Non avevo fatto altro che pensare alle parole di Kate e Shawn per tutta la settimana. Giorno dopo giorno, le loro parole riecheggiavano nella mia mente.
Io non odiavo me stessa. Non era stata una mia scelta lasciare Shawn. Io lo amavo, ma le cose erano andate così. E non odiavo neanche Shawn. Mi capitava di arrabbiarmi ogni qual volta lo vedevo, non potevo negarlo, ma non sarei mai stata capace di odiarlo.
Forse lui e Kate intendevano che quel mio infuriarmi non fosse legato a Shawn, ma bensì a me stessa. Ad ogni modo, non avevo ancora capito come fossero messe le cose.
Shawn era partito per il tour il giorno precedente e non l'avrei rivisto per chissà quanto tempo. Kate e Richard non avevano ancora fatto pace ed io quella sera avrei dovuto fare una scelta importante.
Dovevo unirmi o no alla crew di Vicky?
- Sei strana oggi - commentò, fissandomi. Puntai gli occhi su di lui, poggiando la testa sulla mano. - Ho troppi pensieri per la testa - dissi con nonchalance. - È da quattro giorni che sei così. Si può sapere cosa ti è successo? - sbuffò, muovendosi sulla sedia.
Io ed Harry eravamo andati a prenderci un caffè al chioschetto al centro del bar, approfittando della giornata soleggiata.
- Nulla. Sono solo preoccupata per stasera - sbuffai. - Andrà tutto bene, e in ogni caso fregatene - mi rassicurò, facendomi l'occhiolino. Sorrisi in modo sincero, benedicendo quel ragazzo. - È che non ho ancora deciso. Ho avuto più di una settimana di tempo e non ho capito ancora cosa fare. Vicky negli ultimi giorni ha insistito tanto e non voglio farla restare male, ma dall'altra parte so che mia madre mi ucciderebbe se lo venisse a sapere. Sono qui solo per studiare - sospirai, giocando con la tazza di caffè ormai vuota.
- Tranquilla, Annie. Ti prometto che starò con te tutta la sera e ti lascerò tutta libertà di decidere - sussurrò sorridendo. - Grazie, Harry -. Ora che sapevo che Harry mi avrebbe appoggiata in ogni caso ero più tranquilla, ma di certo l'ansia non era andata via.Magari mi avrebbero voluto vedere ballare. Victoria mi aveva detto che mi avrebbe presentato tutti i membri della crew, non mi aveva parlato di esibizioni, ma ero comunque agiata. Mi facevo prendere dall'ansia molto facilmente, e quella volta non era da meno, considerando che fossero solo le tre del pomeriggio. Avrei dovuto resistere per un'intera giornata ancora. - Vuoi altro caffè? - propose, alzandosi dalla sua sedia con la sua tazza in mano. - Sì, grazie - risposi educatamente, mostrando un sorriso prima di consegnargli anche la mia tazza.
Il ragazzo si allontanò verso il chioschetto, dove un ragazzo in divisa stava serviva le varie bibite ai pochi ragazzi che avevano scelto di prendersi qualcosa all'aria aperta. - Annie! - strillò qualcuno, richiamando la mia attenzione. Mi voltai nella direzione di quel suono, scorgendo un'alta figura dalla chioma bionda correre verso di me. - Annie! - ripeté con il fiatone, sedendosi sulla sedia di legno difronte alla mia. - Che è successo? - chiesi preoccupata. Si vedeva che Lindsey aveva fatto una bella corsa.
- Vicky mi ha detto di portarti questi - mi informò, poggiando una busta di carta bianca e nera sul tavolo. - Sempre in mezzo i piedi tu, eh? - sbuffò Harry non appena ritornò da noi. Lui e Lindsey litigavano continuamente, e qualche volta era stressante perfino per chi gli stava accanto. - Taci - sputò aspra l'altra.
Diedi una sbirciata all'interno della busta, notando solo qualche indumento. - Cosa sono? - chiese Harry alla sorella. - Sono i vestiti per stasera. Un paio di leggings e una maglia -.
- Perché me li hai portati adesso? Vicky non me li può dare stasera? - domandai logicamente, uscendo una felpa rossa dalla busta. - No, è appena andata con Jack al Paranormal. Non so cosa dovevano sistemare - mi spiegò, mentre Harry poggiava le tazze sul tavolo per prendere una sedia dal tavolo vicino. Presi la mia tazza, prendendo un sorso della bevanda calda, mentre la bionda rubò quella del fratello, che non aspettò altro per lamentarsi.
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Quel ragazzo con la chitarra in mano 2
Fanfic#Wattys2018 (incrociamo le dita!) SEQUEL DE "QUEL RAGAZZO CON LA CHITARRA IN MANO // SHAWN MENDES ". "- Non molto adesso. Diciamo che mi hai incasinato così tanto da farmi distrarre per un po' - provò a farmi sorridere, ma ero consapevole che in qu...