Mi sembrò di riemergere da un qualche luogo, in modo lento e rilassante. Avvertii un dolore bloccarmi i muscoli del collo e qualcosa tenermi le gambe immobili. Schiusi gli occhi, venendo investita da una luce soffusa che filtrava dalle fessure delle due finestre davanti a me. Dove sono?, mi chiesi. Mi bastò ancora qualche secondo per realizzare di essere a casa dei nonni di Shawn. Cercai di muovermi. Le gambe di Shawn tenevano bloccate le mie e le dita di una sua mano erano intrecciate alle mie. Avevo i muscoli del collo accavallati a causa della posizione fetale che avevo assunto accanto al bracciolo del divano, sul lato opposto di Shawn. Lui stava dormendo ancora, le ciglia castane che sfioravano la parte inferiore degli occhi, gli zigomi leggermente arrossati e le labbra asciutte e schiuse.
Liberai la mano destra dalla sua stretta, strofinandomi gli occhi assonnati con le dita. I miei occhi restarono per ancora qualche secondo su Shawn, non potendo guardare altrove. C'era come una forza magnetica che mi attirava a lui. A quel futile pensiero qualcosa si scatenò nel mio stomaco, facendomi venire la pelle d'oca. Le palpebre mobili di Shawn si sollevarono con calma, mentre le sue labbra si ricongiungevano. Si passò la lingua fra le labbra rosse, aprendo definitivamente gli occhi.
Arrossii distogliendo lo sguardo dal suo viso. Mi aveva sorpresa a fissarlo. - 'Giorno, Annie - mugugnò. La sua voce mi sembrò più seducente del dovuto.
Mi schiarii la voce, ritornando con lo sguardo su di lui. - Buongiorno. Devo essermi addormentata - rimediai immediatamente. Allungò le braccia verso l'alto per sgranchirle, sorridendo in modo lieve. - Sì, mentre guardavamo la Tv - aggiunse.
La cosa mi fece imbarazzare maggiormente, quindi mi alzai, affondando i piedi protetti dalle sole calze in un tessuto morbido. Ai miei piedi c'era un plaid pesante e colorato. - Mi hai levato tu le scarpe? - chiesi a Shawn ridacchiando. - Sì, sembravi scomoda. Devi aver anche buttato la coperta per terra -.
- Al solito. Grazie comunque - esclamai, girando su me stessa alla ricerca del mio cellulare. La coperta sotto i miei piedi mi impedì di muovermi, bloccandomi il piede. Persi l'equilibrio ancor prima di rendermene conto.
Chiusi gli occhi istintivamente, portando le mani in avanti. Atterrai su qualcosa di morbido ma abbastanza solido. Aprii gli occhi di scatto, sentendo sotto le mie mani i muscolosi pettorali di Shawn. Mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso, così tanto vicina da riuscire a sentire il suo fiato caldo sulle mie labbra. Stavamo respirando la stessa aria e per chissà quale motivo i nostri occhi non riuscivano a districare il loro intreccio.
In contemporanea, nello stesso identico istante, entrambi spingemmo la testa verso l'altro, in modo tale che le nostre labbra si potessero abbracciare fra di loro.
Una miriade di crisalidi si schiusero nel mio stomaco, lasciando che tutte le farfalle volassero con foga. Il mio cuore accelerò al ritmo degli schiocchi delle nostre labbra. Le sue erano così calde e soffici da portarmi in paradiso per un istante. Poggiò le grandi mani sulla mia schiena, premendomi a sé. Approfondimmo il bacio, senza mai aprire gli occhi. Piegai la testa di lato, mentre la sua lingua sfiorò le mie labbra per poi iniziare a rincorrersi con la mia. Sfiorai la pelle del suo viso, dove vi era una sottile ricrescita di barba. Le sue dita risalirono fino al mio viso per scostarmi una ciocca di capelli ribelli.
Ethan.
Aprii gli occhi di scatto, allontanando la mia bocca dalla sua. Mi alzai con una specie di terrore che mi perseguitava, recuperando il cellulare, le chiavi, le scarpe e la giacca di jeans ed uscendo fuori dall'abitazione come un soffio di vento gelido.
***
- Tuo fratello e David arriveranno verso le cinque - mi informò mia madre, concentrata a sistemare la sua borsa. - Cosa?! Viene anche David? - sbraitai. Ero davvero delusa. Al posto del mio ragazzo veniva il fratello, questa si che era una bella notizia.
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Quel ragazzo con la chitarra in mano 2
Hayran Kurgu#Wattys2018 (incrociamo le dita!) SEQUEL DE "QUEL RAGAZZO CON LA CHITARRA IN MANO // SHAWN MENDES ". "- Non molto adesso. Diciamo che mi hai incasinato così tanto da farmi distrarre per un po' - provò a farmi sorridere, ma ero consapevole che in qu...