Vicky. Mi aveva detto che ne faceva parte anche Harry, cosa che non mi aspettavo affatto. Non lo vedevo come una persona in grado di ballare, ma da quello che mi avevano detto doveva essere bravo.
Era ancora lunedì, ma io non facevo altro che pensare a quella scelta. Quella sera né io né le mie amiche riuscivamo a prendere sonno. Era quasi mezzanotte, ma non riuscivamo a dormire. Dopo cena avevamo deciso di starcene tutte nella camera mia e di Vicky, per parlare un po' e ammazzare il tempo. Victoria era davvero strana in quei giorni. Da quando ero tornata da New York la vedevo uscire sempre di meno e sospettavo ci fosse qualcosa. Anche se molto probabilmente aveva deciso di iniziare a studiare seriamente e prendere il college con il verso giusto.
Io e Lindsey eravamo stravaccate sul mio letto, mentre le altre due erano su quello difronte al nostro. - Giovedì ho un esame... - sbuffò la bionda al mio fianco. - Sei preoccupata? - le chiese Vicky. - Un po'. Non per la materia, perché ho studiato bene in questi giorni... - fece un pausa come a voler trovare le giuste parole - Solo che ho un ansia tremenda -.
- Sta' tranquilla... Ti assicuro che andrà tutto bene - la rassicurai sorridendo. Ricambiò il sorriso nell'esatto momento in cui il mio cellulare vibrò. - Me lo passi? - le domandai gentilmente, visto che il mio cellulare era sopra il comodino al suo fianco. La ragazza allungò il braccio verso il comodino e dopo aver afferrato il mio cellulare me lo passò.
Sbloccai lo schermo, leggendo il messaggio che mi era appena arrivato. "Sei arrabbiata? Rispondimi, ti prego". Ovviamente era un messaggio di Ethan. Non avevo ancora risposto al messaggio di quel pomeriggio e doveva aver capito che lo avevo ignorato di proposito. Ethan mi conosceva bene, e sapeva quando mi arrabbiavo. Avevamo vissuto nello stesso appartamento per quasi due anni, ormai tutti -compresi mio fratello e David- sapevamo ogni cosa dell'altro.
"Sono impegnata" digitai velocemente prima di inviare. Alzai lo sguardo dal display, ritrovandomi tre paia di occhi puntati contro. - Che c'è? - sbottai leggermente infastidita. - Abbiamo visto tutte la tua faccia - rispose Vicky a nome di tutte e tre. Ero sicura di non aver fatto nessuna strana faccia, ma forse la mia espressione mi aveva tradito. Feci un lungo e pesante sospiro, rilasciando l'aria lentamente. Odiavo litigare con il mio ragazzo. Ethan era stato l'unico a capirmi e a sostermi quando sono arrivata a New York. Quando mi ero trasferita da mio fratello, avevo smesso di rivolgergli la parola, come se quei sei anni di allontanamento non erano già stati abbastanza. Avevo subito ripreso la scuola. Non parlavo con nessuno, evitavo tutti, me la prendevo con chiunque. Era da un mese che vivevo a New York ed ero stata spedita già tre volte dal preside, non avevo amici, non avevo spiccicato parola con Luke e non avevo ancora parlato con David ed Ethan, con cui avrei dovuto vivere per chissà quanto tempo. Poi una sera, quando la scuola aveva chiamato mio fratello per avvertirlo del mio comportamento sbagliato, quel biondino che dormiva nella stanza dall'altra parte del corridoio era venuto nella mia camera. Quella sera mi aveva aiutato, senza ricevere nulla in cambio. Mi aveva spiegato delle cose, mi aveva aiutato a capire quale fosse il problema di tutto ciò. Non fu così facile farmi cambiare, ma dopo qualche settimana ce la fece. Tornavo da scuola con ottimi risultati, parlavo con mio fratello, avevo iniziato a conoscere sia Ethan che suo fratello e mi ero fatta qualche amica, tra cui Clare. Avevo superato il trasferimento soprattutto grazie a lui, ed era per questo che mi ero subito legata a quel ragazzo. E gli volevo bene, un bene dell'anima ed era per questo che litigare con lui era una delle cose più brutte al mondo.
- Io e il mio ragazzo abbiamo litigato -.
Le tre non dissero nulla, restarono ferme a fissarmi. - Ma è normale. Io e Jack abbiamo litigato milioni di volte - mi rassicurò Victoria. - Sì, lo so. Solo che ho paura che fra di noi si rovini tutto, ora che siamo lontani l'uno dall'altra - sbuffai. Il cellulare vibrò per l'ennesima volta, segno che Ethan aveva appena risposto al mio precedente messaggio.
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Quel ragazzo con la chitarra in mano 2
Fanfic#Wattys2018 (incrociamo le dita!) SEQUEL DE "QUEL RAGAZZO CON LA CHITARRA IN MANO // SHAWN MENDES ". "- Non molto adesso. Diciamo che mi hai incasinato così tanto da farmi distrarre per un po' - provò a farmi sorridere, ma ero consapevole che in qu...